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ENEA. I Segretari Generali di categoria hanno espresso al ministero vigilante preoccupazione sulle criticità nella gestione dell’ente dando pieno sostegno alle iniziative in corso dei lavoratori

Chiesto un incontro urgente al Ministro dello Sviluppo Economico.

22/11/2019
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Da mesi è in crescendo un fermento e uno stato di agitazione tra il personale dell’ENEA. La maggioranza del personale insieme alle organizzazioni sindacali evidenzia preoccupazione, disagio, dissenso. Tuttavia il vertice non accenna ad alcun atteggiamento costruttivo, restando indifferente non solo all’attivazione di tutti gli spazi pur possibili per la valorizzazione del personale, ma anche alla qualità dei servizi in netto peggioramento nei centri di ricerca, peraltro quasi tutti in logistiche non favorevoli in quanto delocalizzati a causa della passata mission nucleare. Il governo d’altra parte ha richiamato la necessità di un nuovo modello di sviluppo, ma senza ricerca e innovazione, senza salvaguardare le attività e le professionalità dell’Enea, ente preposto appunto alle tematiche “dell’energia, dell’ambiente, della sostenibilità” non si va lontano nel tanto auspicato New Green Deal.

Da una parte i finanziamenti ordinari all’ente non coprono nemmeno le spese del personale (140 milioni a fronte di circa 180 milioni), dall’altro nell’ente c’è ancora chi pensa che la risposta alla decarbonizzazione non siano le fonti rinnovabili e la sostenibilità e un vertice autoreferenziale e verticista continua a sostenere un ordinamento definito “eccentrico” dagli organi vigilanti e si contrappone anche ai pesanti rilievi sulla governance evidenziati dai ministeri vigilanti, dalla Corte dei Conti, dagli ispettori della finanza pubblica.

I Segretari generali consapevoli delle criticità che rischiano di divenire cronicità hanno preso posizione formale di sostegno alle iniziative portate avanti in questi mesi ai lavoratori dell’ente, un sostegno che dà respiro e autorevolezza alle iniziative che si vanno intraprendo all’interno e all’esterno dell’ENEA.  

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Al Ministro dello Sviluppo Economico
Sen. Stefano Patuanelli

Al Capo Gabinetto del Ministro
Avv. Vito Cozzoli

e pc - Al Segretario Generale del MISE
Dott. Salvatore Barca

Al Direttore Generale per la vigilanza sugli Enti
Dott. Pietro Celi

OGGETTO: ENEA – Richiesta di incontro.

On.le Ministro,

la legge 221 del 28 dicembre 2015 ha riconsegnato all’ENEA quel ruolo strategico che l’ente aveva perso a causa di un logorante lungo periodo di commissariamento.

Le funzioni attribuite all’ENEA, ente sottoposto alla vigilanza del Suo Ministero, sono state ben precisate: ricerca e innovazione tecnologica, ma anche prestazione di servizi avanzati, nei settori dell’Energia, Ambiente e dello Sviluppo Economico Sostenibile. Agli scopi programmatici si aggiungono altre attribuzioni di rilievo, quella della Fusione, quella dell’Agenzia Nazionale sull’Efficienza Energetica, la missione in Antartide e la Radioprotezione. Ci si attende per il futuro, come logica vorrebbe, anche l’assegnazione della prevista Agenzia sull’economia circolare.

Il nuovo governo, nelle linee programmatiche, ha evidenziato come prioritario un impegno battezzato Green New Deal: “il governo intende realizzare un Green New Deal, che comporti un radicale cambio di paradigma culturale. Tutti i piani di investimento pubblico dovranno avere al centro la protezione dell’ambiente, il progressivo e sempre più diffuso ricorso alle fonti rinnovabili, la protezione della biodiversità e dei mari, il contrasto ai cambiamenti climatici”, mentre nell’opinione pubblica, a livello mondiale, cresce l’attenzione per l’emergenza climatico-ambientale.

In tale contesto riteniamo che l’Enea possa svolgere un ruolo importante, pertanto è necessario tutelare le prerogative e le funzioni dell’ente, invertendo la tendenza registrata negli ultimi anni, realizzando così condizioni atte a salvaguardare e valorizzare le attività e le professionalità dell’Enea, fondamentali per lo sviluppo economico del Paese.

Perché ciò sia possibile è necessario aumentare i finanziamenti ordinari, attualmente insufficienti ad assicurare persino le spese per il personale, incrementare la dotazione organica, ridotta negli anni di quasi 400 unità, nonché rafforzare il ruolo dell’Ente sotto il profilo politico e nel confronto con altri soggetti istituzionali della PP.AA..

È di questi ultimi giorni l’esito di un’ispezione della Ragioneria Generale dello Stato, dalla quale emergono rilievi su gravi irregolarità amministrative, ordinamentali e di natura contrattuale.  Rilievi che, dal punto di vista delle applicazioni contrattuali, risultano essere in massima parte infondati, ma soprattutto in contrapposizione con quanto certificato più e più volte dai vari organi di controllo quali Collegio dei revisori, RGS, Dipartimento Funzione Pubblica, ARAN e Corte dei Conti.

Per quanto fin qui esposto le scriventi OO.SS. reputano indispensabile ed urgente chiederLe un incontro per poter discutere in maniera più esaustiva anche di altri e più critici aspetti relativi alla gestione dell’ente, che riteniamo opportuno e doveroso rappresentarLe.

Certi dell’attenzione che vorrà prestare alla nostra richiesta, le porgiamo distinti saluti.

FLC CGIL

FSUR CISL
Settore Ricerca

Federazione UIL Scuola RUA

FGU Gilda UNAMS

Francesco Sinopoli Giuseppe De Biase Antonio Foccillo Liana Verzicco

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