Emanata la circolare interpretativa delle norme della Finanziaria 2008 sulla stabilizzazione nella P.A.
Discutibile ed inaccettabile il contenuto della circolare che tende a rendere impraticabile il processo di stabilizzazione previsto dalla legge.
E’ stata emanata dal Dipartimento della Funzione pubblica la Circolare n. 5/08, sulle linee di indirizzo per l’interpretazione delle norme sulla stabilizzazione contenute nella legge finanziaria 2008, presentata dal Governo ed approvata dal parlamento.
Pur confermando nella premessa la volontà del legislatore “di porre rimedio alle situazioni irregolari determinatesi come effetto dell’utilizzo del lavoro flessibile per esigenze permanenti legate al fabbisogno ordinario….”, come già scritto nella Direttiva n. 7/07, essa introduce vincoli al processo di stabilizzazione che ne rendono molto tortuosa l’attuazione, mettendo in discussione il diritto stesso introdotto dalle due leggi finanziarie:
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destinatarie sono tutte le amministrazioni ma, si sottolinea, esse hanno una facoltà discrezionale ad attuare la procedura.
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Sulla stabilizzazione dei collaboratori coordinati e continuativi si conferma il parere della ragioneria generale dello stato circa il percorso in due tappe,ma si sostiene che non sarebbero riconducibili al percorso di stabilizzazione quelle forme di lavoro che non manifestano un coordinamento significativo e un’apprezzabile continuità, mettendo in discussione il requisito dei tre anni di anzianità previsto dalla finanziaria.
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Né sarebbero cumulabili ai fini della maturazione del requisito temporale, le esperienze lavorative maturate con tipologie contrattuali diverse,.
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Nella programmazione triennale del fabbisogno si introduce la necessità di riservare all’esterno il 50% degli accessi
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sarebbero esclusi dalla nuova stabilizzazione i lavoratori che non sono collocati su fondi ordinari, né il personale assunto con contratti sorti per esigenze stagionali, o proveniente dalla gestione di appalti o di processi di esternalizzazione della P.A”.
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Si pone un termine (il 2009) al processo di stabilizzazione, non previsto dalla norma.
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Si specifica che nella programmazione triennale bisognerà prima considerare l’attuazione e la conclusione prioritaria delle procedure di stabilizzazione di cui alla legge finanziaria 2007 e poi quelle della finanziaria 2008
Nel complesso siamo in presenza di una grave anomalia: una circolare attuativa che, anziché applicarla, esprime un giudizio negativo su una legge presentata dal Governo ed approvata dal Parlamento, aggiungendo vincoli non previsti dalla legge, che di fatto inibiscono il processo stesso di stabilizzazione sul quale il Governo si era impegnato in Parlamento.
Noi, al contrario, continuiamo ad essere fortemente impegnati a chiedere il rispetto e l’attuazione di quelle norme, chiedendo a tutti gli enti e le università di procedere con le modalità previste dalla legge, diffidandoli dal seguire i contenuti di una circolare che va ben oltre e contraddice pesantemente lo spirito ed i contenuti delle due leggi finanziarie cui dovrebbe riferirsi.
Roma, 21 aprile 2008