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INAF, stabilizzazioni e scorrimenti di graduatorie: un grande risultato

Si conclude il processo di stabilizzazione all'Istituto Nazionale di Astrofisica per tutti gli aventi diritto con requisiti legge Madia al 31 dicembre 2017

28/10/2021
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Con soddisfazione la FLC CGIL comunica a tutto il personale che nell’incontro del 27 ottobre con la delegazione INAF, il Presidente Marco Tavani  insieme al Direttore Generale Gaetano Telesio e Stefano Giovannini hanno dichiarato di voler dare seguito all’accordo trovato al tavolo sindacale FLC CGIL, Fsur-Cisl, Uil scuola RUA, Fgu-Anpri  nel 2018, con una delibera apposita del prossimo CDA. Detta intesa diede luogo all’atto interno in materia di stabilizzazione, nel quale l’ente si impegnava entro la scadenza dei termini previsti della legge Madia ed alle risorse economiche disponibili a stabilizzare tutti gli aventi diritto Comma 1 e Comma 2 .

Pertanto nel mese di dicembre saranno chiamati a sottoscrivere il contratto a tempo indeterminato tutti i 49 presenti ancora nelle graduatorie dei concorsi riservati “comma 2

Successivamente, entro il mese di febbraio, saranno ampiamente scorse le graduatorie attualmente attive in INAF ed eventualmente banditi nuovi  concorsi,  per un corrispettivo di  posizioni pari a quelle stabilizzate dai concorsi riservati.

Crediamo che questo risultato, ottenuto con fatica a valle di anni di mobilitazioni ed iniziative promosse dalla FLC CGIL in tutti gli enti pubblici di ricerca che hanno portato ad interventi normativi, reperimento di risorse finanziarie destinate alla stabilizzazione, congiuntamente alla condivisione in INAF di un percorso con l’amministrazione, sia il giusto  primo passo per uscire da anni di difficoltà ed incertezza  sia per i  lavoratori coinvolti che per l’ente.

Dobbiamo a questo punto terminare il processo di stabilizzazione che si concluderà il 31 dicembre 2022 andando ad  individuare quanto prima la platea degli aventi diritto che ancora non hanno potuto partecipare ai concorsi riservati comma2, per arrivare al superamento del precariato diffuso e poter finalmente tornare ad una sana programmazione pluriennale di reclutamento ordinario nell’ente.

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