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INAF: ancora nel pantano dei processi di nomina e della burocrazia ministeriale

Per la quarta volta sottoscritte le ipotesi del CCNI 2018 e 2019 e la nuova formulazione degli accordi comma 310. Pasticci sulle nomine in CDA , mancanza dei revisori dei conti, ritardi storici rendono la situazione in INAF sempre più insostenibile

10/10/2024
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Il giorno 2 ottobre 2024, si è svolto l’incontro tra la delegazione INAF e le organizzazioni sindacali.

All’ incontro oltre al Direttore generale e alla Dirigente del personale era presente Stefano Giovannini in rappresentanza del Presidente INAF.

Ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale Integrativo relative agli anni 2018 e 2019 (e art. 53)

È stata firmata la nuova ipotesi di accordi che immediatamente sarà trasmessa al ministero vigilante per l’approvazione.

Crediamo che tutti i rilievi evidenziati dal ministero siano stati superati e come FLC CGIL abbiamo chiesto di predisporre il bando art. 53 per far sì che il giorno dopo della ricezione di una risposta positiva dal ministero possano partire le procedure e concludersi entro il 31 dicembre 2024.

Salario accessorio 2011-2017 personale I-III

Fondo art 19 (committenze esterne ex conto terzi)

Ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale Integrativo relative agli anni 2020 e 2021 (e nuovo  art. 53)

Eravamo pronti a discutere e sottoscrivere accordi su tutte questi argomenti, ma purtroppo il direttore Generale ha informato le organizzazioni sindacali che  il vecchio collegio dei revisori dei conti è scaduto e non ha certificato nessuno dei fondi  che erano stati consegnati per l’approvazione dalla amministrazione già da mesi.

Oltre al danno la beffa… ad oggi l’INAF si trova a non avere il collegio dei revisori dei conti , ha un presidente del collegio indicato ma non nominato e al momento è vacante la figura istituzionale che dovrebbe ratificarne la nomina.

L’INAF è di nuovo alla mercé della burocrazia dei controlli ministeriali, dei collegi dei revisori che, se ci sono, non fanno il loro lavoro e se non ci sono tutto ugualmente si ferma.

Si replica all’INAF per l’ennesima volta un film già visto e che nessuno voleva rivedere.

Fondo art. 310 per la valorizzazione del personale

Anche per questo accordo è stata necessaria una riformulazione per superare i rilievi dei Ministeri vigilanti ricordando che la pronuncia su tale accordo non era né prevista né concordata né tantomeno ritenuta un passaggio formalmente necessario dalle parti.

La riformulazione prevede che gli effetti sul personale siano i medesimi di quanto già comunicato in precedenza.

Anche questo accordo sarà inoltrato nuovamente alla Ministero della Funzione pubblica e al Ministero del Tesoro.

Stabilizzazioni e piano di fabbisogno

La FLC CGIL ha chiesto  la convocazione urgente del tavolo di trattativa con il  Presidente per poter finalmente affrontare la tematica delle stabilizzazioni e della programmazione del fabbisogno del personale quanto prima, per poter andare a definire un piano di stabilizzazione per il personale ricercatore e tecnologo come già fatto positivamente in passato e come già fatto recentemente per il personale tecnico e amministrativo.

La FLC CGIL ha ribadito la richiesta di aggiornare ed integrare la lista aventi diritto alla stabilizzazione; richiesta accolta positivamente dall’amministrazione che ha dichiarato che si procederà a stretto giro con tale aggiornamento, come previsto dagli accordi.

Per il piano di fabbisogno è fondamentale rilanciare le procedure per nuove assunzioni con numeri e tempi chiari nonché procedere immediatamente con tutti gli scorrimenti possibili delle graduatorie in essere delle procedure di valorizzazione del personale Ricercatore e tecnologo (art. 15) nonché scorrere le altre graduatorie attualmente valide e disponibili nell’ente per tutti i profili.

La FLC CGIL ha chiesto di avere una risposta formale da parte del Presidente alla nostra richiesta di informazioni sul processo di nomina e mancata nomina di un membro del CDA.  La Direzione generale ha dichiarato di non avere elementi da comunicare sulla questione e  che la nostra richiesta sarà portata nuovamente all'attenzione del presidente.

Contestualmente la FLC CGIL ha chiesto di avere le informative formali su modifiche regolamentari come da CCNL.

Il tempo passa inesorabile e la FLC CGIL ritiene inaccettabile che per l’ennesima volta il personale subisca ritardi contrattuali economici di valorizzazione e di carriera che nulla hanno a che fare con la contrattazione, ma solo con cambi di vertice dell’ ente, cambi continui di collegi dei revisori dei conti e interventi ingiustificati dei ministeri vigilanti.

Alla situazione di difficoltà proprie dell’INAF si sommano per i dipendenti i presupposti funesti per il rinnovo contrattuale nazionale che vede ad oggi una scarsità e insufficienza di risorse messe a disposizione dal governo pari a un aumento del 5,78% a fronte di un tasso inflattivo IPCA certificato dall’ISTAT di più del 16% nello stesso triennio di riferimento.

La FLC CGIL ha dichiarato lo stato di agitazione di tutto il comparto, primo passo di una mobilitazione più ampia che intendiamo mettere in campo nell’immediato.

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