INRAN: modificato l’art. 12 e firmato l’accordo per la proroga dei contratti precari in scadenza
La pessima norma di soppressione dell’INRAN prevista dalla spending review è stata finalmente corretta con la legge di stabilità.
Le tante iniziative di mobilitazione messe in campo negli ultimi mesi dai lavoratori dell’INRAN ha dato i suoi risultati. Tutto l’INRAN soppresso è accorpato nel CRA, evitando l’inutile e dannoso spezzatino immaginato con l’art. 12. Il governo è stato costretto, dopo sei mesi di lotte, a fare retromarcia rispetto alla pessima norma inserita nella spending review.
La soppressione dell’ex INRAN, inserita nella spending review prevista dall’art.12 del Dl 95/2012, era stata subito contestata dalla FLC CGIL, sia rispetto al metodo che al merito. Tale norma oltre a determinare la messa in mobilità di una parte di personale (ex INCA) entrava in conflitto con il principio del "controllore-controllato" facendo confluire una parte dell’ex ENSE dentro l’Ente Risi.
Così come preannunciato la norma nella sua contorta (volutamente) stesura trasferiva solo le "funzioni" senza le "risorse" andando a determinare problemi di bilancio all’istituto accorpante (CRA) al quale non erano stati trasferite adeguate risorse. Risorse tra l’altro assai limitate visto il disavanzo dell’ex INRAN.
La richiesta è stata immediata ed esplicitata: abrogare l’art. 12. Ed avevamo ragione!
Il lavoro costante e condiviso fra le Organizzazioni Sindacali e i lavoratori si è concretizzato in una piattaforma unitaria portata avanti dalla RSU e dalle OO.SS., le quali, nonostante l’elevata conflittualità all’interno dell’Istituto, hanno messo in campo tutte le proprie energie per contrastare la legge.
Il personale ha fatto proprie le ragioni della vertenza e sono stati protagonisti, insieme alla FLC CGIL, di un percorso di mobilitazione forte e importante.
Mobilitazione iniziata con l’occupazione dell’Istituto nel mese di luglio, che si è rafforzata anche a seguito del mancato pagamento degli stipendi nel mese di agosto ed è proseguita con assemblee, presidi e di appelli al Ministro, alle forze politiche e parlamentari.
La risposta forte di lavoratori - che non si sono arresi nonostante i tanti mesi passati a manifestare - ha portato IERI 20 dicembre 2012 alla modifica dell’art. 12 inserita nel maxi emendamento, che consente di far transitare tutto il personale dell’ex INRAN al CRA.
Non solo, ma oggi possiamo essere soddisfatti anche per un altro importante risultato raggiunto: la sottoscrizione di un accordo col direttore delegato Dr. Petroli che proroga tutti i contratti precari dell’INRAN (compresi ex ENSE e INCA) nei termini consentiti dalla legge e dalle recenti disposizioni inserite nel maxi emendamento.
Sicuramente le problematiche di questo accorpamento non sono terminate, ma l’epilogo di questa prima parte della vicenda, ci deve insegnare che "la lotta paga" e che la tenacia e l’unità tra il personale e le rappresentanze sindacali, comprese le RSU, porta i suoi frutti.