È il personale la vera risorsa del CNR? Da come agisce l’ente si direbbe di no!
Il punto della situazione sui vari temi che riguardano l’Ente.
Valorizzazione professionale ex art. 15
Finalmente si rimette mano alle progressioni di carriera per ricercatori e tecnologi: la Sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Riunite riconosce le ragioni della FLC CGIL circa l’applicabilità dell’art. 15 del CCNL 2002-2005.
La sentenza conferma che le procedure ex art. 15 devono intendersi come progressioni interne e che le stesse, essendo previste dal CCNL di Comparto, devono ritenersi del tutto legittime. Viene cancellata l’assurda lettura di brunettiana memoria che assimilava i passaggi di livello a passaggi tra “aree”, per le quali le attuali disposizioni di legge prescrivono necessariamente il concorso pubblico.
L’applicazione della disposizione contrattuale è quindi nuovamente esigibile.
La sentenza della Corte di Cassazione chiarisce che le progressioni tra livelli, non determinano un mutamento dello status professionale in quanto: le “progressioni verticali” in senso proprio sono soltanto quelle che si traducono in un mutamento dello status professionale, non le mere progressioni economiche, né quelle che comportato si il conferimento di qualifiche più elevate, ma comprese tuttavia nella stessa area, categoria o fascia di inquadramento”.
La decisione sopra richiamata rileva che i CCNL hanno introdotto l’omogeneità della professionalità; le figure del ricercatore e del tecnologo sono unificate in profili professionali omogenei e unici rispetto all’organico, anche se diversificati sotto il profilo quantitativo piuttosto che qualitativo.
Il CNR non ha più alibi. L’Ente dovrà procedere quindi al ripristino periodico delle progressioni di carriera per i R&T, ingiustamente bloccate da anni, partendo dal calcolo delle risorse già impiegate e dall’adozione nei piani di fabbisogno di una adeguata programmazione di queste procedure interne.
Inoltre, il DLgs 75/17 all’art.22 c. 15, restituisce agli Enti la facoltà di attivare, nel triennio 2018-2020, selezioni interne riservate al personale di ruolo per la progressione tra i profili.
Il CNR deve prevedere nel nuovo PTA 2019-2020 un numero consistente di progressioni di livello.
Anticipo di fascia, art. 8 CCNL 2002-2005
Nei giorni scorsi la commissione, nominata per la selezione per titoli per la riduzione dei tempi di permanenza nella fascia stipendiale ai sensi dell'art. 8 del CCNL 2002 – 2005 per i profili Ricercatore & Tecnologo, ha completato la procedura con l’esame delle domande presentate dai R&T III livello. Resta solo da accertare la regolarità e approvare le “ultime” due graduatorie. È passato oltre un anno dalla pubblicazione (5 aprile 2017) delle graduatorie relative al II° Livello, ma mentre l’Ufficio Stato Giuridico e Trattamento Economico del Personale ha proceduto alla determinazione del costo e assegnazione delle anticipazioni di fascia per il I° Tecnologo II° livello il 26 maggio 2017, i Primi Ricercatori devono attendere. Per quando ancora?
La FLC CGIL diffida l’Ufficio competente a procedere tempestivamente con l’assegnazione delle anticipazioni per i Primi Ricercatori che aspettano da più di un anno l’agognato riconoscimento.
Chi pagherà gli interessi? Il CNR ha danneggiato coloro che sono andati in pensione, che non potranno quindi godere di un diritto riconosciuto, nel frattempo sta scaricando sul resto del personale i costi degli interessi sul dovuto ai vincitori.
La FLC CGIL auspica che i Ricercatori &Tecnologi III Livello, per i quali la procedura si è finalmente conclusa, e che risulteranno vincitori delle anticipazioni di fascia, non debbano aspettare un altro anno.
