ENEA: firmato l’accordo sui benefici socio assistenziali. Per il resto confronto su DTT, sistema di trasporto integrato, mense e applicazioni artt. 53 e 54
Il resoconto dell’incontro di trattativa dello scorso 28 gennaio.
In premessa si è proceduto alla sottoscrizione dell’accordo sui Benefici Sociali Socio-Assistenziali, come da prassi dopo la certificazione del MEF e del Dipartimento di FP. Si ricorda che la sottoscrizione consentirà, fra l’altro, di attuare il Regolamento sul “Sistema di Trasporto integrato aziendale” su cui è stato firmato l’apposito verbale d’intesa, per le parti di rimborsi e contributi in capo al fondo dei benefici.
DTT
Vista la necessità di definire le indennità che dovranno remunerare il personale dell’ENEA che sarà comandato presso il Consorzio DTT, incidentalmente si è discusso per la prima volta in un tavolo di trattativa sindacale del DTT, grazie alla presenza alla riunione del responsabile del Dipartimento FUS Ing. Alessandro Dodaro. Com’è noto il Consorzio è finalizzato alla costruzione della macchina per gli esperimenti nel campo della fusione nucleare, nel quale l’ENEA è il soggetto maggiormente impegnato anche dal punto di vista finanziario con un mutuo importante acceso presso la BEI. Attualmente al DTT è impegnato un contingente di 24 persone, destinato, nella fase a regime, a crescere sino a 45 unità, da scegliere fra il personale ENEA attraverso una manifestazione d’interesse e relativa valutazione dei curricula, esame e colloquio. La struttura che lavorerà alla macchina sarà simile a quella di un Laboratorio dell’ENEA, agevolato dalle flessibilità che le saranno consentite in termini gestionali dall’essere un Consorzio; il vertice sarà affidato a due figure apicali, una di tipo gestionale amministrativo e l’altra di tipo ingegneristico manageriale, che dovrà confrontarsi con il comitato scientifico del Consorzio; il contingente a regime sarà di 70 unità (di cui 45 ENEA), composto da personale in comando proveniente da ENEA e dagli altri soci (che al momento sono Eni, Infn, Rsx, le università Tuscia Bicocca e Tor Vergata, Consorzio Creati, a cui si aggiungeranno Cnr e Univ. Padova); il controllo sarà in capo all’ENEA per il 70% con un onere annuo di funzionamento di 1 mln €; l’assemblaggio della macchina avrà un costo stimato di 470 mln €; il DTT è un progetto voluto dalla Comunità Europea per gli esperimenti sulla Fusione e che da questa sarà finanziato.
Le indennità per il personale che verrà comandato, a carico del Consorzio, saranno di due tipi: una di “base” rapportata al livello di inquadramento e l’altra per remunerare condizioni di disagio rischio e responsabilità; tali indennità saranno sostitutive di quelle in godimento in ENEA.
La FLC CGIL, nel manifestare il proprio compiacimento per aver potuto parlare di DTT, sia pure incidentalmente, ha espresso la necessità che sul Consorzio DTT si possa convocare un tavolo specifico di confronto. Si è inoltre sottolineata la necessità di garantire il principio di non discriminazione ai fini della carriera e delle condizioni di lavoro al personale che sarà destinato al DTT, ma anche che tale assegnazione non si trasformi, al contrario, in un privilegio rispetto al resto del personale. Sulle indennità per il personale comandato al DTT si è convenuto di firmare un apposito verbale d’intesa.
Sistema di Trasporto Integrato Aziendale
Sui trasporti il direttore Citterio ci ha comunicato che l’amministrazione è in grado di ripartire con i pullman per Casaccia e Frascati, verosimilmente entro la fine di febbraio; mentre per Brasimone attualmente c’è il servizio per un trimestre, mentre si procederà alla gara per il prossimo triennio. La sottoscrizione dell’accordo sui benefici socio-assistenziali consentirà l’erogazione dei rimborsi e contributi per le sedi in cui non è stato previsto il servizio di trasporto. Contestualmente alla ripartenza del servizio pullman si darà luogo al contributo di solidarietà in carico ai dipendenti dell’Enea, di 4,71 € al mese.
