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INDIRE: 600.000 € per un incarico di collaborazione autonoma? Forse è meglio soprassedere

I dubbi di FLC CGIL e FIR CISL su questa modalità di utilizzazione delle risorse.

24/03/2015
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500 € al giorno, per 5 anni, per 240 giorni all’anno: fanno ben 600.000 € che serviranno a compensare il collaboratore autonomo che si aggiudicherà la selezione pubblica dell’INDIRE per esperto analista contabile.

Ci chiediamo quali siano le ragioni di tanto spreco e perché si perpetui tale situazione…infatti basta cercare sul sito dell’INDIRE le graduatorie di analoghe selezioni per collaborazioni autonome e si capisce che la prestazione in questione passa da un importo di 60.000,00 € per 8 mesi del 2012, ai 600.000,00 € in questione; passando per altri incarichi sempre ben remunerati a 500,00 € al giorno fin dal 2014, ma per un numero di giorni pari a 150.

L’incarico in questione è quello di “Esperto analista contabile per l’assistenza contabile, fiscale ed amministrativa relativamente a progetti finanziati o cofinanziati da fondi strutturali europei e a programmi europei in materia di istruzione e formazione”, come si evince dall’apposito avviso di selezione.

Ci si chiede come si giustifica detta selezione sia dal punto di vista dell’efficienza che dell’economicità dell’azione amministrativa a cui tutte le Pubbliche Amministrazioni sono tenute. Soprattutto a valle del processo straordinario di reclutamento completato (o quasi) nel 2014, in base al quale sono stati assunti Dirigenti Amministrativi (Area VII), Funzionari di Amministrazione e così via.

Non si comprende, quindi, come ci sia ancora bisogno di una collaborazione di tale durata e di tale onerosità (che oseremmo definire dorata) proprio nel momento in cui l’Ente si è strutturato grazie all’immissione in ruolo di personale e comincia finalmente ad essere una realtà autonoma che può funzionare a regime al pari degli altri enti di ricerca.

Riteniamo che il reclutamento effettuato possa coprire tale funzione, ritenuta “centrale” nell’attività dell’Ente.

Non si parla di nuove professionalità o di frontiere nuove da esplorare, ma di funzioni svolte da tempo; la rendicontazione dei progetti è una funzione connaturata alle attività di agenzia per i programmi europei che l’INDIRE svolge da molti anni. Quale sarebbe poi l’interesse per l’Ente? Se si considera che i 600.000,00 € sono al netto dell’IVA e degli oneri previdenziali obbligatori (come si evince dal bando), è chiaro che gli oneri finanziari sono ancora più gravosi per le casse dell’INDIRE (ancor più se si considerano che i 240 giorni all’anno previsti nel bando corrispondono sostanzialmente ad un tempo pieno). Quindi, se proprio si fosse sprovvisti di tale professionalità (e non lo riteniamo) si poteva provvedere con un reclutamento mirato, magari a tempo determinato e a valere sulle risorse del FSE (ottenendo così anche un NOTEVOLE risparmio), piuttosto che andare avanti con onerose collaborazioni che non portano alcun vantaggio al committente, cioè l’Indire, ma certamente un’ingente spesa e cospicui guadagni a chi si aggiudicherà la selezione.

Per non parlare della sensazione di doppio binario che si ha nell’osservare il comportamento dell’amministrazione sul tema delle retribuzioni e/o dei compensi ai suoi collaboratori. Infatti, ci sono evidenti contraddizioni fra il compenso in questione di 600.000,00 € e i risparmi che si sono fatti, e che ancora si fanno, sul personale impiegato nelle attività di Agenzia, sia sotto il profilo degli inquadramenti, che delle spettanze contrattuali ancora non erogate al Personale.

La FLC CGIL e la FIR CISL ritengono che sia il caso di soprassedere dall’affidare tale collaborazione autonoma, con le modalità indicate nel bando, utilizzando meglio le risorse pubbliche e investendo sul futuro dell’INDIRE, per acquisire in via definitiva le risorse di cui si ha bisogno per funzionare.

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