INFN: contratto integrativo articolo 53 e bando stabilizzazioni comma 2
Il resoconto dell’incontro di contrattazione integrativa del 9 luglio 2021.
Il 9 luglio si è tenuto un incontro con l’Ente sui seguenti punti:
- Firma Ipotesi di CCNI – progressioni economiche ex art. 53
- Aggiornamento bandi di concorso art. 20 comma 2 della legge 75/17
- Varie ed eventuali
Punto 1
Dopo i rilievi alle procedure che erano state previste per l’articolo 53 da parte di Funzione Pubblica e MEF, sulla base anche di interlocuzioni dell’Ente con i suddetti Ministeri che dovrebbero consentire di poter procedere senza più ostacoli, si è arrivati alla sottoscrizione del nuovo accordo.
In sintesi il nuovo accordo prevede una cosa negativa ed una che rappresenta invece un passo avanti.
L’aspetto negativo è che, dopo i rilievi di FP e MEF, la decorrenza sarà quella del 1° gennaio dell’anno di approvazione delle graduatorie e quindi 1.1.2021 e non più 1.1.2020.
Si sarebbe dovuto accelerare e fare di tutto per chiudere entro lo scorso anno, ma così non è stato.
Il passo avanti è che si passa da 132 posti disponibili a 348 pari a circa l’80% degli aventi diritto.
Le domande presentate sono state complessivamente 404.
L’impegno preso formalmente dall’Ente è quello di accelerare le procedure per concluderle appunto entro dicembre di quest’anno prevedendo nel prossimo CCNI le risorse necessarie a completare le progressioni economiche mancanti.
Il nostro impegno, completate finalmente queste procedure, è quello di rendere periodica l’applicazione degli istituti contrattuali relativi al riconoscimento della professionalità acquisita, senza che si debba aspettare un tempo così lungo!
Punto 2
Abbiamo discusso con l’Ente sui contenuti del bando per i cosiddetti comma 2, cosa in se positiva poiché la predisposizione del bando non rientra tra le materie oggetto di contrattazione.
Nel corso della discussione si sono ottenute alcune modifiche che hanno sicuramente migliorato il bando anche se permangono ancora alcune criticità, prima tra tutte l’aver individuato solo posizioni da tecnologo, ma si farà comunque un sensibile passo avanti nella direzione del superamento del precariato anche all’INFN. E considerando la situazione di assoluto stallo da cui si partiva, non è un risultato da sottovalutare.