Art. 54 CCNL 1998-2001
A dicembre 2017 sono stati pubblicati i provvedimenti con le graduatorie per l’applicazione dell’art. 54 CCNL 1998-2001 relative ai profili FA, OA, OT, e CTER, a febbraio 2018 il provvedimento relativo alle graduatorie per i CA. A luglio 2018, i vincitori sono ancora in attesa che l’Ufficio Stato Giuridico e Trattamento Economico del Personale proceda ad effettuare i provvedimenti individuali di inquadramento nel livello superiore per le lavoratrici e per i lavoratori risultati vincitori nelle procedure concorsuali.
Un ritardo ingiustificato. La FLC CGIL auspica che l’Ente emani quanto prima un nuovo bando per l’applicazione dell’Art. 54 con scadenza 1.1.2018. Bando che dovrà essere elaborato in modo da non lasciare alla totale discrezionalità della Commissione la valutazione dei titoli, evitando scelte a dir poco discutibili, come avvenuto nell’ultima tornata.
Le numerosissime istanze in autotutela presentate sono state, per la maggior parte, rigettate dall’Amministrazione con il pretesto che non può entrare nel merito dei criteri adottati dalla singola Commissione. La FLC CGIL ricorda che è possibile comunque presentare ricorso al Giudice del Lavoro presso il Tribunale competente per territorio, entro i 5 anni dal provvedimento. Per tutelare le lavoratrici e i lavoratori che non si ritengono soddisfatti dell’esito la FLC CGIL mette a disposizione il proprio ufficio legale.
Contratto Collettivo Integrativo anni 2012-2017
Da mesi, diremo da anni, l’Ente programma periodicamente incontri con le organizzazioni sindacali per definire il CCNI. Sono numerose le indennità che devono essere definite ed erogate al personale. A tutto il personale, Ricercatori, Tecnologi, Tecnici e Amministrativi, dal I° al VIII Livello.
L’ultima bozza di contratto integrativo è stata inviata ai sindacati il 1° giugno, il 4 giugno la FLC CGIL ha inviato le proprie osservazioni e richieste di integrazioni, ad oggi ancora nulla.
La FLC CGIL ha sollecitato l’Ente a convocare le organizzazioni sindacali entro la fine di luglio per la sottoscrizione del già superato CCNI. L’Ente, alla luce del CCNL di recente sottoscrizione, deve avviare anche l’iter necessario per un nuovo CCNI.
Diritto d’opzione
La revisione della rete scientifica ha già interessato molti Istituti. Il personale, che ha scelto di esercitare il diritto d’opzione, così come gli Istituti di provenienza e di destinazione si sono però trovati di fronte alla mancanza di indicazioni sulle procedure da adottare.
La FLC CGIL chiede che il CNR definisca velocemente procedure chiare e condivise senza attendere la conclusione del processo di riorganizzazione della Rete Scientifica.
Stabilizzazioni
Nonostante il pubblico impegno del Presidente a dare piena attuazione a quanto previsto dall’Art. 20 del D.Lgs 75/17, l’Ente non ha ancora ufficializzato le proprie determinazioni. Manca ancora l’elenco del personale che, avendo i requisiti comma 1, verrà assunto entro il 31 dicembre 2018, creando una giustificata ansia tra questi precari e incertezza nella programmazione economica degli Istituti e Uffici a cui essi afferiscono. In mancanza di tale elenco e di maggiore certezza sulla attivazione del contratto a Tempo Indeterminato è inoltre probabile che alcuni di loro, avendo anche quei requisiti, presentino domanda ai concorsi riservati per l’applicazione del comma 2. La FLC CGIL ha più volte sollecitato il Presidente Inguscio ad adottare, in attesa della disponibilità dell’FFO, un atto che attesti la volontà e l’impegno concreto dell’Ente all’assunzione dei precari con i requisiti del comma 1 ove sia prospettate modalità e tempistica.
Il Presidente afferma che il Personale è la vera risorsa del CNR su cui investire, ma è difficile scorgere negli atti dell’Ente una coerenza con tale affermazione. La FLC CGIL non può più accettare solo parole e chiede pertanto al Presidente e al Direttore Generale un impegno reale per invertire la rotta, garantire i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e ridare centralità al CNR.