Servizio mensa
Molto più complessa la vicenda delle mense, a partire dal fatto che la ditta appaltatrice avrebbe deciso di rescindere il contratto (ora in sospensione a causa dell’emergenza Covid-19), con gravi immediate ricadute sui lavoratori delle mense. Per la FLC CGIL si dovrà accertare se sussistono le condizioni per la rescissione del contratto e se, a causa della pandemia, non ci siano condizioni di tutela per i lavoratori che saranno interessati dai licenziamenti. In ogni caso, le condizioni per la riapertura delle mense a regime, dopo l’emergenza, anche in considerazione degli sviluppi che ha avuto il Lavoro Agile sulla presenza effettiva dei lavoratori ENEA, non potranno più essere quelle che si conoscevano. L’amministrazione ha rappresentato l’impossibilità per il futuro di procedere con un unico appalto nazionale di gestione delle mense aziendali come è sempre avvenuto, immaginando invece di procedere con la tecnica dell’”incanto” su ogni singola mensa in dotazione ai vari centri, trasformandole quindi da “mense aziendali” a spazi adibiti alla ristorazione da far gestire a soggetti privati, com’è già in uso in molti Enti di ricerca. Il gestore, previo pagamento di un canone di locazione e la definizione di regole di agibilità, si troverà a condurre in condizioni di “mercato” il servizio. Nel caso si procedesse con i bandi di gara territoriali, si richiederà esplicitamente, e varrà punteggio, di mantenere il personale già presente, anche se questo purtroppo non tutelerà tutti. Si tratta di un indotto di circa 100 dipendenti che potrà essere salvaguardato anche con i bandi di gara territoriali, replicando quanto già fatto in passato con i servizi di pulizia dei Centri.
Saremo in presenza di un cambio paradigmatico del servizio di mensa aziendale, per cui sarà bene procedere con la massima cautela per valutare fino in fondo tutte le ricadute.
Per noi resta il diritto ad avere una mensa aziendale, anche per salvaguardare la salute di tutti i lavoratori, senza se e senza ma!
Procedure selettive artt. 53 e 54
Anche a seguito delle rimostranze di parte sindacale circa gli errori rilevati in fase di assegnazione dei punteggi per tali selezioni, l’amministrazione ha dato conto di alcuni dati su cui sta lavorando: al momento sono state presentate 47 richieste di accesso agli atti, ma altre sono in arrivo; a cui vanno aggiunte altre 13 richieste di revisione o di chiarimenti, alle quali si stanno approntando le risposte. Più in generale è stato confermato che gli errori materiali segnalati, se relativi ai punteggi delle anzianità, saranno sistemati; cioè a dire che nel caso di “criteri freddi” l’amministrazione provvederà in autotutela alla correzione degli errori. Peraltro, se sono state aperte le schede individuali di valutazione come predisposte dal sistema CINECA, questo è per permettere, appunto, in trasparenza la verifica degli atti formali.
Risulta alla FLC CGIL che siano state riscontrate anche molte anomalie sulle valutazioni dei titoli, ovvero il mancato riscontro di atti prodotti fra quelli soggetti alla valutazione. Anche in questo caso è bene che l’amministrazione verifichi la veridicità di tali mancanze e nel caso proceda alle correzioni, sempre secondo il principio dei criteri freddi. Nel contempo invitiamo i lavoratori a verificare i documenti in proprio possesso, comprese le schede di valutazione individuali, per segnalare le anomalie riscontrate. In ultima istanza, ove non fosse possibile la correzione, resta il diritto del lavoratore di procedere attraverso l’accesso agli atti al ricorso in sede giurisdizionale, per il quale assicuriamo sin da ora la messa a disposizione dei nostri uffici legali.
Anche sull’assegnazione della premialità sono stati riscontrati errori che si stanno correggendo e richieste di chiarimento ai quali si sta cercando di dare le risposte adeguate.
La prossima settimana il tavolo è già riconvocato.