Cambiamo il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici

Home » Ricerca » INAF: le sorprese non finiscono mai. I revisori dei conti bocciano le ipotesi di accordo sul salario accessorio per gli anni 2015, 2016, 2017. Verso la proclamazione dello stato di agitazione del personale!

INAF: le sorprese non finiscono mai. I revisori dei conti bocciano le ipotesi di accordo sul salario accessorio per gli anni 2015, 2016, 2017. Verso la proclamazione dello stato di agitazione del personale!

Il comunicato del 6 dicembre della FLC CGIL.

07/12/2018
Decrease text size Increase  text size

Il giorno 4 dicembre si è svolto l’incontro di trattativa tra la delegazione INAF e le OO.SS.

Accordi integrativi 2015-2016-2017
L’amministrazione ha consegnato il verbale dei revisori dei conti contenente il parere sugli accordi integrativi 2015 2016 2017.
Tale parere, che alleghiamo per completezza, è negativo riguardo l’incremento del fondo totale del 2015 e quindi per effetto di trascinamento per gli anni successivi, pertanto si chiede di rivedere tutti gli accordi tenendo conto delle indicazioni contenute nello stesso a valle della certificazione dei fondi 2015 2016 2017. L’amministrazione ha consegnato alle OO.SS. il corposo materiale che era stato consegnato ai revisori a giustificazione dell’ aumento concordato ma ciò non è stato ritenuto sufficiente dai revisori a giustificare l’aumento del fondo del salario accessorio.
Crediamo che il contenuto del parere dei revisori, in cui si sconfessa di fatto il rapporto dell’Amministrazione che ha difeso l’accordo e giustamente dichiara l’incremento dei carichi di lavoro e funzioni di tutti i dipendenti dell’Inaf, sia non rispondente alla realtà ed offensivo nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori dell’ente che in questi anni hanno fatto fronte con impegno e volontà alle carenze strutturali di personale e di risorse.

Pertanto a valle di un lungo confronto in cui le OO.SS hanno contestato duramente detto parere riservandosi di agire con iniziative su vari piani, sono stati analizzati gli effetti sugli accordi e le possibili soluzioni da mettere in atto per mantenere l’impianto degli accordi così come erano stati sottoscritti salvaguardando i principi cardine dell’aumento dell’indennità di ente mensile e della salvaguardia di tutte le progressioni 2017 comprensive di allargamenti ed estensioni già concordate.
Le ipotesi percorribili con questi presupposti a valle del taglio economico imposto prefigurerebbero ad oggi lo scenario seguente:

anno 2015 e 2016:

  • incremento indennità di ente mensile ridotto sensibilmente
  • pagamento di indennità di produttività e di responsabilità

anno 2017:

  • incremento indennità di ente mensile (identico al 2015 e 2016)
  • progressioni art 53 ed art 54 comprensive degli allargamenti già previsti nel piano triennale
  • azzeramento della produttività e delle responsabilità

Poiché il problema economico si ha nel 2017 abbiamo fatto molte proposte per recuperare spazi economici in detto anno che permetterebbero di non abbattere l’agognato aumento dell’ indennità di ente mensile (anche per gli anni precedenti) e di non arrivare l’azzeramento totale di responsabilità e produttività, mantenendo sempre tutte le procedure art 53 e 54 con il massimo degli allargamenti decisi.
La FLC CGIL ha proposto di quantificare rapidamente l’ammontare del fondo derivante dalle committenze esterne (art 19) e la quota da integrare nel fondo del salario accessorio per l’anno 2017 (come da accordi sottoscritti già nel 2016), di utilizzare avanzi di produttività 2015 e 2016 per il pagamento nel 2017 delle quote variabili (turni straordinari etc.), andare rapidamente ad applicare il contratto nazionale e costituire il fondo dell’ art 90 già per il 2017 (fondo derivati dai cessati per pagare art 54) in maniera da far gravare il costo delle progressioni art 54 su questo fondo specifico.
Facciamo notare che rispetto all’ipotesi 2017 sono apparse spese per i passaggi di livello di 200k euro che non erano state inserite negli accordi.
L’amministrazione a questo punto ha dichiarato di voler rapidamente vagliare le possibili soluzioni proposte e riconvocare le OO.SS quanto prima per formalizzare una proposta definitiva, di sentire presidenza e direzione scientifica per quanto riguarda la proposta relativa all'utilizzo dell art 19.
Attendiamo quindi l’informativa corretta sulle costituzioni dei fondi con i relativi importi economici e una convocazione in tempi stretti del tavolo di trattativa per valutare con il personale la nuova proposta.

Esclusi art 53 2010
L’amministrazione ha informato le OO.SS, sugli esiti della prosecuzione degli intercorsi con Mef e Funzione Pubblica sul punto che ancora non consentono di risolvere positivamente la questione. Un ulteriore passaggio con Mef è attualmente in corso, passaggio che dovrebbe concludere definitivamente la vicenda.

Personale I-III- fondo salario accessorio
Il collegio dei revisori ha formulato la richiesta di costituire il fondo per detto personale a partire dal 2015 effettuando tutti i tagli pregressi previsti, formulazione ambigua e pericolosa. La FLC CGIL sostiene che detto fondo debba essere costituito ex novo, e non possono essere inferiti tagli di nessun genere. La data di costituzione di detto fondo 2015 o 2018 è altresì da definire in base anche agli sviluppi normativi sul salario accessorio in dibattito in questi giorni in parlamento.
Alla luce di quanto esposto le OO.SS. stanno predisponendo l’indizione dello stato di agitazione del personale e predisponendo le azioni di mobilitazione che saranno comunicate quanto prima.

Altre notizie da: