CRA, lettera della FLC Cgil al Presidente su ratifica convenzioni Istituto di Selvicoltura di Arezzo
Paradossale la situazione della sezione di Firenze dell’ISSEL di Arezzo che attende da 7 mesi la firma della convenzione con la Comunità Montana Valnerina
Pubblichiamo di seguito il testo della lettera che abbiamo inviato al Presidente del CRA, prof. Giuseppe D’Ascenzo.
Roma, 25 agosto 2006
____________________
Egregio sig. Presidente,
il CRA e' un ente pubblico di ricerca che, alla base della sua missione istituzionale, ha come obiettivo quello di promuovere lo sviluppo sociale, culturale ed economico del paese attraverso la ricerca libera e orientata. Il processo di riordino dell'Ente, che vede Lei e tutte le OOSS attori in primo piano, è l’occasioneper dare nuovo slancio e nuovo respiro ad un settore della ricerca pubblica che può svolgere un ruolo fondamentale, e per alcuni aspetti unico, relativamente alla crescente domanda di tutela e valorizzazione delle risorse agro-alimentari e forestali. Un processo complesso e non scontato che richiede l’impegno di tutti, anche oltre il proprio ruolo. Dentro questa prospettiva anche la FLC-CGIL si sente impegnata affinché il CRA sia capace di rispondere e rapportarsi in modo nuovo alla società e alla comunità scientifica nazionale ed internazionale.
Tuttavia, fattore di successo, affinché tale riforma trovi effettiva attuazione è che il CRA acquisisca il riconoscimento del ruolo primario che svolge per lo sviluppo del settore da parte degli addetti ai lavori, degli operatori economici e del mondo rurale nel suo insieme. Oggi, seppur tra numerose difficoltà, diverse strutture del CRA sono già in grado di svolgere un ruolo significativo e coerente in questa direzione. Tra i numerosi esempi il Progetto Ri.Selva.Italia rappresenta nei fatti la dimostrazione che la cooperazione tra Istituti del CRA, Università,CNR,servizi tecnici delle Regioni e di imprese private è un obiettivo possibile e prioritario che si alimenta grazie anche all’autonomia dei ricercatori.
Purtroppo però, come già avvenuto in passato, questa OS, suo malgrado, deve registrare ancora una volta l’ennesimo tentativo, da parte di alcuni, di ostacolare questo processo con azioni incomprensibili quanto inutili, ma che di fatto creano difficoltà tali da rendere difficile anche la collaborazione tra le stesse strutture del CRA. Ci riferiamo alla paradossale situazione della sezione di Firenze dell’ISSEL di Arezzo che, a fronte di una dettagliata proposta di attività di ricerca su commissione, maturata nell’ambito della attività istituzionale, attende da 7 mesi, dal Direttore Inc. Dr. Emilio AMORINI la firma della convenzione con la Comunità Montana Valnerina.
Premesso che, in questi 7 mesi, da parte della direzione non sono state fatte obiezioni puntuali al progetto, ne sul piano scientifico ne su quello gestionale, ci domandiamo per quale ragione, nonostante l’intervento del Direttore generale e del Direttore scientifico, in modo chiaramente pregiudiziale, si continua a dilazionare nel tempo la ratifica formale di un atto che può concorrere solamente ad accrescere il prestigio del CRA e la professionalità ai lavoratori interessati.
La risposta, forse la conosciamo, ma francamente non ci interessa neanche molto. Il dato di fatto è che oggi nel CRA esiste un’attività riconosciuta e qualificata che viene strumentalmente posta in discussione sulla base di dinamiche che riteniamo estranee all’interesse del CRA e dei lavoratori senza che siano mossespecifiche obiezioni.
Situazioni di questo tipo sono decisamente intollerabili, per questo la FLC ritiene che questa specifica circostanza è ormai nella sua responsabilità di Presidente che in qualità di rappresentante legale del CRA deve garantire sia l’autonomia dei ricercatori, così come previsto dal CCNL, dalla Carta Europea dei ricercatori sottoscritta dal CRA lo scorso 13 dicembre 2005, nonché il prestigio stesso del CRA.
Pertanto, con lapresente, si richiede un suo immediato intervento diretto su questa vicenda che non escluda la ratifica diretta della convenzione attraverso l’ufficio di presidenza del CRA in considerazione del fatto che non esistono motivi oggettivi affinché tale atto non sia perfezionato.
Confidando nella sua sensibilità su questa tematica, peraltro gia dimostrata in altre circostanze, le ricordo che comunque la materia è intimamente collegata a questioni contrattuali relativamente ai diritti dei ricercatori e che le prerogative di azione sindacale sono, in questo caso, pienamente perseguibili.