Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Ricerca » INFN: non si chiude il Contratto integrativo 2011

INFN: non si chiude il Contratto integrativo 2011

La trattativa con l'INFN si conclude con un nulla di fatto. Tutto rinviato al 2012. Per la FLC è necessario aumentare le risorse per arrivare a firmare il CCI 2011, partendo dal conto terzi e dalla Polizza INA

23/12/2011
Decrease text size Increase  text size

La trattativa del 16 dicembre scorso è stata dedicata a tre argomenti: la costituzione del fondo per il salario accessorio (Contratto Integrativo 2011), l’art. 54 e la costituzione del fondo benefici assistenziali. Per tutti e tre l’incontro si è concluso con un nulla di fatto: l’art. 54 non potrà essere effettuato, non è stato firmato il CI 2011 e non sono stati forniti dall’INFN i dati che erano stati chiesti in merito al fondo benefici assistenziali. Speriamo in qualcosa di meglio per il prossimo incontro previsto per il 17 gennaio 2012.

Costituzione fondo salario accessorio

La finanziaria del 2008 tagliò del 10% il fondo per il salario accessorio. Per il 2011 l’ente ha aggiunto al fondo 240 k€, che però non sono sufficienti a colmare il taglio inflitto nel 2008 e implicano di fatto a una minore retribuzione. Su questa situazione pesa anche il blocco del rinnovo dei contratti collettivi nazionali e il blocco dei passaggi di livello e di fascia fino a tutto il 2014.

La FLC Cgil chiede di cercare altre strade per aumentare nella sostanza la retribuzione dei dipendenti:

  • si deve raggiungere un’intesa per l’art.19 (conto terzi e fondi esterni), che renda disponibili risorse certe dai proventi esterni; in particolare una parte di queste risorse deve essere ridistribuito a tutto il personale, compresi i ricercatori e tecnologi che di fatto sono esclusi dal salario accessorio.
  • si deve estendere la polizza INA a tutto il personale (oggi circa 180 colleghi ne sono esclusi) e si deve rivedere la base di calcolo includendovi anche l’indennità integrativa speciale. Con discutibile scelta l’INFN escluse quest’ultima dallo stipendio base, in totale contrasto con il CCNL che invece la includeva.

La delegazione INFN si è impegnata a studiare in dettaglio gli aspetti finanziari legati a queste due richieste. In assenza di un accordo scritto per l’art. 19 e per la polizza INA, la FLC Cgil ritiene impossibile raggiungere l’intesa per il CCI 2011.

Art. 54

Non possono essere fatti i concorsi per i passaggi di livello per tecnici e amministrativi (ex art. 54) perché la pianta organica è satura nei profili tecnico e amministrativo. La pianta organica inviata a fine ottobre 2011 dall’INFN al Ministero della Funzione pubblica, era quella costruita in modo da massimizzare il numero di posti da mettere a concorso per nuove assunzioni (turnover 2009 al 100% e turnover 2010 al 20 % di utilizzo) e per i passaggi orizzontali (ex art. 52).  Per non penalizzare nessuno l’INFN avrebbe dovuto produrre una nuova pianta organica, modificando la distribuzione tra i livelli, ma questo non è stato fatto. La FLC Cgil aveva chiesto più volte di effettuare i concorsi nel 2010, e se questo fosse stato fatto oggi non sarebbero penalizzati tutti quei colleghi che hanno maturato i requisiti per il passaggio di livello.

Tutto ciò è diretta conseguenza della passata gestione INFN, in cui il piano triennale veniva “calato dall’alto” senza alcuna discussione al tavolo sindacale, nemmeno per gli aspetti direttamente riguardanti il personale. La delegazione trattante INFN ha ammesso la poca lungimiranza del passato e si è impegnata a incontrare in merito sindacati all’inizio del prossimo anno prima dell’approvazione del prossimo piano triennale.

Fondi benefici assistenziali

Da molti mesi tutte le sigle sindacali chiedono che l’INFN fornisca dettagli documentati sulla costituzione del fondo per i benefici assistenziali. La polizza sanitaria ad assegnisti e borsisti deve essere completamente a carico dell’Ente, mentre da calcoli fatti dalla FLC Cgil sembra che l’Ente stia usando il fondo dei benefici assistenziali invece che i fondi propri. La corretta ripartizione di queste spese permetterebbe di avere i fondi necessari per pagare tutte, o quasi, le richieste di benefici.

Altre notizie da: