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Incontro tra il Ministro dell’ambiente e le Organizzazioni Sindacali

Comunicato della CGIL

14/11/2008
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Sull’incontro che si è svolto al Ministero dell’ambiente sulle politiche del Governo su questo importante tematica abbiamo dato una breve comunicazione relativa alle problematiche di competenza della FLC, cioè ruolo e missione di ISPRA e problema del precariato. Alleghiamo ora il comunicato della Segretaria della CGIL su tutte le tematiche affrontate durante l’incontro.

Come FLC restiamo in attesa dell’apertura del tavolo presso il Ministero su ISPRA. I problemi e le urgenze sono tanti.

Roma, 14 novembre 2008
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Comunicato CGIL
10 novembre 2008

Come sapete sono state numerose le richieste di incontro avanzate alla Ministra dell’Ambiente Prestigiacomo, sia da parte delle confederazioni che delle due categorie più direttamente coinvolte (FP e FLC). Finalmente ci è giunta una convocazione per il 6 novembre u.s., comprendente sia le confederazioni CGIL CISL UIL, che alcune (non tutte) federazioni di categoria fino alla RSU e sindacati autonomi e di base. L’incontro si è quindi tenuto alla presenza di circa 30 rappresentanti sindacali.

Il Ministro nella introduzione, scusandosi per il ritardo con cui si è tenuto l’incontro, si è a lungo soffermata a denunciare la pesante eredità lasciata dal precedente governo accusandolo sostanzialmente di avere, con le sue politiche, bloccato i processi di sviluppo. Lei è per un ecologismo del fare e pensa che lo sviluppo non possa essere fermato.
Ha annunciato un processo di riorganizzazione del Ministero e norme per una parziale e ipotetica stabilizzazione di parte del personale precario dello stesso e dell’ISPRA, aggiungendo, però, che il tutto è condizionato da una precaria situazione di risorse finanziarie.
Ha svolto una lunga riflessione sul ruolo dei parchi (finora per lei, testuale, “poltronifici per il personale politico trombato”), confermando da una parte la centralità degli stessi e dall’altra ipotizzando commissariamenti e gestioni private. Sulle Bonifiche dei siti nazionali contaminati ha annunciato ipotetici interventi urgenti, attraverso Decreto legge da emanare entro fine anno, adducendo la difficoltà di una non ben chiara scarsa chiarezza normativa. Sui bacini idrici ha paventato analogo ricorso alla decretazione d’urgenza per coprire “vuoti” legislativi e annunciando un successivo confronto con le Regioni.

Sui cambiamenti climatici e sul pacchetto 20-20-20 ha ripetuto con pedissequa retorica quanto affermato recentemente sulla stampa; la penalizzazione dell’Italia, la richiesta di modifica del calcolo delle emissioni, i rischi di una delocalizzazione di parte di produzioni da parte dell’industria con le relative ricadute sull’occupazione. Sulla possibilità che l’Italia o altri Paesi possano porre il veto sulle determinazioni finali del Consiglio europeo di fine anno, il Ministro ha dovuto ammettere che l’unanimità è una prassi e non uno strumento previsto dai regolamenti. Analoga preoccupazione ha espresso sulla emananda direttiva sulle emissioni delle auto. La Ministra ha concluso la sua –carente- illustrazione dichiarando la sua disponibilità a confronti anche con singole organizzazioni.

Aprendo gli interventi sindacali, come CGIL abbiamo posto due questioni: di metodo e di merito. Per quanto attiene il metodo, prendendo atto delle scuse avanzate dalla Ministra per i ritardi, abbiamo chiesto da una parte l’attivazione immediata di confronti specifici con le categorie (la riorganizzazione del Ministero deve essere attuata entro il 30.11 e indispensabile è il confronto con il sindacato; sul tema del precariato, sia nel ministero che in ISPRA; confronto “politico” su ISPRA per Statuto, mission, ecc.); dall’altra, sempre sul metodo abbiamo richiesto quantomeno la riattivazione della sede del CESPA e la previsione di ulteriori appuntamenti. Cioè abbiamo sottolineato l’esigenza di costruire un sistema di relazioni tale da consentire al mondo del lavoro e alle organizzazioni sindacali, di svolgere un ruolo strategico nelle determinazioni delle politiche per lo sviluppo sostenibile.

Per quanto attiene al merito (per le competenze confederali), abbiamo posto alcune priorità:

  • cambiamenti climatici: riconferma di Kyoto e della strategia del 20-20-20, chiedendo la messa a disposizione dei dati utilizzati dal governo italiano e ricordando che il precedente Governo aveva già ottenuto in sede europea che la base di calcolo fosse il 2005 e non più il 1990, con evidente vantaggio per l’Italia;

  • bonifiche: procedere con vigore, ricomprendendo le bonifiche da amianto e ricordando il tavolo c/o Sviluppo Economico, con una dote di 3 miliardi;

  • su questo come sui bacini idrici contrarietà all’uso dei decreti legge;

  • rifiuti: chiesto il testo varato dal CdM del 30.10 e contestato per palese incostituzionalità le sanzioni penali differenziate per territorio;

  • delega ambientale (152): che testo vive? Nuova delega? Quando? Con che confronto? ;

  • legge 133 ha costituito ISPRA e modificato le Commissioni VIA e VAS: permane giudizio non positivo e preoccupazione su terzietà, serve confronto;

  • collegato energia: serve confronto;

  • acquisti verdi: il settore pubblico può dare notevole impulso alla produzione di qualità e indirizzarla;

  • ammortizzatori sociali per cause ambientali: ancor più urgenti oggi in fase di crisi e per mitigare conflitti; inoltre,

  • mobilità sostenibile, ricerca e innovazione, contabilità ambientale. Insomma, tanti temi che richiedono confronto e non risposte semplificate che rischiano di aumentare i problemi. CISL e UIL, pur con alcuni differenti accenti, hanno condiviso, sottolineando inoltre (CISL) che gli incontri specifici devono essere con singole parti sociali (NdR: e quindi non con singole organizzazioni) e entrambi che nessuno vuole fermare lo sviluppo ma si tratta di vedere quale sviluppo. Sono poi intervenuti rappresentanti dei dirigenti, della RSU, di categorie, ponendo questioni connesse al precariato, al funzionamento del ministero, ecc.

Nel concludere i lavori la Ministra ha accolto le richieste dei sindacati confederali per la convocazione del CESPA, entro 15/20gg, proponendo di concordare l’ordine del giorno. Lei o il Direttore generale incontreranno la RSU. ISPRA: sindacati sono già in contatto con i Commissari. Dopo nostra ulteriore esplicita richiesta si è impegnata a convocare un tavolo su ISPRA con la sua presenza e a consultare le OO.SS. sul Regolamento del Ministero nella settimana dal 17 novembre. Questi ultimi due tavoli saranno seguiti dalle strutture della FLC e della FP. Vi terremo ulteriormente informati e vi ricordiamo gli appuntamenti di Dipartimento già calendarizzati: 28 novembre p.v. seminario CGIL-FIOM sulle emissioni auto; 4 dicembre p.v. riunione Dipartimento con all’OdG Bonifiche e Rifiuti. Buon lavoro.

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