Contratto enti di ricerca: anticipo aumenti stipendi e arretrati
Le tabelle con gli importi che spettano al personale in base a quanto previsto dall’ipotesi di CCNL “Istruzione e Ricerca” 2019-2021 sottoscritta all’ARAN l’11 novembre 2022.
A valle dell’intesa politica del 10 novembre tra le organizzazioni sindacali del comparto “Istruzione e Ricerca” e il Ministro dell’Istruzione, sentito il ministro della Pubblica Amministrazione è stato sottoscritto con l’ARAN, il giorno successivo, una Ipotesi di CCNL, valido per tutto il personale del comparto “Istruzione e Ricerca”, che prevede l’anticipazione dell’erogazione di parte dell’aumento del trattamento economico relativo al rinnovo contrattuale del triennio 2019-2021.
Ipotesi di contratto
Tabelle aumenti e arretrati personale
L’ipotesi di accordo, ora al vaglio della Corte dei conti, dispone alle amministrazioni del comparto, pertanto anche agli enti pubblici di ricerca, di applicare gli istituti economici previsti entro 30 giorni dalla sua registrazione e quindi, presumibilmente, l’erogazione delle competenze compresi gli arretrati potrà avvenire con la busta paga del mese di dicembre.
L’anticipazione equivale al 95% di quanto previsto in base allo stanziamento effettuato per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego negli anni 2019, 2020 e 2021, che corrisponde complessivamente, per tutti i lavoratori pubblici, a regime dal primo di gennaio 2021, ad un aumento del 3,78% della massa salariale.
Ora la trattativa proseguirà in modo serrato nelle prossime settimane per giungere quanto prima, presumibilmente subito dopo l’approvazione della legge di bilancio 2023, alla sottoscrizione del nuovo CCNL che comprenderà, oltre il residuo del 5% degli incrementi economici del triennio 2019-2021, le parti che non sono state prese in alcun modo in considerazione dall’accordo sottoscritto, che riguardano parti fondamentali del prossimo CCNL, quali le modifiche sulla parte normativa e giuridica, con particolare riferimento alle nuove figure professionali e agli ordinamenti professionali e, per la parte economica, l’utilizzo delle importanti risorse aggiuntive stanziate nella legge di bilancio 2022 per la valorizzazione del personale degli enti di ricerca, che per ora ammontano complessivamente a 60 milioni di euro destinati al personale degli enti di ricerca vigilati dal MUR e che, in base alla sopra citata intesa del 10 novembre, dovranno essere incrementate anche per la valorizzazione del personale degli EPR vigilati dagli altri ministeri.
Nel frattempo, la FLC CGIL, unitariamente alle altre organizzazioni sindacali, ha già inviato alla nuova ministra del MUR una richiesta di incontro urgente per rappresentarle la necessità di ulteriori specifici interventi, con l’auspico che effettivamente la nuova Ministra intenderà svolgerà un ruolo positivo e attivo a supporto di questa delicata fase della contrattazione nazionale, al pari di quanto già dimostrato per la scuola da parte del Ministro dell’Istruzione.
In allegato la tabella degli incrementi contrattuali con gli importi degli arretrati effettivi (al netto dell’indennità di vacanza contrattuale già percepita), nell’ipotesi di corresponsione delle competenze previste dall’accordo con la busta paga del prossimo mese di dicembre. Tutte le cifre si intendono al lordo delle ritenute assistenziali e previdenziali e dell’IRPEF a carico del lavoratore. Il prossimo incontro all’ARAN per il settore degli enti pubblici di ricerca è stato calendarizzato per il prossimo 23 novembre.
Continueremo a tenervi informati sull’andamento della trattativa.