CRA e INEA: nasce sotto la vigilanza del Ministero per le Politiche agricole un nuovo Ente Pubblico di Ricerca
Un'operazione esclusivamente finanziaria priva di un disegno strategico per il settore. La FLC chiede un incontro urgente al neo Commissario.
Si apre una fase delicata per il CRA e l'INEA, che vanno incontro alla razionalizzazione. La FLC, impegnata con le sue proposte a garantire le professionalità e le competenze di tutto il personale di ruolo e precario, chiede un incontro urgente al neo Commissario Dott. Salvatore Parlato. Pubblichiamo di seguito il comunicato al personale CRA e INEA e la lettera per la richiesta di incontro.
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Comunicato al personale CRA e INEA
Con l’entrata in vigore della legge di stabilità 2015 (L. 190/14, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 29 dicembre 2014) ai commi 381, 382 e 383 appare più che evidente che, per quello che erano fino a ieri il CRA e l’INEA, si apre una delicatissima fase per l’intero sistema, nella quale gli obiettivi del processo di razionalizzazione, affidati al neo Commissario, risultano chiaramente espressi dal Governo.
Nel merito dell’iniziativa legislativa, questa Organizzazione Sindacale ha più volte espresso il suo dissenso, sia nel metodo applicato che sui contenuti del provvedimento stesso. Non può essere, infatti, sottovalutato il fatto che questa norma, inserita nella Legge di Stabilità dove prevalgono obiettivi di riduzione della spesa pubblica, rischia di risultare non coerente con altri percorsi legislativi già annunciati per la riorganizzazione complessiva degli Enti di ricerca, nonché di rappresentare un ulteriore precedente che apre a percorsi dagli esiti incerti, come il dibattito su più fronti aperto in questi giorni sul pubblico impiego sembra palesare.
Infatti, come più volte evidenziato nelle scorse settimane, verificato il dispositivo legislativo definitivo, si conferma un approccio esclusivamente ragionieristico-finanziario strettamente legato agli obiettivi generali di riduzione della spesa pubblica e molto poco, anzi affatto, inserito in un ragionamento di reale rilancio delle attività di ricerca nell’agroalimentare.
Allo stato attuale, dopo la recente e rapidissima nomina del Commissario Straordinario, lo stesso dovrà redigere il nuovo Statuto del Consiglio e predisporre un Piano Triennale i cui elementi determinanti e centrali saranno:
- redazione dello Statuto del Consiglio
- interventi di riduzione e accorpamento delle attività e delle strutture già CRA e INEA
- riduzione delle spese correnti del 10% rispetto agli attuali livelli.
Il Piano sarà poi oggetto del parere delle Commissioni parlamentari con la successiva approvazione da parte del Ministro, compatibilmente alle variazioni di Bilancio che il Ministro dell’economia e finanze intenderà apportare. In attesa di questo percorso, già a decorrere dal 2015, il contributo ordinario da parte dello Stato a carico del CRA è ridotto di 3 milioni di euro.
Questo quindi, in estrema sintesi, il quadro complessivo di riferimento entro il quale si intende “rilanciare” l’attività di ricerca e sperimentazione nell’agroalimentare. Uno scenario che non convince questa Organizzazione Sindacale: davanti alla innegabile esigenza di razionalizzare una parte importante e non sostituibile della pubblica amministrazione, ancora una volta la logica dei tagli lineari sembra prevalere rispetto alla non più rinviabile necessità di una visione complessiva di lungo periodo.
Un percorso che, in un quadro gestionale ancora più instabile, reso tale anche dai noti problemi finanziari di INEA, frutto di una gestione a dir poco sconsiderata dell’azione di vigilanza del MIPA nei confronti dei vertici, rischia di trasferirsi, ancora una volta interamente a carico del personale scientifico, tecnico ed amministrativo di ruolo e precario, per gli evidenti e certi disagi connessi ai processi di mobilità, sviluppo professionale e più complessivamente di certezza del diritto.
Tuttavia, pur avendo in più occasioni espresso posizioni non pregiudiziali nei confronti di ipotesi di accorpamento/riordino, ma soprattutto di rilancio dell’attività di ricerca in campo agricolo, riteniamo che questo percorso per risultare realmente utile alle esigenze del settore e dello stesso personale, soprattutto precario, deve realizzarsi in un perimetro di certezze chiaramente definito, fin da ora, nel Piano Triennale che il Commissario dovrà elaborare nella definizione del futuro assetto.
In particolare la FLC ritiene che nelle prossime settimane il confronto con i nuovi vertici debba essere finalizzato su seguenti punti.
