La tassa sui rifiuti non è più a carico delle scuole: al Comune di Cinto Caomaggiore (VE) ancora non lo sanno
Il Comune di Cinto Caomaggiore di Venezia pignora le risorse della scuola per gli arretrati della Tassa sui rifiuti. Solidarietà al Dirigente e alla scuola. Mobilitazione della RSU.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo una nota della nostra struttura sindacale di Venezia con cui si denuncia l'incredibile iniziativa di un Comune della provincia che ha pignorato ben 31000 euro ad una scuola per gli arretrati della tassa sui rifiuti.
Ma ormai si sa che la legge 31/2008 di conversione del D.L. 248/2007 ha previsto il pagamento diretto della Tarsu da parte del Ministero dell'Istruzione che si farà carico, grazie ad un accordo tra le parti, ministeriale e dell'Associazione comuni d'Italia (Ministero-Anci), anche degli arretrati degli anni precedenti.
Inevitabile la mobilitazione del personale proclamata dalla RSU e l'iniziativa di denuncia della FLC Cgil di Venezia a tutela dei diritti degli alunni e della scuola.
Roma, 30 maggio 2008
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Gravissimo atto del comune di Cinto Caomaggiore, che pignora 31000 euro all’istituto comprensivo “Ippolito Nievo” per gli arretrati della Tarsu
Non potranno essere pagati i supplenti, le attività aggiuntive del personale, le gite scolastiche, i materiali didattici, la manutenzione ordinaria
Ma da quest’anno la Tarsu non deve più essere pagata dalle scuole e anche gli arretrati sono a carico del ministero della pubblica istruzione!!
Il comune di Cinto Caomaggiore ha pignorato circa 31000 euro all’istituto comprensivo “Ippolito Nievo” perché la scuola non ha pagato quanto richiesto dall’amministrazione comunale per gli arretrati della TARSU (Tassa Asporto Rifiuti Solidi Urbani).
È un atto gravissimo e incomprensibile, perché, anche in seguito alle iniziative della FLC CGIL per sanare una situazione che si trascinava da anni, la legge 31/2008 (conversione del cosiddetto “decreto milleproroghe”) ha stabilito che a decorrere dal 2008 la TARSU è a carico direttamente del Ministero della Pubblica Istruzione e non delle singole scuole e il successivo accordo in sede di Conferenza Stato-Città e Autonomie locali del 20 marzo 2008 ha stabilito che anche gli arretrati fino a tutto il 2006 sono a carico del Ministero, mentre ha demandato ad un un’ulteriore intesa la definizione degli arretrati del 2007.
Il Comune di Cinto Caomaggiore ignora tutto ciò e procede al pignoramento, che vuol dire costringere la scuola a non pagare i supplenti, le attività aggiuntive del personale, le gite scolastiche, i materiali didattici, la manutenzione ordinaria. E questo benché sia noto a tutti che i parametri di calcolo della TARSU nelle scuole sono assolutamente irrealistici e che le scuole non hanno potuto pagare quanto richiesto dai Comuni perché le somme accreditate dal Ministero sono state di gran lunga inferiori. Anche l’Istituto “Ippolito Nievo” peraltro, come tutte le altre scuole, ha comunque trasferito integralmente al Comune quanto ricevuto dal Ministero.
Dagli amministratori di una comunità nella quale la scuola svolge un ruolo educativo e socializzante fondamentale, pur in mezzo a difficoltà di ogni genere e grazie innanzitutto alla dedizione e al senso di responsabilità della sua dirigente e del suo personale, ci si aspetterebbe rispetto, attenzione e investimento di risorse, che invece sono sempre state negate. E ora addirittura arriva il pignoramento!
La RSU dell’istituto ha già proclamato lo stato di agitazione e ha invitato il personale all’ astensione da tutte le attività non obbligatorie fino a quando il Comune non rinuncerà alle sue pretese, rivolgendo contemporaneamente un appello alle famiglie degli alunni e delle alunne per spiegare le motivazioni di una decisione tanto grave.
La FLC CGIL di Venezia esprime tutta la propria solidarietà alla dirigente, al personale e all’utenza dell’Istituto “Ippolito Nievo” e si attiverà in tutte le sedi perché venga respinto questo miope e arrogante attacco ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici e al diritto allo studio degli alunni e delle alunne.