CNR: al via i bandi ex art.15. Inizia una nuova odissea?
Comunicato al personale
Il 15 giugno sono stati pubblicati i bandi per la valorizzazione di Ricercatori e Tecnologi del CNR ex art. 15 CCNL 7 aprile 2006. Si tratta di quattro bandi, due per Ricercatori e due per Tecnologi, per i quali la scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il giorno 17 luglio 2023 alle ore 18.00:
Codice Bando 315.65 - Prot. 184284/2023 del 15/06/2023 - procedura selettiva per titoli e colloquio per complessive n. 210 posizioni di primo tecnologo, II livello professionale.
Codice Bando 315.64 - Prot. 184278/2023 del 15/06/2023 - procedura selettiva per titoli e colloquio per complessive n. 35 posizioni di dirigente tecnologo, I livello professionale.
Codice Bando 315.63 - Prot. 184274/2023 del 15/06/2023 - procedura selettiva per titoli e colloquio per complessive n. 1010 posizioni di primo ricercatore, II livello professionale
Codice Bando 315.62 - Prot. 184270/2023 del 15/06/2023 - procedura selettiva per soli titoli per complessive n. 180 posizioni di dirigente di ricerca, I livello professionale.
La FLC CGIL per molto tempo ha sollecitato l’Amministrazione affinché le risorse economiche messe a disposizione dalla Legge 234 del 31 dicembre 2021 per il passaggio dal III al II livello del personale Ricercatore e Tecnologo fossero utilizzate senza ritardi, mettendo in campo nel più breve tempo possibile tutte le procedure per indire nuovi bandi ex art.15. Infatti, il CCNL prevede che la decorrenza giuridica ed economica dei nuovi profili sia dal 1 gennaio dell’anno di pubblicazione delle graduatorie e la rapida pubblicazione dei bandi era condizione necessaria, ancorché non sufficiente, perché gli inquadramenti potessero essere fatti nel 2023. Contestualmente, dovevano essere predisposte le procedure per il passaggio da II a I livello, con risorse messe a disposizione dall’Ente. Finalmente, a seguito delle reiterate richieste delle OO.SS. e grazie alla mobilitazione del personale che ha manifestato in numerose Sedi CNR anche con presidi partecipati, le procedure sono state avviate.
Nell’incontro con la Presidente del 20 aprile scorso, le OO.SS. hanno chiesto che non si ripetessero gli errori fatti nei bandi 2020. In particolare, la FLC CGIL ha chiesto che nella valutazione del CV, le Commissioni tenessero conto di TUTTA l’attività lavorativa svolta dai candidati nel loro percorso professionale, eliminando completamente il problema della “pertinenza” alle tematiche del Bando, che è del tutto in antitesi con il carattere multidisciplinare ed interdisciplinare dell’Ente.
Al successivo tavolo tecnico di discussione del 15 maggio, l’Amministrazione, persistendo nella pessima abitudine di sottoporre i documenti a riunione iniziata, si è presentata con un documento preconfezionato e in parte blindato, ideato da una Commissione scelta dal Vertice. A fronte delle numerose proposte di modifica presentate dalla FLC CGIL e dalle altre OO.SS. in quella occasione e nei successivi tavoli tecnici, oltre che in documenti scritti richiesti alle OO.SS. con preavviso minimo, poche sono state le aperture dell’Amministrazione, che è rimasta ferma nella scelta di perseguire una valutazione qualitativa più adatta ad una valutazione individuale che ad una procedura selettiva.
Non c’è alcun dubbio sull’importanza degli aspetti qualitativi della ricerca. Tuttavia la struttura dei bandi in oggetto prevede che vengano redatte graduatorie “quantitative” (a ciascun candidato verrà attribuito un voto) partendo da valutazioni che, da bando, sono espressamente “qualitative”, lasciando così alle commissioni una ampia discrezionalità di giudizio, con margini di autonomia che rischiano di sconfinare in un’arbitrarietà, che poco o nulla hanno a che vedere con la valorizzazione della professionalità di Ricercatori e Tecnologi.
Altro elemento fortemente critico è il fatto che, a fronte della richiesta pervenuta da più parti di avere criteri stabiliti in anticipo per la valutazione della professionalità, si sia deciso di adottare una struttura completamente nuova improntata ad una dimensione preminentemente narrativa, in cui si prevede che ogni elemento trovi la sua collocazione in una visione d’insieme che non è sempre facile individuare nei percorsi professionali di R&T sempre più impegnati a trovare quotidianamente il sostentamento alla propria attività nel cosiddetto mercato della ricerca. In questo senso appare incomprensibile la rigidità con cui l’Amministrazione ha preteso che i candidati, senza conoscere i criteri di valutazione, scegliessero il doppio dei Prodotti/Titoli da valutare nella Sezione 1, per poi raffinare la scelta dopo la pubblicazione dei criteri da parte della Commissione. Così come è incomprensibile e inaccettabile che ai candidati siano lasciati solo tre giorni di tempo per tale raffinamento, senza considerare in alcun modo la possibilità di impegni di lavoro non rinviabili (scadenze progettuali, partecipazione a congressi), imprevisti impegni personali (es. problemi familiari), malattie o, dato il periodo, ferie precedentemente programmate, per fare solo alcuni esempi.
Molti sono gli elementi critici che la FLC CGIL ha segnalato all’Amministrazione che però ha preferito seguire quanto condiviso con la “commissione”, ritenendola maggiormente rappresentativa di chi rappresenta istituzionalmente il personale come le OO.SS..
La FLC CGIL pur considerando positivamente l’avvio della procedura ex art.15 con la pubblicazione dei bandi, ribadisce tutte le riserve già esposte al tavolo con l’Amministrazione e il rammarico per aver dovuto constatare ancora una volta come l’Amministrazione consideri i tavoli tecnici e di confronto alla stregua di meri passaggi formali.
La FLC CGIL, consapevole del fatto che il percorso proposto ai R&T per la valorizzazione della professionalità rischia di configurarsi come una sequela di passaggi che poco hanno a che fare con una seria valorizzazione professionale, intende programmare per i prossimi giorni occasioni d’incontro per sostenere Ricercatori e Tecnologi interessati nell’identificazione delle migliori soluzioni che permettano di rappresentare appieno la loro professionalità e la loro carriera, nella compilazione delle domande di partecipazione ai Bandi.