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ENEA. Ancora una volta si fa cassa verso chi lavora. Stavolta in un cambio appalto termoidraulici del Centro Casaccia. Attacco alle retribuzioni e gravi rischi occupazionali

Piena solidarietà della FLC alle iniziative dei lavoratori e della FIOM che ha chiesto un incontro urgente alla Regione Lazio.

21/10/2019
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È divenuta ormai prassi quella del vertice ENEA di tentare di ridimensionare servizi essenziali nei centri (anche con accordi sottoscritti e in essere da 50 anni). Ormai anche i livelli retributivi di chi lavora non sono più sicuri. In prima fila la Direzione Centri con una politica degli appalti al massimo ribasso e senza un impegno costante a garantire qualità del servizio e l’effettiva continuità lavorativa per le persone impiegate.

Ci si chiede come mai ad ogni cambio degli appalti deve sorgere il problema di una perdita rilevante nelle retribuzioni e delle condizioni acquisite nel tempo.

Parliamo in questo caso dell’appalto dei lavoratori che curano la manutenzione degli impianti termici del Centro Enea Casaccia. La nuova ditta Rekeep subentrata alla Co.Ge.I avrebbe dovuto assorbire tale personale con trattamento economico equivalente. Invece succede che la nuova ditta prepara sì le nuove lettere di assunzione, ma applicando non più il contratto dei metalmeccanici ma quello multiservizi. La perdita secca è di oltre 300 euro tra i due contratti, in particolare del superminimo negli anni acquisito. I lavoratori contestano il contratto da sottoscrivere e cosa fa la ditta? Non ha consentito di entrare ai lavoratori che sono stati sostituiti da altri.

È stata fatta insieme ai sindacati una iniziativa con un volantinaggio all’esterno del centro. È stato pertanto richiesto un incontro urgente alla Regione Lazio con tutte le parti interessate. La FLC CGIL è pienamente solidale con i lavoratori termoidraulici, così come sostiene le iniziative a garantire qualità e diritti negli altri servizi appaltati.

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