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Enti di ricerca in agricoltura. La FLC chiede una verifica urgente al Ministro De Castro

Sollecitata un’azione decisa per recuperare i gravi ritardi sulle riforme.

23/06/2006
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Roma, 22 giugno 2006

Prot. n. 255

Prof. Paolo De Castro
Ministro delle
Politiche Agricole e Forestali
Ministero delle Politiche
Agricole e Forestali

Signor Ministro,

la situazione degli Enti di Ricerca in agricoltura vigilati dal Suo Ministero richiede una urgente verifica.

Le riforme avviate da Lei stesso nel 1999 procedono con lentezza esasperante.

Questa situazione produce gravi danni al sistema agricolo italiano, ai lavoratori e alle lavoratrici degli Enti, impiegati a vario titolo,nelle attività di ricerca, sperimentazione, innovazione e trasferimento tecnologico.

Nel CRA che è l’Ente maggiore, in permanente fase di riforma, da anni è bloccato l’inquadramento del personale per l’indecisione degli organi preposti a definire, in rapporto con i sindacati, le tabelle di equiparazione.

Finalmente, oggi, un parere dell’Avvocatura dello Stato fornisce una chiara interpretazione delle norme, la stessa sostenuta da questa Organizzazione da ben cinque anni, e non dovrebbero più esserci ostacoli di sorta al riconoscimento ed alla valorizzazione della professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici confluiti nel CRA da Enti diversi e con contratti di lavoro diversi.

Nell’INRAN,una gestione autoritaria, sovente fondata su decisioni non conformi alla legge ed alle norme, che non risparmia azioni molto pesanti verso il personale, ha prodotto un vastissimo contenzioso con la CGIL, sindacato largamente maggioritario, che è sottoposta ad un attacco incessante da parte del presidente.

Queste nostre denunce sono puntualmente indicatein un documento che la struttura territoriale di competenza della FLC Cgil intende rendere pubblico e che Lefaremo tempestivamente pervenire.

Le chiediamo fin da ora di prendere in considerazione un intervento urgente verso l’attuale direzione dell’INRAN che, altrimenti, certamente continuerà nella sua opera, contraddicendo le aspettative di molti che, anche sul piano della correttezza, si aspettano da subitochiari segnali di discontinuità.

Al di là dei casi di maggior rilievo, come il CRA, o di quelli eclatanti, come l’INRAN, a nostro avviso l’insieme del quadro degli Enti di ricerca vigilati dal Suo Ministero va verificato e va, a nostro parere, predisposta una linea complessiva d’azione che recuperi i ritardi e corregga errori dannosi per gli Enti, il sistema agricolo-alimentare del Paese ed il personale addetto alle attività di ricerca.

Per queste ragioni Le chiediamo un incontro urgente.

Distinti saluti.

Enrico Panini

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