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CNR: cosa fa il vertice dell’ente con i fondi sottratti alla ricerca?

La FLC CGIL esprime sgomento ed estrema preoccupazione per il proseguo delle attività di ricerca che si svolgono negli Istituti del CNR.

09/05/2022
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La FLC CGIL, dopo aver letto le Delibere del CdA del CNR n°28 e n° 41, esprime sgomento ed estrema preoccupazione, per il proseguo delle attività di ricerca che si svolgono negli Istituti del CNR.

Entrambe le Delibere, relative ai finanziamenti del PNRR, per quanto riguarda la creazione di “campioni nazionali” di ricerca e sviluppo, e l’approvazione di progetti per il “Rafforzamento e creazione di Infrastrutture di Ricerca” e di “Ecosistemi dell’innovazione” riportano la stessa identica frase:

Di stabilire che gli overheads di progetto, dati dalla differenza tra il finanziamento ricevuto e le spese effettive sostenute dai soggetti esecutori dei progetti, saranno assegnati nella misura del 50% alla Sede Amministrativa Centrale.”

Mentre le attività del CNR nell’ambito del PNRR vengono elaborate con un approccio verticistico in cui solo alcuni R&T sono coinvolti, con un colpo di mano i Vertici dell’Ente sottraggono fondi che spesso svolgono la funzione di volano per l’ulteriore sviluppo di quanto previsto dai progetti e sostenere cosi nuove attività di ricerca.

Tutto questo è passato in delibera al CdA, in modo del tutto silente, senza che ne fossero informati prima i diretti interessati, i Direttori degli Istituti e i R&T che attraverso i loro progetti riescono ad ottenere i finanziamenti, sopperendo spesso alla mancata erogazione di fondi pubblici.

La FLC CGIL denuncia un atteggiamento decisionista e solitario dei vertici dell’Ente, i quali dimostrano ancora una volta, come spesso sottolineato, quanto siano lontani dalle esigenze della Rete scientifica e non comprendano il lavoro svolto negli Istituti.

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