CNR, processo di riordino senza trasparenza
Altro che rivoluzione tranquilla. Si persevera - denuncia la FLC CGIL - nel portare avanti il processo di riorganizzazione del maggiore ente di ricerca italiano ignorando il coinvolgimento del personale e la prevista informazione preventiva ai sindacati.
Il processo di riordino del CNR, avviato in ottemperanza alla L. 165/07 e al DLgs 213/09, procede all'insegna del mancato rispetto delle regole e del coinvolgimento del personale, nonostante quanto disposto dalla normativa citata.
A tal proposito siamo venuti a conoscenza, soltanto dopo, dell'emanazione delle seguenti delibere approvate dal CdA (allegate) concernenti l'avvio delle procedure di prima attuazione dello Statuto:
- la delibera n. 98 con cui vengono individuate le istituzioni di ricerca di livello internazionale e le associazioni di categoria del mondo imprenditoriale ed economico che esprimeranno i nominativi degli esperti per la formazione del comitato di selezione per la nomina dei componenti del nuovo Consiglio Scientifico art. 8 comma 3 dello Statuto;
- la delibera n. 118 in cui sono descritte le modalità della consultazione per l'individuazione del nominativo indicato dai ricercatori del CNR da sottoporre al Ministro per la nomina dei componenti del CdA;
- il provvedimento n. 42 del Presidente in cui si indicono le consultazioni e viene nominata la commissione elettorale.
La FLC CGIL denuncia, ancora una volta la mancata informazione preventiva nel processo di riorganizzazione del CNR.
Come disposto dall'art. 19 comma 1 del DLgs 127/03, tutt'ora in vigore, è previsto che prima dell'adozione del ROF siano sentite le Organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative e, la FLC CGIL aveva già chiesto il rispetto di tale norma con nota inviata al Presidente il 13 maggio 2011.
La FLC sottolinea che le delibere emanate dovevano esser parte integrante del ROF ed essere, pertanto, oggetto di preventiva informativa.
Denunciamo anche la scarsa trasparenza dell'operazione otre ad un atteggiamento ancora una volta punitivo nei confronti del personale del CNR: infatti nella delibera 118 si fa riferimento alla possibilità dei ricercatori di individuare un unico nominativo, mentre nell'art. 7 comma 1 dello Statuto c'è lo spazio per un'ulteriore nomina.
Infine, consideriamo inaccettabile la decisione assunta dal CdA di limitare l'elettorato passivo ai soli dirigenti di ricerca e dirigenti tecnologi, quando per inadempienze e ritardi del CNR:
- sono ancora in fase di espletamento i concorsi ex art. 15 con decorrenza 1 gennaio 2007
- non sono stati ancora banditi i concorsi ex art. 15 con decorrenza 1 gennaio 2009.
Inoltre, tale limitazione non è indicata nello Statuto.
Adotteremo tutte le iniziative necessarie affinché l'Amministrazione in prima istanza riveda le deliberazioni adottate che mortificano il personale del maggior Ente di ricerca italiano e che nell'immediato futuro elabori il ROF secondo chiari principi di trasparenza e partecipazione.