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Contratto ricerca 2006/2009: parte la trattativa all'ARAN e si ferma subito

Resoconto dell'apertura, l'11 marzo 2008, delle trattative all'ARAN per il rinnovo del contratto Ricerca.

12/03/2008
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Dopo l’approvazione dell’Atto di Indirizzo da parte del Governo, frutto di una lunga e insistente iniziativa della FLC che - unitamente alle altre Organizzazioni sindacali - aveva indetto anche una manifestazione presso la sede del Presidente del Comitato di Settore, si sono aperte martedì 11 marzo le trattative all’ARAN per il rinnovo del contratto di Comparto.

La trattativa si è svolta mediante la convocazione di due diversi tavoli (sindacati confederali ad un tavolo; Anpri e USI all’altro).

Prima dell’apertura delle trattative la FLC Cgil aveva già formalmente inviato all’Aran la propria piattaforma contrattuale, non essendo stato possibile giungere ad un testo unitario, elaborata a conclusione delle assemblee di consultazione svoltesi in tutti gli Enti nelle scorse settimane.

Nella lettera di accompagnamento a firma del segretario generale, di cui riportiamo ampi stralci, la FLC afferma che: “La piattaforma allegata è il frutto di un’ampia discussione che ha coinvolto gli addetti del comparto con diverse decine di assemblee nei luoghi di lavoro.

La FLC, come avrò modo di ribadire nella giornata di oggi (ndr 11 marzo 2008) all’apertura della trattativa, ritiene indispensabile una rapida chiusura del rinnovo contrattuale, per altro già ampiamente scaduto, considerando le ulteriori difficoltà che comporterebbe - in una situazione già difficile di per sé - il mutamento del quadro politico in seguito al voto del 13 aprile con le inevitabili ricadute su una contrattazione che fosse non ancora conclusa.

Per questa ragione, informo fin da ora che la delegazione trattante FLC Cgil è disponibile da subito ad una trattativa molto intensa allo scopo di coniugare tempestività della sottoscrizione e qualità dei risultati.

Per la stessa ragione, considerato che è stata presentata dalle altre organizzazioni sindacali confederali una richiesta di tavolo separato per il comparto ricerca che si chiede trovi attuazione fin dall’apertura della trattativa, al solo scopo di velocizzare la conduzione delle trattative, la FLC dà la propria disponibilità alla costituzione immediata del tavolo contrattuale con la partecipazione delle sole Organizzazioni confederali”.

La delegazione della FLC Cgil era guidata dal segretario generale, Enrico Panini.

All’avvio dei lavori l’ARAN ha dato lettura dell’Atto d’Indirizzo predisposto dal Comitato di settore ed approvato dal Governo, ha rappresentato i rischi connessi alle difficoltà di interpretare alcune delle indicazioni in esso contenute, ha sollecitato i sindacati a sciogliere alcuni nodi di carattere metodologico, suggerendo un percorso di minima manutenzione del precedente CCNL, che preveda la definizione della parte economica del I° biennio in tempi brevi e limitati interventi sulla parte normativa.

Ciò anche sulla base di quanto già avvenuto in occasione del rinnovo di altri comparti pubblici. Inoltre è stato sottolineato che un ulteriore nodo da affrontare è quello dell’inserimento dell’Enea nel comparto Ricerca.

Sul versante economico, l’ARAN, considerando le risorse messe a disposizione dal Governo per i rinnovi del I° biennio contrattuale e le attuali masse salariali del comparto, ha stimato in circa 145,00 € gli incrementi medi mensili pro-capite del comparto (che per l’ENEA, considerando le diverse masse salariali in gioco, diventano 136,00 € medi mensili).

La FLC Cgil, pur manifestando la propria soddisfazione per l’apertura della trattativa, ha stigmatizzato il comportamento del Comitato di Settore che è alla base dell’ingiustificato ritardo nell’avvio della tornata contrattuale. I lavoratori della ricerca, infatti, aspettano da 27 mesi il rinnovo del loro contratto nonostante che fin dall’aprile 2007 sia stato chiesto un impegno del Governo (in occasione della definizione degli impegni contrattuali che hanno consentito di sbloccare l’avvio delle trattative per i comparti pubblici) per sollecitare al Comitato di Settore l’emanazione dell’Atto di Indirizzo.

La FLC Cgil ha chiesto una rapida chiusura della trattativa con la firma dell’ipotesi di accordo prima dello svolgimento della tornata elettorale dell’aprile prossimo per l’evidente rischio che il cambio di Governo prolunghi ulteriormente la chiusura di un accordo che è già ora fra gli ultimi del comparto pubblico.

Per questa ragione la FLC ha proposto un calendario intenso di incontri - chiedendo una ulteriore convocazione nella settimana in corso - volto ad individuare le parti da affrontare urgentemente, la definizione della parte economica del I° biennio e a definire i temi da trattare in apposite sequenze contrattuali successive alla sottoscrizione del contratto quadriennale.

Il segretario generale è poi passato ad illustrare in breve il testo di piattaforma consegnato all’Aran sottolineando, fra i diversi temi:

  • l’urgenza di affrontare la questione salariale;

  • la necessità di investire sui ricercatori (a partire dalla definizione di un diritto alla carriera) dando attuazione ai principi sanciti anche nella Carta Europea sulle Ricerca;

  • la necessità di dare risposte alle aspettative di un ulteriore sviluppo professionale dei lavoratori T.A;

  • l’urgenza di soluzioni relative ai precari (in termini di diritti, riconoscimento e ricostruzione dell’anzianità riferita al servizio pre-ruolo ai fini delle stabilizzazioni o dell’accesso in seguito a concorsi; l’applicazione della Sentenza della CGE; la riconduzione al Tempo Determinato di tutte le diverse forme di rapporto di lavoro atipico.

La FLC ha illustrato le proprie richieste per quanto riguarda l’Enea, giudicando gravemente carente l’Atto di Indirizzo su questa parte.

Infine, ha ricordato l’urgenza di dare una soluzione al tema della previdenza integrativa, mediante la costituzione di un apposito Fondo, per impedire l’impoverimento di migliaia di persone rispetto al loro futuro pensionistico.

A seguito del dibattito scaturito e delle proposte avanzate al tavolo, si è dovuto registrare l’impossibilità di calendarizzare da subito ulteriori stringenti incontri. La pregiudiziale posta da altre OO.SS. all’ARAN, relativa alla richiesta di intervenire preliminarmente per far modificare scelte del Presidente del Comitato di Settore nell’Ente che dirige, hanno reso impraticabile l’individuazione di una prossima riunione di trattativa.

La FLC Cgil, pur ribadendo di condividere le critiche relative ad alcune scelte fatte all’ISS, rispetto alle quali sta già operando perché i problemi vengano risolti positivamente, ha nel contempo giudicato negativamente la non definizione di un ulteriore incontro ravvicinato e ha ribadito la necessità di proseguire la trattativa mentre l’ARAN opera per risolvere le questioni.

Ciò per consentire ai lavoratori del Comparto di vedere riconosciuti i loro diritti contrattuali.

Roma, 12 marzo 2008

Nonno, cos'è il sindacato?

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