Redazione dello Statuto del Consiglio:
- caratterizzazione esplicita del nuovo soggetto rispetto ai cinque livelli di autonomia già espressi dal Dlgs 454/99 per CRA e INEA
- compiti e le funzioni istituzionali (missione) di CRA e INEA garantiti nel nuovo soggetto con richiamo esplicito al Dlgs 454/99
- garanzia che le attuali competenze INEA siano previste nel nuovo Ente, sia sotto il profilo scientifico che gestionale e di spesa
- analoga garanzia della presenza delle competenze specifiche del CRA in materia di nutrizione e alimentazione umana e certificazione in ambito agro-alimentare
- “governance” dell’Ente, al contrario di quanto avvenuto finora, che preveda percorsi di selezione dei vertici sulla base di competenze scientifiche e gestionali
- partecipazione delle Comunità scientifiche sia nelle fasi di riordino/organizzazione sia negli organismi decisionali e di consultazione, così come previsto dalla Carta europea dei Ricercatori attraverso il rilancio del Consiglio dei Dipartimenti
- funzioni di coordinamento dei Dipartimenti affidate al Comitato di Dipartimento con struttura collegiale
- esercizio dell’opzione previdenziale per il personale già ENSE INRAN INCA e INEA attivato entro 6 mesi dalla’entrata in vigore dello Statuto.
Interventi di riduzione e accorpamento delle attività e delle strutture già CRA e INEA:
- integrazione dei Centri di ricerca su base territoriale a valle dei processi di accorpamento definita su base multidisciplinare
- costituzione su base almeno interregionale di Centri Interistituzionali con altri soggetti pubblici operanti nel settore.
Riduzione delle spese correnti del 10% rispetto agli attuali livelli:
- nuova pianta organica costituita dalla somma delle relative piante organiche dei due Enti senza riduzioni e trasferimento di tutti i contratti precari (TD, cococo, ecc) in capo al nuovo soggetto
- attuazione dei processi di stabilizzazione in attesa di essere completati
- nomina dei Direttori di centro e unità tra il personale scientifico secondo le prerogative previste dal CCNL
- riduzione della pianta organica del personale Dirigente
- individuazione di una piattaforma unica di acquisto per beni e servizi di natura non scientifica
- razionalizzazione della fornitura e consumo di energia, telefonia, traffico dati
- individuazione di servizi tecnologici comuni alle strutture di ricerca
recupero di almeno il 50% dei risparmi sulla spesa corrente per finanziare bandi di ricerca intramoenia su progetti interni del valore massimo di 100.000 €/anno.
Infine, questa Organizzazione Sindacale ritiene prioritario che siano rapidamente definite procedure amministrative e gestionali adeguate al fine di garantire, nel nuovo Ente, la piena continuità nello sviluppo dei progetti e delle attività istituzionali di CRA e INEA, dando indicazioni immediate e puntuali sui nuovi livelli di responsabilità.
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Al Dott. Salvatore Parlato
Commissario del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria
e pc al DG ff Dr.ssa Ida Marandola
e pc al DG INEA Dr.ssa Laura Proietti
Signor Commissario,
a seguito della sua nomina dello scorso 2 gennaio nel formularle i nostri migliori auguri di buon lavoro, nell’interesse di tutto il personale, di ruolo e precario già CRA e INEA, le chiediamo di programmare al più presto un incontro con le OO.SS. rappresentative per avviare rapidamente e positivamente il confronto sulle molte criticità aperte del nuovo ente.
Tuttavia, tra le diverse priorità al momento segnaliamo l’esigenza di poter apportare eventuali correttivi in merito alle assunzioni effettuate dall’ex CRA in data 30 dicembre 2014 per la parte relativa alla destinazione dei nuovi assunti avvenuta sulla base di criteri di assegnazione che, in larga parte non hanno salvaguardato, né le professionalità acquisite nel tempo dal personale precario né l’attività delle strutture interessate, nonché acquisire elementi di conoscenza dettagliati e certi sulle reali condizioni di criticità finanziaria dell’INEA.
Infine, rispetto alla predisposizione dello Statuto, del Piano triennale per il rilancio e delle attività, nonché degli interventi di razionalizzazione con riduzione delle articolazioni territoriali al 50% e della spesa corrente del 10%, sollecitiamo l’apertura di un confronto costante e puntuale con le parti sociali, come già avvenuto precedentemente, al fine di garantire quantomeno il trasferimento di elementi di conoscenza sulle molte e diverse situazioni delle strutture.