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INAPP: le risposte dei lavoratori e dei sindacati all’ipotesi di atto unilaterale

Facciamo il punto sugli ultimi avvenimenti dell’INAPP.

15/11/2019
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Nonostante la nota a firma dei segretari generali di FLC CGIL, FSUR CISL (settore ricerca), Fed. Uil Scuola RUA, indirizzata al vertice dell’Istituto e ai Ministeri coinvolti (Ministero del lavoro, Ministero della Pubblica Amministrazione e MIUR) con cui, in risposta all’ennesima rottura delle relazioni sindacali all’Inapp (Istituto per l’Analisi delle Politiche Pubbliche), si richiamava la controparte e gli Organi Vigilanti al “ripristino di corrette relazioni sindacali”, il Presidente e il Direttore Generale dell’INAPP, hanno deciso di alzare il livello dello scontro.

Dapprima con la decisione improvvida di abbandonare il tavolo della trattativa del 4 novembre 2019, comunicando con una mail alle rappresentanze sindacali l’intenzione di procedere all’Atto unilaterale ai sensi dell’art. 7 comma 7 del CCNL Istruzione & Ricerca e poi convocando, il giorno dopo, tutto il personale in un’assemblea dove raccontare la loro versione dei, con un atto di disintermediazione che non ha uguali nel panorama degli Enti Pubblici di Ricerca.

Successivamente si procedeva con una comunicazione a tutto il personale dei primi tre livelli, da parte del direttore del personale, in cui, richiamando (sic!) l’assemblea con il personale del 5 novembre, si dava corso all’atto unilaterale chiedendo ai ricercatori tecnologi di rendicontare, ai fini di una valutazione finalizzata all’erogazione differenziata della Indennità per Oneri Specifici (IOS).

A tutto questo le Organizzazioni Sindacali rispondevano con il sitin di venerdì 8 novembre davanti alla sede dell’INAPP, convocato con un volantino, per rivendicare che “il salario non si tocca”. Si è trattato di una bella giornata di mobilitazione! Un forte spirito di partecipazione ha sostenuto una manifestazione di democrazia indispensabile per far comprendere ai vertici dell'INAPP che non siamo disponibili a subire in silenzio e sopportare ulteriormente queste modalità di esercizio del potere che mortificano i lavoratori e le lavoratrici dell'INAPP e che rivelano la debolezza di chi le esercita.

Nonostante la pioggia battente, un bel gruppo di lavoratrici e di lavoratori ha fatto sentire alta e forte la propria voce. La sottosegretaria Francesca Puglisi, presente al convegno in veste istituzionale, ha salutato la delegazione dando la disponibilità per un incontro approfondito di merito da concordarsi nei prossimi giorni.

La mobilitazione intanto non si ferma, perché è necessario continuare l'azione di contrasto con l'obiettivo di arrivare a fermare il tentativo dei vertici di proseguire a colpi di atti unilaterali e consentire una vera ripartenza all'istituto.

Infatti si è anche provveduto ad inoltrare una diffida formale a firma dei segretari generali, rivolta all’Ente per dissuaderlo dal procedere con l’atto unilaterale annunciato, che non ha alcuna ragione di essere e appare profondamente illegittimo nella forma, oltre che nella sostanza.

Vediamo ora quali saranno le prossime mosse dell’INAPP, per parte nostra confermiamo la nostra indisponibilità ad una firma di un accordo palesemente inaccettabile e continuiamo a diffidare l’amministrazione dal procedere con azioni difformi dalle regole contrattuali e dalle disposizioni sulla materia del salario delle lavoratrici e dei lavoratori. Noi non arretreremo di un passo!

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Roma 12 novembre 2019

Alla Delegazione trattante dell’INAPP
Presidente Prof. Stefano. Sacchi
Direttore Generale Avv. Paola. Nicastro

OGGETTO: Atto di diffida, in risposta alla Vs comunicazione del 4 novembre u.s..

Con riferimento alla nota del Presidente e Direttore Generale inviata alle OO.SS. e RSU lo scorso 4 novembre 2019, riguardante la mancata sottoscrizione dell’ipotesi di accordo integrativo per le annualità 2017, 2018 e 2019, le scriventi Organizzazioni Sindacali ritengono non applicabile la previsione dell’art. 7 comma 7 del CCNL 2016-18 che questa amministrazione intenderebbe attuare, in materia di trattamento accessorio da erogare al personale. Infatti è noto che soltanto in presenza di un “oggettivo pregiudizio alla funzionalità dell’azione amministrativa” derivante dal mancato accordo sarebbe possibile procedere con un atto unilaterale; pregiudizio che, per altro, deve risultare in maniera chiara ed inequivocabile da atti formali, che evidentemente non possono essere prodotti per l’assenza della presunta condizione di “pregiudizio”. Inoltre, la decisione di procedere unilateralmente deve scaturire da un atto di amministrazione di alto profilo che ad oggi non è stato prodotto, tanto meno può considerarsi sufficiente a tal fine il semplice annuncio da parte della delegazione trattante, via mail, di voler adottare l’atto. Così com’è ovvio che anche nel caso dell’atto unilaterale, prima di procedere alle adozioni in esso previste, si debba assolvere agli obblighi di cui all’art. 40-bis.

Si ricorda poi che la normativa vigente (d.lgs. 165/01) prevede la ultrattività dei contratti integrativi in vigore, cosa che consentirebbe di impiegare le risorse del FSE per il trattamento economico del personale a tempo determinato per le annualità richiamate nella nota, senza alcun pregiudizio alla azione amministrativa.

Le scriventi Organizzazioni Sindacali, inoltre, sono venute a conoscenza che in via  autonoma l’Ente ha provveduto ad inviare direttamente ai ricercatori e tecnologi del proprio Istituto una comunicazione riguardante modalità di rendicontazione della loro attività svolta, sembrerebbe, sulla mera base delle “evidenze” emerse in un incontro tenuto fra i rappresentanti dell’INAPP ed il personale, al quale le rappresentanze sindacali non  sono  state  invitate. Tale modus operandi, oltre a non avere alcuna legittimità sotto il profilo amministrativo, è indice di una pratica di disintermediazione inaccettabile per i principi sul diritto del lavoro che ci siamo dati in questo Paese, contravviene alle regole che dovrebbero governare le relazioni sindacali, ed è causa di danno per la contrattazione integrativa e per le lavoratrici e i lavoratori dell’INAPP.

Tutto ciò premesso, le scriventi Organizzazioni Sindacali diffidano l’amministrazione dal procedere con azioni unilaterali difformi dalle norme di legge e da quelle contrattuali, nonché dal perseguire l’opera di disintermediazione nei confronti delle rappresentanze sindacali messa in atto scientemente da tempo. Qualora ciò non dovesse accadere, le scriventi utilizzeranno tutti gli strumenti legali a tutela delle proprie prerogative, nonché del salario delle lavoratrici e dei lavoratori dell’INAPP.

FLC CGIL  - CISL FSUR - Fed. UIL Scuola RUA

Francesco Sinopoli - Giuseppe De Biase - Antonio Foccillo

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