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Contrattazione integrativa in stallo all'INFN

Occorre ripartire da una nuova prassi negoziale: richiesto incontro urgente al Presidente dell' INFN

06/12/2006
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Venerdì scorso, nel corso dell’incontro di trattativa con l’INFN che aveva all’OdG l’applicazione dell’art. 15 CCNL vigente (opportunità di sviluppo professionale personale ricercatore e tecnologo) non si è giunti alla definizione del fondo da destinare nel 2007 per le prove selettive di accesso ai profili di Dirigente di Ricerca, Dirigente tecnologo, Primo Ricercatore e Primo Tecnologo.

Differenze interpretative e successivi irrigidimenti, in particolare sull’applicazione del comma 8 dello stesso art. 15, hanno di fatto impedito un accordo in materia.

In chiusura di riunione, a tarda sera, l’Ente dichiarava di "dover porre, in assenza di accordo, in bilancio di previsione la cifra zero sulla specifica voce". Una circostanza di per sé grave che, quand’anche recuperabile successivamente in sede di revisione del bilancio di previsione, evidenzia tutti i limiti dell’attuale pratica negoziale in essere all’INFN.

Una contrattazione frammentata, spesso costretta alla vigilia di momenti decisionali, dunque condizionata dall’emergenza, il più delle volte caratterizzata non dal merito delle questioni ma dalla contingenza: una pratica negoziale che certo non porta lontano, insufficiente ed incapace di affrontare con metodo i tanti temi d’interesse generale. Lo dimostra il fatto che ad oggi non si è ancora giunti alla definizione dei salari accessori 2006, che alcune indennità, come ad esempio gli ex obiettivi speciali, rischiano di non venire pagate in assenza dello specifico accordo, che non è stato possibile ultimare la discussione sul regolamento missioni nazionali e sulle modifiche del regolamento sussidi, che alcuni articoli del vigente CCNL di particolare interesse per il personale non hanno ancora trovato giusta applicazione, tanto per citare alcuni argomenti di particolare attualità. Per questo da tempo chiediamo - ed oggi nuovamente ribadiamo con forza questa richiesta - che le relazioni sindacali poggino su una programmazione preventiva, con cadenza mensile, per iniziare, calendarizzando le date per tempo e concordando di volta in volta l’ordine del giorno del successivo incontro alla luce delle scadenze contrattuali e delle questioni contingenti che via via si presenteranno, riservandosi l’opportunità di convocare riunioni aggiuntive che si rendessero eventualmente necessarie. Prescindendo momentaneamente dal merito della negoziazione e dalle difficoltà relative ai sottesi processi decisionali, questo è il primo necessario passo per restituire giusto valore e giusta dignità alle relazioni sindacali. Il nostro, come sappiamo, per sua natura e distribuzione sul territorio nazionale è un ente complesso, che richiede continue attenzioni. Le relazioni sindacali e le conseguenti determinazioni, opportunamente tradotte in accordi o contratti integrativi, se ben utilizzati, rappresentano un importante strumento per l’armonizzazione delle attività, per evitare la mortificazione delle alte professionalità presenti, consentendone il miglior utilizzo e restituendo all’ambiente la giusta serenità operativa.

A fine luglio chiedemmo al Presidente, unitamente a CISL e UIL, l’apertura di uno specifico tavolo negoziale sulle prospettive dell’Ente, sull’organizzazione del lavoro e sulle politiche del personale all’INFN, per la valorizzazione delle professionalità e il superamento del lavoro precario. Il Presidente, rispondendo per lettera, dichiarò la propria disponibilità, ma quel tavolo non si è ancora aperto: le vicende legate alla Finanziaria 2007 ci hanno distratto, tutti oltremodo impegnati, pur nella distinzione dei rispettivi ruoli, a scongiurarne gli effetti più devastanti. In data odierna la FLC Cgil ha ribadito con una lettera inviata al Presidente la richiesta di apertura urgente di quel tavolo, prima della fine dell’anno, pur in assenza del testo definitivo della manovra finanziaria, in queste ore in discussione in Senato. Da un lato, gli elementi sin qui noti della manovra approvata alla Camera e le prospettive a medio termine in essa prospettate, salvo sorprese dell’ultima ora, sono tali da indurci a considerare il 2007 un anno particolarmente importante, denso di opportunità esecutive e progettuali. Dall’altro lato, la prassi sindacale da correggere e gli argomenti che ruotano intorno al modello organizzativo dell’Ente con le evidenti conseguenze sui lavoratori stabilizzati e precari, rendono a nostro avviso particolarmente utile iniziare da subito la discussione, chiedendo al Presidente di illustrarci le elaborazioni dell’Ente in materia di politiche del personale, con particolare riferimento, appunto, alla valorizzazione delle professionalità e al superamento del lavoro precario. In tale direzione la FLC Cgil, dopo aver tempestivamente valutato, discusso ed elaborato le proposte complessive dell’Ente, si impegnerà, da subito, a lavorare per all’applicazione delle norme di legge e contrattuali, tenendo doverosamente e responsabilmente conto dei diritti e degli interessi della generalità del personale INFN, sia esso a tempo indeterminato o precario.

Roma, 6 dicembre 2006

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