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I lavoratori del CNR chiedono di apportare sostanziali modifiche alla bozza di Statuto

Il 4 agosto 2010 si è svolta un'assemblea del personale convocata da CGIL CISL e UIL.

05/08/2010
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Mercoledì 4 agosto si è svolta presso la sede centrale del CNR di Roma un' assemblea molto partecipata.

I lavoratori stanno seguendo con attenzione le vicende legate alla definizione del nuovo Statuto del principale ente di ricerca italiano. La bozza formulata dal Consiglio di Amministrazione non convince sotto diversi punti di vista ed è per questo che già da alcuni giorni i lavoratori sono in stato di agitazione.

Al termine dell'assemblea, che si è svolta in concomitanza con la riunione del Consiglio Scientifico Generale, i sindacati promotori CGIL, CISL e UIL hanno emesso il comunicato che pubblichiamo di seguito.

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Assemblea del personale del 4 agosto 2010

Convocata da CGIL CISL e UIL

Il personale del CNR, riunito in assemblea presso la Sede Centrale in concomitanza con la riunione del Consiglio Scientifico Generale, prende atto del parere negativo ribadito dal CSG sulla bozza di Statuto.

Al termine della riunione del CSG, il Presidente Maiani, intervenuto in assemblea, ha riassunto a grandi linee gli orientamenti sulle modifiche da sottoporre all'esame del CdA nella riunione del 9 agosto p.v.

In particolare ha informato dell'intenzione di modificare il limite di permanenza nelle varie forme di contratti (tempo determinato, collaborazione, formazione) portandolo a 10 anni in conformità con quanto previsto dal DDL di riordino dell'università attualmente all'esame del Parlamento.

Al contrario, il Presidente ha ribadito che nessuna modifica sarebbe prevista riguardo al tetto per le spese per il personale a tempo indeterminato ridotte al 70% del FFO. Infine nell'intervento del Presidente nulla è emerso sulla richiesta di una maggiore valorizzazione della missione e dell'autonomia dell'Ente.

L'assemblea giudica inopportuno ed errato, anche sul piano strategico, anticipare all'interno dello Statuto meccanismi prefigurati nella legge di riforma dell'università, peraltro al momento approvata solo al Senato, e predisporre strumenti che consentano tagli orizzontali di risorse diversamente ottenibili con un'oculata gestione e programmazione.

L'assemblea ha evidenziato, quindi, le conseguenze devastanti del combinato delle norme relative a tali contingentamenti temporali e di spesa che, nei fatti, renderebbero impossibile la programmazione del personale nell'ente decretandone la progressiva decadenza e vanificando nei fatti le legittime aspettative di carriera del personale di ruolo e la possibilità di assunzione a tempo indeterminato per i precari di oggi e del futuro.

L'assemblea su proposta delle OOSS chiede la prosecuzione della mobilitazione e una sollecita e ferma iniziativa nei confronti del Presidente, del CdA e del Ministro per apportare sostanziali modifiche alla bozza di Statuto nella direzione della valorizzazione della missione e dell'autonomia dell'ente, del potenziamento delle risorse umane, della salvaguardia delle prospettive di sviluppo e per l'apertura di reali spazi di partecipazione e di proposta per la comunità scientifica interna.

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