INFN: sottoscrizione definitiva del CCNI, fondo per le progressioni economiche, stabilizzazioni e telelavoro… ancora poche certezze!
Per il personale escluso immotivatamente dalle procedure di stabilizzazione la FLC andrà avanti con le impugnative al tribunale.
Si è svolta il 17 ottobre 2018 la prevista seduta di contrattazione presso l’INFN.
Cinque i punti all’ordine del giorno:
- esito del confronto avuto con il Dipartimento della Funzione Pubblica in merito alla nostra Ipotesi di CCNI per il personale tecnico amministrativo annualità 2016;
- confronto sulla costituzione del fondo art. 90 del CCNL – Fondo per le progressioni economiche di livello;
- confronto sui criteri sui quali costruire i bandi per le progressioni di livello e per i passaggi di profilo a parità di livello per il personale tecnico e amministrativo;
- chiarimenti in merito:
- alla quota percentuale di posizioni di telelavoro previste per l’anno 2019;
- alle modalità con le quali sono state gestite le ferie e il TFR relativamente al personale coinvolto nel processo di stabilizzazione;
- alle modalità con le quali dovranno essere gestite le ore di straordinario in caso di utilizzo dei permessi compensativi.
- Varie ed eventuali.
Punto 1. Sono stati forniti per iscritto al MEF e alla Funzione Pubblica i chiarimenti richiesti in merito al CCNI per il trattamento economico accessorio per il personale dei livelli IV – VIII e relativo all’anno 2016.
I rilievi avanzati non sembrano mettere in discussione l’accordo e si andrà quindi presumibilmente alla firma definitiva entro il mese di novembre o al più tardi ai primi di dicembre. Abbiamo chiesto con forza che il CCNI sia reso operativo entro il mese di dicembre.
Punto 2. La controparte ha fornito una tabella di possibile composizione del fondo per le progressioni economiche di livello previsto dall’articolo 90 del nuovo CCNL “Istruzione e ricerca”.
L’ipotesi dell’amministrazione prevede un fondo di circa 362.000 euro, che consentirebbe all’incirca non più di 120-130 progressioni. Abbiamo unitariamente contestato la modalità utilizzata per la costituzione del fondo che a nostro parere deve essere costituito da risorse molto superiori. Peraltro l’Ente ha sottoscritto con noi che per il 2018 saranno almeno 200 le progressioni economiche. Dopo lunga discussione, la controparte si è impegnata ad una verifica in tempi molto brevi sulla possibilità di modificare le modalità di calcolo del fondo stesso.
L’argomento verrà quindi riaffrontato nella prossima riunione che è già stata prevista per il 7 novembre.
Punto 3. Il confronto sui criteri sui quali costruire i bandi per le progressioni di livello è stato rinviato alla definizione delle risorse che confluiranno nel fondo dell’articolo 90. Non è infatti irrilevante capire a quanto ammonterà il fondo e quindi quanti saranno i passaggi di livello.
Per i passaggi di profilo a parità di livello per il personale tecnico e amministrativo, l’Amministrazione si è impegnata a portare una bozza di verbale di accordo nella prossima riunione del 7 novembre.
Punto 4. Nessun accordo è intervenuto sulla quota percentuale di posizioni di telelavoro previste per l’anno 2019, stante l’incomprensibile rigidità fin qui mantenuta dall’Ente di limitarlo al 2%. A fronte della nostra assoluta contrarietà la controparte si è impegnata ad una verifica interna per valutare una eventuale diversa proposta.
Sulle modalità con le quali sono state gestite le ferie e il TFR relativamente al personale coinvolto nel processo di stabilizzazione si è precisato che le ferie, trattandosi della continuazione del rapporto di lavoro senza alcuna interruzione, vengono mantenute. Per il TFR, ovvero se debba essere liquidato subito il percorso di precariato o se invece lo si ricongiunga a quello che verrà maturato d’ora in poi, l’Amministrazione ha dichiarato di avere ancora bisogno di ulteriore tempo per approfondire la questione.
Per quanto riguarda le modalità con le quali dovranno essere gestite le ore di straordinario in caso di utilizzo dei permessi compensativi si è richiamato l’accordo sottoscritto con le organizzazioni sindacali ormai molti anni addietro, che potrà essere eventualmente aggiornato e attualizzato.
Punto 5. Nelle varie abbiamo definitivamente sottoscritto l’intesa che riguarda la flessibilità oraria dei lavoratori e delle lavoratrici della sede di Genova, dopo il crollo del ponte Morandi. Abbiamo evidenziato, pur sottoscrivendo l’accordo che prevede l’ampliamento dell’orario di servizio e la fascia comune obbligatoria per il personale tecnico-amministrativo di 3 ore suddivisa tra la mattina e il pomeriggio, come si sia persa un’occasione utile per sperimentare forme più avanzate di organizzazione del lavoro, ad esempio il cosiddetto “lavoro agile”.
La nostra delegazione ha, ancora una volta, ribadito come le risorse, che per l’INFN assommano a 15.600.000 euro, previste nel FOE per consentire le stabilizzazioni previste dalla “Madia” avendole tolte alla “premialità”, vadano assolutamente utilizzate a tal fine. Su questo punto l’Amministrazione ha ribadito la sua contrarietà di principio. Crediamo che su questo aspetto, se non cambierà l’orientamento dell’Ente, dovremo procedere rapidamente a forme visibili di mobilitazione.
Noi comunque, per il personale escluso immotivatamente dalle procedure di stabilizzazione, andremo avanti con le impugnative al tribunale.
Abbiamo anche colto l’occasione per reiterare la richiesta di affrontare, seriamente, la questione della polizza INA che vede ormai un numero sempre crescente di lavoratori e lavoratrici esclusi.