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CNR: c’è ancora molto da fare per precari e valorizzazione professionale di tutto il personale

Valutiamo positivamente le decisioni prese nell’ultimo CdA su scorrimento graduatorie idonei articolo 15 e graduatorie giovani ricercatori. Riteniamo anche necessario che in tempi brevi l’Amministrazione si attivi per avviare nuove procedure che permettano a tutto il personale di vedere valorizzato il lavoro svolto.

30/07/2022
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Il CdA del 26 luglio, ha deliberato lo scorrimento delle graduatorie dei Bandi GR 368.xx come compensazione agli ultimi scorrimenti delle graduatorie dei precari C2. La compensazione, prevista già nel PTA deliberato a dicembre scorso, doveva avvenire nel 2022 con lo scorrimento di 137 idonei e nel 2023 con la messa a bando di altrettanti (137) posti. Grazie alle sollecitazioni e pressione svolte dalle OO.SS. congiuntamente al Coordinamento dei GR, ribadite con forza anche nel corso dell’assemblea del 11 luglio scorso, il CdA ha deliberato di completare lo scorrimento delle graduatorie in due tornate: i primi 137 idonei nelle varie graduatorie saranno assunti a novembre 2022, mentre i restanti 90 idonei saranno assunti a novembre 2023. La compensazione sarà completata con la messa a bando di nuovi posti.
Come FLC CGIL esprimiamo piena soddisfazione per questa decisione, ma non possiamo non rimarcare la necessità che l’Amministrazione avvii, in tempi brevi, una nuova tornata di concorsi riservati alle lavoratrici e i lavoratori precari che hanno maturato i requisiti previsti della DLgs 75/2017 e per i quali esiste un apposito stanziamento nella Legge di Bilancio 2022; ricordiamo infatti che l’art.1 c. 322 prevede che dalla quota di 60 milioni di € destinati al CNR, “…a) 10 milioni di euro a decorrere dall’anno 2022 sono vincolati alla copertura dei costi connessi alle procedure di cui all’articolo 20 del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75”.

Relativamente alle graduatorie di idonei ai Bandi ex art.15, per la valorizzazione professionale di Ricercatori e Tecnologi, seppur nessuna informativa a riguardo è stata inviata alle OO.SS., abbiamo informalmente appreso che il CdA ha deliberato di formalizzare ad ottobre lo scorrimento totale di tutte le graduatorie per R&T, sia per i passaggi da III a II livello sia per i passaggi da II a I livello, prevedendo l’inquadramento nel nuovo livello a partire dal 1 gennaio 2023.
La FLC CGIL esprime soddisfazione per la decisione dell’Ente, sicuramente positiva, frutto della battaglia portate avanti sin dai primi mesi del 2021. Battaglia che aveva avuto una risposta solo parzialmente positiva a novembre 2021 concretizzata solo il 1 giugno 2022 con l’inquadramento nei nuovi livelli del primo idoneo di ciascuna graduatoria.
La FLC CGIL ribadisce la necessità di considerare, oltre allo scorrimento degli idonei, la programmazione di nuovi Bandi ex art.15 per tutto il personale R&T che, nonostante le elevate professionalità attende ancora di essere valorizzato e che è stato ingiustamente escluso dai bandi ex art. 15 mortificandone la dignità.

La FLC CGIL inoltre, rammenta all’Amministrazione che anche per tecnici ed amministrativi, spesso dimenticati anche nei discorsi ufficiali, è necessario ed urgente prevedere una tornata di bandi per la loro valorizzazione; risale infatti al 2017 l’ultima procedura interna ex art.54.
Le decisioni che sembrano essere state assunte dal CdA rappresentano una grande vittoria da ascrivere alla mobilitazione del sindacato e a diverse sinergie non ultima l’assemblea dell’11 luglio.
Purtroppo una vittoria parziale, a causa del rifiuto del Vertice dell’Ente per un coinvolgimento serio e fattivo delle OO.SS., restano infatti vergognosamente inascoltati sia i nuovi Madia sia tutti quei R&T che riponevano le loro speranze per una valorizzazione professionale.

Gli interventi, attuati senza un piano organico di valorizzazione di tutto il personale rischiano di avere un effetto divisivo che favorisce logiche individualistiche e nuoce al corretto svolgimento delle attività di ricerca. Se questo è l’intento, noi non ci stiamo.

La FLC CGIL ritiene non più rimandabile una seria e fattiva discussione con i vertici dell’Ente per definire tempi e modi, per lo svolgimento di nuove procedure che permettano a tutto il personale di poter vedere valorizzato il lavoro svolto per anni all’interno del CNR.

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