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CNR: approvato il Piano Triennale della Formazione 2015-2017

Lavoratori esclusi da scelte cruciali per la loro crescita professionale. Le risorse economiche da destinare alla formazione rimangono al palo.

01/08/2014
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Il 24 luglio il Consiglio di amministrazione del CNR ha approvato il Piano Triennale della Formazione 2015-2017. Le reiterate richieste della FLC CGIL di convocare un tavolo di trattativa, hanno avuto risposta nella convocazione prima, di un tavolo tecnico e poi di un tavolo di informativa. La FLC CGIL non ha partecipato al tavolo tecnico perché ha deciso di non avallare decisioni che pesano sulla professione delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Ente in trattative che, lungi dall’essere tali, si caratterizzano come un servizio di “correzione di bozze” che le organizzazioni sindacali forniscono all’Amministrazione.

Sul tavolo di informativa la FLC CGIL ha dichiarato che se di informativa si tratta nulla è dovuto da parte dei sindacati se non l’ascolto delle comunicazioni dell’Amministrazione che si prende la piena responsabilità delle sue azioni, delle quali la FLC CGIL non vuole essere connivente. La FLC CGIL non intende consegnare all’Amministrazione la facoltà arbitraria di decidere di volta in volta se e quanto tener conto delle proposte avanzate dai sindacati, mettendo in discussione quello che correttamente prevedono i contratti collettivi in tema di relazioni sindacali. I diritti, come il diritto alla Formazione, non sono un tema organizzativo, ma una materia fondamentale legata al rapporto di lavoro. La FLC CGIL si impegna a rivendicarlo e chiama alla mobilitazione le lavoratrici e i lavoratori dell’Ente per monitorare i “restringimenti” del campo dei diritti esigibili, prodotto da una Amministrazione che, interpretando arbitrariamente leggi come la Brunetta, riduce quotidianamente gli spazi di libertà di ognuno.

Le lavoratrici e i lavoratori, attraverso le loro rappresentanze, hanno il diritto di discutere, emendare, contrattare ogni azione dell’Amministrazione che incide sui propri diritti fondamentali e che prevede l’uso di risorse economiche. La FLC CGIL evidenzia che le risorse accantonate per l’attività di Formazione, già decimate dal D.Lgs 78/10 (2.5M€ del 2008 a 0.2M€ nel 2011), non sono implementate dall’Amministrazione che non investe in questo settore, cruciale per le lavoratrici e i lavoratori della Ricerca che, proprio per la natura delle loro attività, devono avere l’accesso ad una Formazione continua che, oltre che essere di natura amministrativa, è principalmente di carattere tecnico-scientifico.

La FLC CGIL chiede all’Amministrazione, al CdA e al Collegio dei Revisori dei Conti di riconsiderare l’approvazione del Piano Triennale della Formazione vista l’evidenza della sua natura contrattuale, confermata dalla dovuta allocazione di risorse. Leggi la lettera inviata all'amministrazione.

La FLC CGIL si riserva di adire ogni percorso, anche formale, per far tornare le lavoratrici e i lavoratori protagonisti nelle scelte legate alla loro crescita professionale e non costretti in decisioni sempre più verticistiche.

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