CNR Lo stato di agitazione continua
In seguito alla proclamazione dello stato di agitazione del personale, il 20 marzo ha avuto luogo la prevista assemblea–manifestazione circoscritta prevalentemente al personale della sede centrale del CNR.
Al Coordinamento Nazionale CNR
Alle Strutture territoriali SNUR CGIL
In seguito alla proclamazione dello stato di agitazione del personale, il 20 marzo ha avuto luogo la prevista assemblea–manifestazione circoscritta prevalentemente al personale della sede centrale del CNR. Essa, a causa dell’avvio delle operazioni belliche in Iraq, ha assunto anche una connotazione di mobilitazione contro la guerra. Le confederazioni di CGIL, CISL e UIL avevano tempestivamente indetto, coerentemente alle scelte assunte a livello europeo dalla Confederazione Europea dei Sindacati, uno sciopero generale nazionale di due ore per il pomeriggio dello stesso giorno. Come ribadito anche dagli interventi succedutisi nel corso dell’assemblea, la decisione di avviare le operazioni militari, presa al di fuori di ogni mandato dell’ONU, rischia seriamente di compromettere la possibilità di edificare un ordine mondiale fondato sul rifiuto della guerra come strumento di risoluzione dei conflitti.
L’assemblea ha sottolineato la drammaticità della situazione di stallo venutasi creare nell’applicazione degli artt. 54 e 64.
Infatti a 403 giorni dalla entrata in vigore del contratto (quest’ultimo ottenuto con oltre 4 anni di ritardo), i concorsi non sono ancora stati espletati e non sono ancora stati pubblicati i relativi bandi.
TUTTO QUESTO È INACCETTABILE.
è inaccettabile perché ci sono potenzialmente 1200 dipendenti dal IV al IX livello ed almeno 450 ricercatori e tecnologi che potrebbero realizzare un passaggio di livello;
è inaccettabile perché ci sono dipendenti (prioritari) che aspettano questo passaggio dal 1984 e addirittura operatori tecnici la cui attesa si prolunga da 25 anni, cioè dal 1978;
è inaccettabile perché ci sono 1200 ricercatori e tecnologi con più di 15 anni nello stesso livello;
è inaccettabile perché con l’ulteriore riforma ormai alle porte, con dipendenti che "entrano" ed "escono" dal CNR, si rischia seriamente di vanificare l’accordo raggiunto sulla piena applicabilità degli articoli 54 e 64;
è inaccettabile perché i contratti devono trovare piena applicazione in tempi accettabili, così come vorrebbe la logica dell’ultimo rinnovo del CCNL.
CGIL, CISL e UIL, in attesa dell’incontro con il Presidente fissato per l’8 aprile p. v., confermano lo stato di agitazione del personale CNR per ottenere l’immediato avvio della concertazione per l’art. 64 e la pubblicazione dei bandi per le selezioni di cui all’art. 54.
CGIL SNUR CISL FIR UIL PA-UR
Roma, 1 aprile 2003