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Accademia dei Lincei: la FLC porta il suo contributo

La Tavola rotonda del 9 maggio all'Accademia dei Lincei è stata l’occasione per indicare le priorità della FLC sulla ricerca e per sottolineare la necessità di un pieno rispetto dell'autonomia dei ricercatori.

13/05/2008
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Si è svolta il 9 maggio 2008 all’Accademia Nazionale dei Lincei una tavola rotonda sul tema “la Pietra Nera di Nassiriya”, presentazione di un libro in margine alla missione archeologica del CNR per la realizzazione del Museo virtuale di Baghdad. Alla tavola rotonda, coordinata dal Prof. Giovanni Pettinato dell’Università “La Sapienza” di Roma, sono stati invitati l’On. Gerardo Bianco, il Presidente del CNR e Gianna Cioni, nella duplice veste di ricercatrice del CNR e di segretaria nazionale della FLC Cgil.

L’importanza dell’iniziativa, al di là del valore del libro da cui si è preso spunto, risiede nelle motivazioni che stanno alla base del progetto del Museo, che sono la volontà di cooperare tra popoli e culture tra le quali la guerra rischia di scavare solchi difficili da colmare, il rispetto reciproco e l’assoluto assenza di preconcetti ed interessi. Un progetto questo che ha prodotto importanti risultati, come quelli descritti nel libro, ma che deve essere riportato agli obiettivi originali di piena cooperazione tra gli studiosi italiani e quelli iracheni, obiettivi trascurati per volontà di chi a livello istituzionale non li ha voluti condividere.
Tutti gli intervenuti hanno convenuto su questa linea e si può quindi essere fiduciosi rispetto ai prossimi sviluppi.

Come FLC oltre a sottolineare i valori della conoscenza come ricchezza di un paese e come elemento di cooperazione tra popoli, è stata richiamata l’importanza della ricerca in tutti i settori e le discipline, a partire da quella per l’avanzamento delle frontiere della conoscenza, senza immediati ritorni e con un impegno che sempre più spesso deve diventare interdisciplinare.

La FLC si è, possiamo dire, presentata agli Accademici come il sindacato che, unificando tutta la filiera della conoscenza, opera per la sua valorizzazione e, insieme, ne difende la libertà, l’autonomia e tutela, anche professionalmente, quanti operano nei suoi diversi ambiti con capacità e disinteresse. Un sindacato, quindi, che nel settore da cui deriva la capacità dell’Italia di essere un paese sviluppato, democratico e solidale, opera sia con proposte politiche sia con la rappresentanza e la difesa dei lavoratori.

Roma, 13 maggio 2008

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