Comunicato sull'incontro del 14/2 tra il Commissario dell'INRiM, il Direttore Generale dell'IEN, e le OO.SS.
Il 14 febbraio u. s. s’è tenuto un incontro tra il Commissario dell’INRiM, prof. Bava, il Direttore Generale dell’IEN, Dott. Mastroeni e le organizzazioni sindacali di categoria di CGIL, CISL e UIL.
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- Alle Strutture territoriali
- Ai Coordinatori di enti e consulte
COMUNICATO
Il 14 febbraio u. s. s’è tenuto un incontro tra il Commissario dell’INRiM, prof. Bava, il Direttore Generale dell’IEN, Dott. Mastroeni e le organizzazioni sindacali di categoria di CGIL, CISL e UIL. Nel corso dell’incontro, da tempo sollecitato dalla CGIL, sono stati esaminati i regolamenti ad oggi predisposti per l’INRiM (organizzazione e funzionamento, personale). Riportiamo i punti più di rilievo discussi nel corso del confronto. Riguardo al regolamento d’amministrazione, contabilità e finanza, non ancora trasmesso alle organizzazioni sindacali, il Commissario ed il Direttore Generale hanno assicurato che il lavoro di stesura è prossimo al completamento e che esso sarà licenziato in tempi rapidi. La CGIL ritiene che alcune questioni, concernenti in particolare il regolamento d’organizzazione e funzionamento, siano da meditare anche alla luce dei contenuti del regolamento non ancora disponibile.
Regolamento del personale
L’attenzione s’è concentrata prevalentemente sugli strumenti individuati per la stipula dei contratti a tempo determinato e sugli aspetti legati alla confluenza del personale dei due istituti nel nuovo ente.
Sul primo punto, rilevando un’eccessiva frammentazione degli strumenti, la CGIL ha chiesto di rivedere l’impianto, mirando le modifiche ad un’unificare delle varie tipologie. In particolare, è stata richiesta, nell’ambito di ciascun profilo professionale, l’unificazione tra le procedure concorsuali previste per:
- contratti a tempo indeterminato
- contratti a tempo determinato (art. 8)
- contratti a termine con possibilità di consolidamento (art. 9)
- contratti a termine a seguito della trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale (art. 10) e la rimozione delle distinzioni tra i contratti a tempo determinato.
Inoltre, anche per coerenza con il decreto di riordino, è stato chiesto di limitare la possibilità d’assunzione per chiamata diretta esclusivamente al profilo di dirigente di ricerca.
Le richieste della CGIL rispondono all’esigenza di offrire, in linea di principio, la stessa opportunità di consolidamento a tutti i titolari di contratto a tempo determinato, anche a prescindere, ad esempio, dalla natura dei fondi di finanziamento (ordinari o esterni) e dall’esigenza che ha indotto l’amministrazione a prevedere l’attivazione del contratto a termine.
Il Presidente ed il Direttore Generale si sono dichiarati disposti a modificare il contenuto dei regolamenti in tal senso.
Abbiamo ben presente che l’introduzione d’ulteriori strumenti di contrattualizzazione rispetto all’esistente incrementa la frammentazione nel numero dei possibili percorsi d’accesso al mondo della ricerca, già oltremodo elevata. A nostro avviso, l’introduzione della possibilità di consolidamento dovrebbe essere inquadrata in un contesto di razionalizzazione complessiva degli strumenti, nella prospettiva di pervenire ad un unico canale di reclutamento, con certezza in relazione alle scadenze dei momenti di valutazione e chiarezza in relazione alle opportunità offerte.
È chiaro che il regolamento del personale dell’INRiM, così come quelli d’altri enti, non si muovono ancora in questa direzione. È tuttavia doveroso rilevare che la modifica richiesta eliminerebbe alcuni elementi di discriminazione a priori, quantomeno tra i titolari di contratti a tempo determinato. Inoltre, alla luce di quanto contenuto nella Finanziaria per il 2005 (blocco delle assunzioni, obbligo di ridurre del 5% il costo corrispondente alla dotazione organica, necessità di Decreto della presidenza del consiglio per poter pubblicare bandi di concorso, ecc.), rende disponibili strumenti in grado di migliorare la programmazione del fabbisogno di personale, quindi delle attività, per il triennio 2005-2007.
Sussiste, a regime, il rischio che l’ente impieghi esclusivamente il consolidamento per reclutare a tempo indeterminato. Per tale ragione è stato chiesto che i regolamenti prevedano espressamente un limite al suo utilizzo, pari ad una piccola quota della dotazione organica di ciascun profilo. In assenza del canale unico di reclutamento, una programmazione regolare e commisurata ai fabbisogni oggettivi è un elemento per noi irrinunciabile. Esso rappresenta un elemento di garanzia per quel che riguarda le opportunità offerte a quanti si troveranno ad operare con contratti di lavoro parasubordinato (collaborazioni coordinate continuative, assegni di ricerca, ecc.) e con strumenti formativi.
