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INDIRE, PTA 2024-26: tutto cambia perché nulla cambi

Mentre grazie all'azione di FLC CGIL si costituisce per la prima volta nella storia dell'ente il fondo art. 90, l'amministrazione sul fabbisogno ricicla in larga parte gli impegni non mantenuti per il 2023.

13/10/2023
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In occasione dell’incontro di informativa PTA tenutosi il 10 ottobre 2023, alla presenza della Presidente di INDIRE Cristina Grieco e del Direttore Flaminio Galli, la delegazione di FLC CGIL ha ribadito la sua posizione in merito alle seguenti questioni:

Stabilizzazioni e precariato

FLC CGIL attende da mesi la ricognizione del personale precario in funzione delle pur parziali e insoddisfacenti stabilizzazioni già previste nel piano di fabbisogno del 2023, attraverso l’applicazione del comma 1 ove maturate le condizioni e, quindi, del comma 2 della legge Madia (e successive modifiche); in considerazione del nuovo PTA, chiediamo un processo di stabilizzazione decisamente più ampio per il triennio, che riconosca il tempo indeterminato a tutte e tutti coloro che abbiano maturato il diritto di uscire dal precariato; chiediamo che sia garantita a tutti i lavoratori e le lavoratrici in scadenza la continuità lavorativa per il 2024.

Valorizzazione del personale

Abbiamo finalmente ottenuto l’approvazione del fondo art. 90, un risultato per cui FLC-CGIL si è spesa in ogni tavolo di trattativa negli ultimi anni; pertanto, chiediamo che si proceda in tempi brevissimi a far partire il bando ex art. 54 per i lavoratori e le lavoratrici IV-VIII livello, secondo i parametri già espressi dal CCNL.

La Legge di Bilancio per il 2022, ha assegnato a INDIRE due tornate di finanziamento per i passaggi dal III al II livello nella Ricerca (ex art. 15), per cui chiediamo che queste risorse siano destinate a realizzare entro le prossime settimane il maggior numero possibile di progressioni di carriera per Ricercatori e Tecnologi di III livello e che, ovviamente con le risorse già pianificate, si ottemperi almeno l’impegno preso nel precedente PTA per quanto riguarda i passaggi dal II al I livello.

Sottoinquadramento

Così come per gli altri temi su trattati, non possiamo che tornare a ripetere che c’è una gran quantità di personale all’INDIRE che mette a disposizione dell’ente professionalità e formazione di profilo superiore all’attuale inquadramento; per queste lavoratrici e questi lavoratori si è già persa l’opportunità di intervenire, nonostante la nostra insistenza; quindi, chiediamo che si attuino quanto prima le procedure previste utilizzando le risorse ordinarie a valere sul bilancio e si avvii la progressiva risoluzione di una condizione che schiaccia e limita le prospettive di realizzazione professionale di chi contribuisce da anni alla crescita dell’ente.

Organizzazione

Per FLC CGIL finché non si interverrà sostanzialmente sul Regolamento d’organizzazione, in INDIRE l’autonomia di ricerca risentirà di procedure caotiche e poco trasparenti; il processo di riorganizzazione messo in atto negli ultimi mesi, nonostante gli intenti più volte comunicati, non ha fornito adeguati strumenti e spazi di partecipazione a tutto il personale; chiediamo la ridefinizione di un regolamento che sempre più manifesta limiti e inadeguatezze nel sostenere l’organizzazione di un ente di Ricerca; inoltre, chiediamo che le OO.SS. siano informate e coinvolte, come già più volte richiesto, nei processi riorganizzativi del personale.

In merito ai temi su riportati l’amministrazione ha dato le seguenti risposte:

Stabilizzazioni e precariato

Durante la settimana prossima, sarà inviata alle OO.SS. la ricognizione sugli aventi diritto di partecipare alle procedure di stabilizzazione secondo il comma 2 della legge Madia, escludendo di poter applicare il comma 1 come da noi sostenuto;

entro la fine di ottobre saranno pubblicati gli atti per procedere alle selezioni per la stabilizzazione comma 2 prevista dal PTA per il 2023; le selezioni saranno funzionali alla proroga di tutti i contratti a Tempo Determinato in essere.

Su quest’ultimo punto non è ancora chiaro come l’amministrazione voglia tecnicamente procedere; inoltre, è stato comunicato che alcuni progetti si sono conclusi, per cui l’amministrazione si è impegnata a trovare una rapida soluzione alla necessità riconosciuta al tavolo e confermata nel PTA 2024-26 di garantire continuità nel lavoro a tutto il personale precario che consente all’ente oggi di funzionare e raggiungere i gli obiettivi previsti.

Valorizzazione del personale/Sottoinquadramento

L’amministrazione si è detta disponibile ad accelerare la predisposizione dei bandi necessari per le progressioni ex art. 54 ed ex art. 15, consapevole di non poter sottovalutare la delicata fase di contrattazione nazionale. Inoltre, ha confermato di includere all’interno del piano delle nuove assunzioni la quota riservata agli interni di dieci posti nel profilo di Ricercatore per cui saranno utilizzate risorse sul bilancio ordinario a seguito dell’emendamento da noi proposto.

Su nostra richiesta è stato disposto di utilizzare completamente quanto assegnato a INDIRE al fine delle progressioni dal III al II livello per il comma 310 lett. b dell’art. 1 della Legge di Bilancio 2022 (e successive modifiche), portando i passaggi dai 22 previsti nella bozza a noi sottoposta ai 24 indicativi della quantità minima da realizzare in tempi brevi.

Di questi 24, per un massimo di 6 ricercatori e 2 tecnologi, si amplierà il novero dei beneficiari della selezione ex art. 15 precedente, secondo quanto definito nel decreto di riparto.

Resta quindi in carico ai fondi dell’Istituto un passaggio dal II al I livello, come previsto nel PTA 2023-25 e qui riproposto per il 2024-26.

Organizzazione

La Presidente ha rappresentato la volontà di garantire una maggiore partecipazione nelle fasi che seguiranno il processo di revisione del PTA.

Le risposte fornite dalla Direzione e dalla Presidenza risultano per noi insoddisfacenti.

Quanto previsto dal Fabbisogno del personale nel PTA 2024-26 è una ripetizione di quanto non fatto in relazione al precedente PTA, con l’eccezione delle procedure di progressione dal III al II livello per cui INDIRE impegna i 256.575,55 euro ricevuti per il 2023, dopo non aver utilizzato i 431.733 euro ricevuti per il 2022.

In particolare, preoccupa fortemente l’assenza di un più esteso piano di stabilizzazione per il personale precario che di anno in anno si conferma necessario per il funzionamento dell’ente; nonché, ovviamente, si attende che sia risolta a breve ogni criticità per assicurare il proseguimento di tutti i contratti in scadenza al 31/12/2023 e una maggiore chiarezza rispetto ai tempi e alle modalità che riguardano tutte le procedure su cui l’ente si è impegnato nuovamente.

Per quanto riguarda l’organizzazione: senza un nuovo Regolamento più rispettoso dei principi e dei funzionamenti specifici della Ricerca, il personale di INDIRE patirà sempre un freno alle possibilità di determinare l’innovazione educativa, al servizio della scuola e di tutta la comunità educante; mentre si riproducono logiche gerarchiche che da sempre denunciamo e non smetteremo di portare all’attenzione di chi ha responsabilità dello sviluppo professionale e scientifico dell’ente.

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