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INAIL: bloccato lo sviluppo professionale di ricercatori e tecnologi

Da dieci anni, dalla incorporazione dell’Ispesl in Inail, l’Amministrazione non ha mai applicato l’art. 15 del contratto. Ricercatori e tecnologi fermi da oltre vent’anni al livello d’ingresso.

06/11/2020
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Il nuovo corso delle relazioni sindacali aperto dal CDA dell’Inail che ha rilanciato la concertazione, la sentenza della Corte di Cassazione – Sezioni Unite – n. 8985 dell’11 aprile del 2018, l’avvio delle procedure concorsuali per i passaggi di livello dei ricercatori e tecnologi all’INAPP, al CNR e al CREA non forniscono più alibi all’inerzia di un’Amministrazione che non convoca i tavoli di contrattazione sulla valorizzazione del personale e che non applica o applica erroneamente gli istituti contrattuali.

Di seguito il sollecito con richiesta di incontro inviato unitariamente all'Amministrazione il 3 novembre scorso.

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Roma, 3 novembre 2020

Dott. Giuseppe Mazzetti
Direttore DCRU
Dott. Cesare Parisi
Dirigente Ufficio Pianificazione, Norme e Relazioni Sindacali
INAIL Piazzale Pastore, 6 ROMA

OGGETTO: Sollecito richiesta incontro sviluppo professionale di Ricercatori e Tecnologi

Si fa seguito a quanto ormai rappresentato da tempo per sollecitare alle SS.LL. la convocazione urgente di una riunione sindacale avente come oggetto lo sviluppo professionale del personale della ricerca,, in particolare dei Ricercatori e Tecnologi bloccati al livello di ingresso ormai da oltre 20 anni.

Non ci sono più scuse perché l’Amministrazione rimandi l’attuazione dell’art. 15, comma 6, del CCNL Enti di Ricerca e Sperimentazione – quadriennio normativo 2002-2005 – I biennio economico 2002-2003 che prevede concorsi per il solo personale interno, modalità definitivamente legittimata con la sentenza della Corte di Cassazione -Sezioni Unite- n. 8985 dell'11 aprile 2018.

A conferma di quanto sopra hanno avviato procedure concorsuali interne mediante art. 15 di cui sopra l’INAPP, ente per altro vigilato dal Ministero del Lavoro come l’INAIL, che ha pubblicato i bandi il 23 luglio u.s., il CNR che li ha pubblicati il 7 agosto u.s. e il CREA il 19 ottobre u.s..

Oggi si sono realizzate tutte le condizioni poste a suo tempo dall’Amministrazione alle OO.SS. per l’applicazione dell’art. 15. Non esistono più motivazioni valide per non avviare immediatamente un percorso di confronto, oramai irrinunciabile e incontestabile, per la definizione delle procedure concorsuali interne mediante art. 15 per le progressioni dei livelli III-II e II-I, peraltro previste nel piano triennale del fabbisogno che fu presentato alle OO.SS..

L’avvio del tavolo di confronto dovrebbe avvenire nell’ottica di quel nuovo corso di relazioni sindacali dichiarato dal CDA in una riunione sindacale di qualche settimana fa e condiviso dall’Amministrazione. Auspichiamo che l’Amministrazione sia coerente con quanto dichiarato e dia un segnale concreto programmando una serie incontri per discutere anche tutti gli altri aspetti contrattuali da tempo sospesi quali innanzitutto la valorizzazione di tutto il personale all’interno della quale vanno individuate adeguate soluzioni per i sottoinquadrati, l’attuazione del piano assunzionale previsto nel PAR 2019-2021, il Fondo del Salario Accessorio 2020, propedeutico alle nuove forme di incentivazione del personale tra cui anche l’indennità di responsabilità, la Fioroni anno 2019 con una definizione certa della tassazione ad essa attribuita.

Qualora l’Amministrazione continuasse a dimostrarsi reticente alle istanze poste le scriventi OO.SS. metteranno in atto tutte le iniziative interne ed esterne che riterranno opportune al fine di garantire l’applicazione del contratto a tutela di tutto il personale della Ricerca.

Distinti saluti

FLC CGIL

FSUR CISL

FGU Dipartimento Ricerca Sezione ANPRI

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