Per quel che riguarda le norme transitorie, la CGIL ha innanzitutto osservato che il confronto con il CNR è stato avviato con eccessivo ritardo, sollecitando il Commissario e il Direttore Generale ad intensificare la definizione delle varie questioni in sospeso. Il primo incontro con il vertice del CNR, infatti, s’è tenuto lo scorso 20 gennaio, più di un mese dopo la trasmissione della prima bozza del regolamento del personale. Alla luce di quanto sarà definito con il CNR, potrebbe essere necessario rivedere alcune delle ipotesi formulate negli attuali regolamenti, in particolare per quel che concerne la salvaguardia d’alcuni diritti contrattuali. A riguardo, la CGIL ha sollecitato il Commissario ed il Direttore Generale a formalizzare prima della trasmissione dei regolamenti al MIUR l’impegno di riconoscere l’attribuzione del nuovo profilo/livello d’inquadramento agli eventuali vincitori delle procedure concorsuali in itinere presso il CNR. Segnaliamo, a riguardo, che non vi sono ragioni ostative riguardo l’eventuale riconoscimento della indennità di valorizzazione professionale per il personale inquadrato al IV livello del profilo CTER (ex art. 42 CCNL 1994/1997) in quanto, trattandosi di una quota del salario accessorio, ad essa non è correlato alcun cambiamento d’inquadramento.
Regolamento d’organizzazione e funzionamento
Alcuni dei suoi aspetti sono sintomatici di una dialettica che, nell’immaginare ex novo un modello organizzativo per il nuovo Ente, ha tentato di salvaguardare alcune specificità proprie della storia dei due Istituti che in esso confluiscono (cfr. ad esempio la possibilità per il Direttore di dipartimento di disporre l’indizione di pubblici concorsi per il conferimento di borse o assegni o attribuire quote di salario accessorio). Alcune questioni sono certamente da ricondurre alla contrattazione integrativa. Alcuni strumenti, evidentemente frutto dell’esigenza di salvaguardare margini d’autonomia gestionale e snellezza procedurale, sono da verificare alla luce del regolamento d’amministrazione, contabilità e finanza.
È stato richiesto d’esplicitare il ricorso al confronto con le organizzazioni sindacali su tutte le materie per le quali ciò è previsto da disposizioni legislative e/o contrattuali. In particolare, la CGIL ha richiesto che il confronto sul piano di fabbisogno di personale, oltre che sulle assunzioni, abbia luogo anche in merito alle azioni formative correlate. Si tratta di una richiesta che punta ad ampliare i margini di confronto, estendendoli anche a valutazioni congiunte in merito alla programmazione di tutti quegli strumenti di formazione e/o lavoro parasubordinato che, se utilizzati impropriamente, possono ampliare il ricorso alle forme di lavoro precario meno tutelanti per le persone.
Sulle modalità d’elezione della componente elettiva del Consiglio scientifico, è stato richiesto un confronto in merito al regolamento di definizione delle procedure elettorali. Analoga richiesta è stata avanzata per quanto concerne il Consiglio di dipartimento. In merito a quest’ultimo, è stato inoltre chiesto di equilibrare numericamente la componente di diritto (Direttore e responsabili di divisione) con quella elettiva, introducendo l’incompatibilità tra la funzione di responsabile di divisione e quella di membro eletto. È stata inoltre sottolineata l’opportunità che tra i quattro membri eletti in rappresentanza della comunità scientifica siano compresi anche rappresentanti del personale tecnico e amministrativo da eleggere con modalità da definire con apposita regolamentazione da approvare dal CdA.
Riguardo alle modalità di selezione del Direttore di Dipartimento, la CGIL ha chiesto che il giudizio della apposita commissione nominata dal CdA si concluda con l’individuazione di una rosa di nomi, nell’ambito della quale il CdA medesimo scelga il Direttore in base a proposte di sviluppo delle attività del Dipartimento presentate dai singoli idonei.
Piano d’attività 2005-2007
In data odierna è stata inviata al Commissario e al Direttore Generale dell’INRiM la seguente richiesta:
"Abbiamo appreso che è stato inviato al MIUR un Piano delle attività dell'INRiM per il triennio 2005-2007.
Tale Piano segnerà la delicata fase di costituzione del nuovo ente e dovrà essere considerato dal Governo in relazione alle disposizioni contenute nella Finanziaria per il 2005. In esso deve pertanto essere compresa la programmazione del fabbisogno di personale, ivi comprese le assunzioni previste.
Suscita perplessità il fatto che prima dell'invio non sia stata contemplata, come disposto dal D. Lgs. 38/2004 e dalle norme contrattuali, l'attivazione di un confronto con le organizzazioni sindacali.
Chiediamo quindi, con la massima urgenza, un confronto in merito."
p. la CGIL-FLC
Salvatore Merlo
- (Coordinamento Nazionale CNR)
Claudio Ruffino
- (Segreteria Regionale Piemonte)
Roma, 22 Febbraio 2005