Basta precariato di Stato, assumere i precari della ricerca: nessuno escluso!
Grande partecipazione del personale precario alla manifestazione nazionale per gli EPR del 7 novembre.
Grande partecipazione alla manifestazione nazionale “Ricerca a Tempo Indeterminato” organizzata il 7 novembre 2017 a Roma da FLC CGIL, FIR CISL e UIL RUA per chiedere la stabilizzazione di tutti i precari degli EPR, fondi adeguati per la Ricerca Pubblica e un nuovo contratto nazionale che consenta lo sviluppo professionale delle lavoratrici e dei lavoratori della Ricerca. Per tutti, nessuno escluso.
La manifestazione, a cui hanno preso parte le lavoratrici e i lavoratori di molti EPR, con un fondamentale apporto dei PrecariUnitiCNR ha rappresentato un ulteriore e importante passo avanti per far uscire dall’invisibilità i precari della Ricerca. Numerose le delegazioni provenienti da tutti gli enti e da tutte le regioni d’Italia, che hanno potuto incontrare i senatori convenuti per la manifestazione e ascoltare lo stato di avanzamento dei lavori sulla legge di bilancio che si trova al Senato per il suo primo passaggio parlamentare
Durante il presidio della mattina a Piazza Vidoni, si è svolto l’incontro delle delegazioni FLC CGIL, FIR CISL e UIL RUA con il rappresentante del Dipartimento Funzione Pubblica, che ha confermato la pubblicazioni nei prossimi 15 giorni della circolare esplicativa del D.Lgs 75/2017, l’impegno a racimolare risorse dal fondo per le assunzioni nella pubblica amministrazione da dedicare ai precari della ricerca attraverso un successivo Dpcm. Inoltre, sul D.Lgs 218/2016, su richiesta delle organizzazioni sindacali, è emersa la volontà da parte della Funzione Pubblica di predisporre una circolare esplicativa sul decreto stesso con particolare attenzione all’applicazione dell’art. 9 e sulla determinazione della soglia dell’80% della cosiddetta norma a budget per definire le risorse assunzionali a disposizione degli enti, per poter passare dalle parole ai fatti sulle stabilizzazioni, anche utilizzando le entrate degli enti, come dice la legge.
Ovvio che si è trattato di un confronto interlocutorio, che non aggiunge nulla al quadro desolante della legge di bilancio che è in discussione al Senato, per quanto riguarda le stabilizzazioni dei precari della ricerca e per il rifinanziamento degli Enti. Anzi, apprendiamo oggi dagli organi di stampa che i tecnici della Camera, che stanno studiando il dossier sulla legge di bilancio, hanno rilevato un’altra sforbiciata all’Università e agli EPR operata dal Ministero diretto dalla ministra Fedeli ai rispettivi FFO e FOE di 18 milioni di € e di 5 milioni di €! Una bella partita di giro per finanziare il fabbisogno per le assunzioni dei circa 1700 ricercatori fra università ed EPR (circa 300 per questi ultimi) previste dall’art. 56 della legge di bilancio. Diciamo pure, una bella beffa! Come dire, alle belle parole sulla ricerca, poi non corrispondono i fatti.
Alla luce del quadro che abbiamo davanti, siamo fortemente preoccupati perché, non solo ad oggi ancora non abbiamo nulla per le stabilizzazioni, nulla per quanto riguarda la richiesta di “risorse aggiuntive” per il rinnovo contrattuale del Comparto Istruzione e Ricerca, ma addirittura si scopre la beffa dei tagli “nascosti” agli Enti pubblici di ricerca! Per questo la nostra lotta deve continuare.
Nel pomeriggio, la manifestazione è proseguita al CNR, in aula Convegni. Di fronte a oltre 500 persone, il Presidente Inguscio, videocollegato da Firenze, ha ribadito il suo impegno a chiedere risorse aggiuntive per portare alla piena applicazione dell’Art.20 del Decreto Madia, senza però poter assicurare che le azioni fino ad oggi messe in campo dai vertici dell’Ente siano realmente efficaci. Inoltre, nonostante esplicite e forti richieste, è stato molto elusivo sulla proroga dei contratti TD in scadenza al 31 dicembre 2017 e al loro mantenimento in servizio fino al termine del processo di stabilizzazione nel 2020.
La FLC CGIL ha chiesto con forza l’impegno del Presidente a prorogare i contratti TD in scadenza, procedendo con urgenza alla definizione dell’accordo per la proroga dei contratti flessibili, ai sensi dell’articolo 20 c. 8 del DLgs 75/17. Il prossimo 16 novembre sarà una data importante per i lavoratori precari del Cnr, e un banco di prova per testare le reali intenzioni del Presidente Inguscio. Si svolgerà infatti un incontro per la definizione di tempi e procedure per la stabilizzazione e per il mantenimento in servizio del personale precario.
La FLC CGIL è pronta, comunque, a mettere in campo tutte le iniziative necessarie fino alla stabilizzazione di tutti i precari. Tutti nessuno escluso.
Nei prossimi giorni, a partire dalla giornata del 16 novembre che vede coinvolto direttamente il CNR, verificheremo ulteriori iniziative di lotta da mettere in campo unitariamente con le atre sigle sindacali confederali di categoria.