Cnr: l’avvio dell’applicazione del Ccnl continua ad essere problematico
Fumata nera, dopo l’incontro dell’11 dicembre, sulle prospettive di sbloccare le progressioni di livello nei profili. All’interno il comunicato di FLC Cgil, FIR Cisl e Uil PA-UR.
Il giorno 11 dicembre 2006, s’è tenuto il previsto incontro tra l’amministrazione Cnr e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil di categoria in merito alle problematiche concernenti l’applicazione dell’articolo 8 del Ccnl 7/4/2006.
L’incontro, iniziato alle 14.30, s’è concluso alle 21. In apertura, la delegazione di parte pubblica ha illustrato il quadro disegnato dalle ordinanze della magistratura conseguenti ad alcuni ricorsi contro il bando per 593 progressioni di livello nei profili tecnico-amministrativi pubblicato nello scorso mese di aprile e dalla risposta dell’Avvocatura dello Stato al parere richiesto dall’Ente. Dal punto di vista procedurale, l’Amministrazione ha comunicato d’aver contemplato tre ipotesi alternative:
-
cancellazione del bando in questione;
-
sostituzione dello stesso con un nuovo bando;
-
provvedimento di emendamento del bando per adeguarne i requisiti al disposto del nuovo Ccnl.
L’Amministrazione ha inoltre comunicato che la prospettiva di adeguare il numero dei posti al totale degli aventi titolo in base alle regole sancite dal Ccnl non è consentita dalle vacanze in pianta organica: queste, per il 2006, sarebbero soltanto 647 a fronte di 852 aventi titolo a partecipare.
L’amministrazione ha infine comunicato l’esigenza di adeguare le decorrenze a quanto previsto dal nuovo Ccnl: dal 31 dicembre 2005 si dovrebbe così passare al 1° gennaio 2006. Come conseguenza, volendo far salva la frequenza biennale prevista dal contratto, salterebbe la prospettiva di bandire le successive selezioni con decorrenza fissata al 1° gennaio 2007: il prossimo bando selettivo slitterebbe al 2008.
Cgil, Cisl e Uil, ribadite le pesanti perplessità in relazione all’approccio adottato dall’amministrazione, hanno preliminarmente ribadito la propria contrarietà a qualunque ipotesi, anche non esplicita, d’annullamento del bando. Hanno altresì contestato l’ipotesi di determinare lo slittamento del successivo bando al 2008, proponendo di avvalersi delle possibilità offerte da nuovo Ccnl per gli Enti che non abbiano proceduto all’applicazione a regime dell’ex articolo 54.
In tal caso, infatti, l’art. 8 c. 5 consentirebbe, previa contrattazione integrativa, di attivare ali procedure con risorse pari allo 0,25% del monte salari (253.096 €), con decorrenza 1° gennaio 2003. In base a delle stime preliminari, si potrebbero coprire così 155 progressioni a fronte di circa 200 dipendenti aventi titolo. Ciò consentirebbe, nell’ottica di salvaguardare la cadenza biennale prevista dal Ccnl, sia l’espletamento delle procedure concorsuali nel 2005 sia il mantenimento delle 388 progressioni di livello con decorrenza 1° gennaio 2007 previste dal confronto che aveva portato il Consiglio d’amministrazione a deliberare l’ipotesi d’accordo sulla programmazione degli interventi in materia di personale.
L’amministrazione ha tuttavia dichiarato la propria indisponibilità a prendere in considerazione l’ipotesi di mantenere le selezioni previste in precedenza con decorrenza 2007. La questione è rimasta quindi aperta, anche a causa della necessità di ulteriori approfondimenti da entrambe le parti.
Rimane infine aperto un problema, solo in apparenza di natura «tecnica»: come ribadito anche nei precedenti comunicati, occorre evitare che i dipendenti che hanno già presentato domanda di partecipazione siano costretti a ripresentare il tutto, con danni irreparabili, in particolare, per quanti si trovano in procinto di cessare l’attività.
Sulle suddette questioni, Cgil, Cisl e Uil hanno sollecitato una nuova convocazione a strettissimo giro di posta, puntando a consolidare un’intesa in tempi utili per la prossima seduta del Consiglio d’amministrazione, prevista per mercoledì 20 dicembre. In vista di tale scadenza, è stata sollecitata anche la sottoscrizione dell’accordo «stralcio» concernente il bando per le 876 posizioni economiche ai sensi dell’ex art. 53.
Cgil, Cisl e Uil hanno inoltre sollecitato l’amministrazione a riprendere il confronto su tutte le altre questioni inerenti al personale, con particolare riferimento alle modalità d’applicazione dell’art. 15 del Ccnl (opportunità di sviluppo professionale per ricercatori e tecnologi).
Cgil, Cisl e Uil informano, infine, della pronta attivazione della coda contrattuale relativa alle mobilità orizzontali previste dagli articoli 52 e 65 dello scorso Ccnl, sinora non attuate. L’amministrazione s’è impegnata a diramare in tempi rapidi un’apposita circolare. Questa prevederà:
-
il possesso dei requisiti previsti e la decorrenza dell’inquadramento nei profili di destinazione allineati al 31 dicembre di ogni anno (prima applicazione: 31 dicembre 2006);
-
termine previsto per la presentazione delle richieste: 31 gennaio. I dipendenti che hanno già inoltrato richiesta dovranno ripresentare la domanda compilando un modulo ad hoc che sarà allegato alla circolare;
-
l’istituzione di apposite commissioni di verifica, oltre che per i ricercatori tecnologi (art. 65) anche per il personale tecnico e amministrativo (art. 52);
-
la possibilità, in caso di verifica negativa, di inoltrare «richiesta d’appello» direttamente al Presidente che, per quel che riguarda i ricercatori e tecnologi, potrà avvalersi del supporto del Consiglio scientifico generale.
FLC Cgil - FIR Cisl - Uil PA-UR
Roma, 14 dicembre 2006