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CNR: un appello al voto

L'elezione del rappresentante del personale nel CDA del CNR è un momento importante per tutto il personale dell'ente.

04/09/2015
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Dal 7 al 10 settembre tutto il personale del CNR sarà chiamato a votare per l’elezione del loro rappresentante nel CdA dell’Ente.

Purtroppo il numero di candidati poteva essere maggiore rispetto all’importanza dell’opportunità che, in nome dei principi della Carta Europea dei Ricercatori, il personale ha conquistato con la revisione dello Statuto.  

Lo scarso interesse, probabilmente legato alla sfiducia rispetto ai risultati che si possono ottenere e ai tempi ristretti concessi, ha ammorbidito lo spirito combattivo e libero che ha sempre caratterizzato il mondo della ricerca, e solo sei tra ricercatori e tecnologi hanno deciso di candidarsi.  

A tre giorni dalle elezioni i candidati che potranno essere votati sono scesi a quattro e sono: Conte Rosaria, Dir. di Ricerca, Rizzo Antonio, I° Ricercatore, Mocella Vito, Ricercatore, Tuzi Fabrizio, Dir. Tecnologo.

Tutti i candidati hanno presentato curriculum e programma che a prima vista potrebbero essere letti positivamente, ma alcune affermazioni programmatiche (che in alcuni casi sembrano proclami) e alcuni atti che hanno caratterizzato la loro storia sembrano essere in contraddizione con le motivazioni che li hanno spinti a candidarsi.  

Il CdA è un organo di indirizzo politico e di gestione dell’Ente che richiede competenze specifiche mentre da un lettura attenta dei programmi e dei curriculum si ha, in alcuni casi, l’impressione che non si sia compreso a fondo il ruolo e i compiti che il rappresentante del personale eletto/a andrà a svolgere in quella sede.

Il compito dell’eletto nel CdA sarà quello di rappresentare tutta la comunità del CNR e la rappresentatività sarà tanto più forte quanto maggiore sarà stata la partecipazione al voto.  

La FLC CGIL pertanto sollecita tutto il personale ad andare a votare per sostenere il principio della rappresentanza democratica all’interno degli organi di governo dell’Ente, scegliendo il candidato/a che si presenta con la propria storia, con il proprio bagaglio di competenze scientifiche e gestionali e con la capacità e l’impegno a voler rappresentare tutto il personale e la multidisciplinarietà dell’Ente, respingendo qualsiasi forma di corporativismo.  

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