CRA - Azienda Sperimentale Cesurni sita a Bagni di Tivoli
Lettera al Presidente, al CdA e al Direttore Generale del CRA
Lettera al Presidente, al CdA e al Direttore Generale del CRA
- Al Presidente del CRA
- Al Consiglio di Amministrazione CRA
- Al Direttore Generale CRA
- E p.c. Agli eletti nelle liste RSU
degli ISTITUTI del CRA
- Ai membri del Coordinamento FLC CGIL
Oggetto: Azienda Sperimentale Cesurni sita a Bagni di Tivoli
In merito all’Azienda Sperimentale Cesurni sita a Bagni di Tivoli, di proprietà del demanio e gestita dal CRA ISP-Unità di Ricerca Forestale (URF), a vocazione forestale e sede di vaste collezioni di germoplasma tra le più importanti a livello nazionale, risulta a questa OS che nell’ottobre 2004 è stata concessa, a titolo gratuito la possibilità di raccogliere il fieno negli appezzamenti aziendali lasciati a maggese, al Sig. Nardo Nardoni, in qualità di Presidente dell’Associazione Amici degli animali e del territorio, che a sua volta risulta aver autorizzato terze persone (Allevatori di Cavallo da Trotto) ad eseguire il lavoro in vece sua. Questo rapporto risulta essere subentrato al titolare dell’azienda agricola confinante, che per anni aveva svolto questo servizio alla pari garantendo la pulizia delle tare aziendali e la periodica rimozione delle rotoballe. Considerati i mancati redditi e i costi secondari indotti da una non oculata gestione del terreno oltre che configurarsi un’ipotesi di danno erariale questa modalità di gestione del patrimonio CRA appare non essere in linea con i criteri più generali di trasparenza nell’amministrazione di beni pubblici. Infatti, non si comprende come mai, pur avendo a confine aziende agricole, che godono di un diritto di prelazione, il terreno ed i servizi (acqua energia elettrica) siano stati concessi in uso, addirittura gratuito, ad una associazione le cui finalità statutarie non sono nemmeno dichiarate. A questo punto la domanda è:
Quali progetti ha in serbo il CRA per l’Azienda Cesurni? Forse è presto per dirlo. Quello che si vuole evidenziare, invece, è come il CRA, possa disporre dei beni pubblici ad esclusivo vantaggio di una attività privata remunerativa come quella del mercato dei cavalli anteponendo una assegnazione diretta all’ applicazione delle procedure del caso (gare pubbliche, bandi ecc) come garanzia di trasparenza nelle aggiudicazioni e per spuntare canoni d’affitto quanto più vicini a quelli correnti.
Roma, 13 Luglio 2005