INFN: passi avanti nella trattativa con l’Ente
Avanzamenti nella trattativa per l’applicazione degli articoli 53 e 54. Firmato il CCNI per i livelli I – III. Male invece per la stabilizzazione dei precari comma 2 e non prioritari.
Il 16 gennaio 2020 si è tenuta una riunione di contrattazione integrativa con la delegazione di parte pubblica dell’INFN.
La riunione, per l’INFN, è stata presieduta da Pierluigi Campana, neo componente della giunta esecutiva e delegato dal Presidente Zoccoli alla contrattazione integrativa con il sindacato.
Questo l’ordine del giorno della riunione trasmesso al Sindacato dall’INFN:
- CCNI salario accessorio personale ricercatore e tecnologo annualità 2017
- CCNI salario accessorio personale tecnico e amministrativo annualità 2017
- Progressione economica personale tecnico e amministrativo ex art. 53 e 54
- CCNI incentivi RUP
- CCNI benefici assistenziali
- Confronto sul Sistema di misurazione e valutazione delle performance
- Varie ed eventuali
A questi punti la FLC CGIL ha chiesto di aggiungere, come sempre, il punto relativo alle procedure di stabilizzazione del personale precario.
Sul punto 1, ampiamente discusso nella precedente riunione del 13 dicembre 2019, si è arrivati alla firma dell’intesa allegata. La FLC CGIL ha subordinato la conferma della propria adesione all’intesa alla verifica con i propri organismi direttivi, cosa che avverrà in questi giorni.
Registriamo con soddisfazione il parziale sblocco della questione relativa all’articolo 54.
Grazie alla mobilitazione del personale e alla pervicacia del Sindacato l’Ente si è mosso concretamente per sbloccare, con ARAN e MEF la costituzione del fondo previsto dall’articolo 90 del CCNL “Istruzione e ricerca”.
Le risorse disponibili, alla luce di una recente interpretazione fornita dall’ARAN (Agenzia negoziale per la rappresentanza delle pubbliche amministrazioni), ammontano, secondo l’INFN, a poco più di 500.000 euro.
Questo significa la possibilità di attivare progressioni relative a circa il 35-40% del personale avente diritto che ammonta attualmente a 444 dipendenti.
Si tratta di un risultato parziale, ma che, nella situazione creatasi, è un grande passo avanti.
Abbiamo chiesto di attivare una procedura che consenta a tutti gli aventi diritto di essere inseriti in graduatoria in modo che, non appena ci saranno altri fondi sull’articolo 90, sia possibile scorrere in graduatoria.
Nel contempo andrà attivata una indennità che “risarcisca” il personale fino a che non ha verrà applicato il passaggio di livello.
In particolare su questo ultimo punto, ovviamente di grande importanza, la delegazione di parte pubblica si è riservata di darci una risposta nella prossima riunione.
Nel frattempo sarà attivato un “tavolo tecnico” tra INFN e sindacati per approfondire le modalità applicative che dovranno essere utilizzate per applicare l’articolo 54 (ed anche il 53).
Per l’articolo 53 infatti, in due tranche, dovrebbe essere garantita a tutto il personale che ne ha diritto (466 dipendenti) la progressione economica.
Non siamo quindi ancora arrivati ad un accordo, la strada è ancora in salita, rimangono risposte importanti che l’Ente deve darci, ma rispetto a solo qualche mese fa, la situazione è cambiata.
Sul punto 2 dell’ordine del giorno (CCNI salario accessorio per i livelli IV – VIII), la prossima riunione potrebbe rappresentare il momento in cui andare a firmare un accordo. Stante il fatto che si tratta di un accordo relativo ad un anno ormai trascorso da tempo riteniamo che si debba procedere speditamente nell’erogare a tutto il personale le risorse disponibili senza particolari modifiche. Potremmo invece utilizzare, in tempi rapidi ed anche contestuali all’accordo per il 2017, le risorse del 2018 e 2019 per procedere ad una rivisitazione, ad esempio, del sistema delle indennità. Abbiamo ribadito alla delegazione pubblica che non siamo disponibili ad affrontare rivisitazioni parziali per parti che interessano esclusivamente l’Amministrazione, ma che si deve ragionare a tutto campo nell’interesse di tutti i lavoratori dell’Ente.
Sui punti 4, 5 e 6 dell’ordine del giorno, dopo ampia discussione, si sono rinviate tutte le decisioni al prossimo incontro.
Sul punto relativo al precariato entro gennaio/primi di febbraio l’INFN si è impegnato a far uscire il bando per i “comma 1 misti. Speriamo che l’Ente, almeno questa volta, costruisca bene il bando e che tutti gli aventi diritto vengano stabilizzati al più presto.
Male invece, purtroppo e come sempre, sulla stabilizzazione per i non prioritari e i comma 2. Chiusura totale dell’INFN che non intende procedere nell’applicazione della legge sulle stabilizzazioni per queste categorie, nonostante i numeri ridotti e i finanziamenti dedicati ad hoc.
Su questo punto continuerà quindi la nostra iniziativa.
Le organizzazioni sindacali hanno poi chiesto di essere messe a conoscenza e di discutere del prossimo disciplinare sui concorsi. Attendiamo anche qui le decisioni dell’Ente.
Infine registriamo, con cauta soddisfazione, un’apertura sulla possibilità di tornare ad applicare l’articolo 15 per ricercatori e tecnologi.