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INVALSI: l’insostenibile leggerezza dell’essere….precario

L'11 luglio i precari dell'INVALSI leggeranno un appello alla Ministra Carrozza.

10/07/2013
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Domani 11 luglio 2013, in occasione della presentazione del Rapporto Nazionale delle Prove INVALSI 2013, i lavoratori precari dell'INVALSI, leggeranno un appello alla Ministra Carrozza che sarà presente ore 10.45 all'ITIS Galileo Galilei  in Via Conte Verde, 51 – Roma.

Sono trascorsi inutilmente tre mesi dall’appello che i precari dell’INVALSI hanno rivolto al precedente Ministro in quella stessa sala, in occasione della presentazione dei quadri di riferimento per le prove a conclusione del II ciclo di istruzione.

Nonostante sia stato indetto ad aprile lo stato di agitazione del personale dell’Istituto, nonostante gli incontri con i vertici del Ministero vigilante, ai quali è stata riportata la grave e ben nota situazione in cui versa l’Istituto, ancora oggi nulla è cambiato, o forse addirittura è cambiato in peggio!

I precari, il cui contratto scade a dicembre, non hanno ad oggi alcuna garanzia, e sono sempre più consapevoli del rischio di non avere più un contratto di lavoro da gennaio 2014.

La dirigenza dell’INVALSI, anziché firmare la proroga del personale a tempo determinato, così come concordato con le organizzazioni sindacali nell’accordo sottoscritto lo scorso mese di febbraio, adducendo a giustificazione il mancato parere positivo del collegio dei Revisori dei Conti, sta procedendo al reclutamento di ulteriore personale con contratto a termine, mediante bandi di concorso in contrasto evidente con quanto previsto dal CCNL, e senza garanzia alcuna per i precari storici.

I precari storici, a tempo determinato da ormai 15 anni, si sono visti costretti a presentare domanda di partecipazione a concorsi destinati ad altro personale precario co,co.co, su posti numericamente inferiori e con profili che non riconoscono nemmeno le professionalità interne all’Istituto.

E’ inaccettabile che all’INVALSI non si proceda con la firma della proroga dei contratti in essere, in considerazione con quanto avvenuto ed avviene in altri Enti di Ricerca, quali ISFOL, INFN, CNR, in cui sono stati firmati accordi per i TD, la cui scadenza, in alcuni casi, arriva addirittura al 2020.

E’ con grande rammarico che il personale tutto dell’INVALSI, sia precario che a tempo indeterminato, si vede oggi costretto ad esprimere un giudizio negativo sull’attuale gestione commissariale, caratterizzata da un forte accentramento di potere, sorda alle esigenze del personale e dell’Istituto, e ancora di inaccettabile chiusura nei confronti delle organizzazioni sindacali.

Questo “modello” di governance ha di fatto creato un clima insostenibile all’interno dell’istituto, causando conflitti di tale gravità che in molti casi hanno portato ad implicazioni giudiziarie.

Si ritiene pertanto che quanto prima si ponga fine a questa gestione “emergenziale”.

L’INVALSI ha urgente bisogno che siano nominati gli organi istituzionali, così come previsti dallo Statuto, in grado di dare forza, stabilità, trasparenza e prospettiva all’Ente e al personale che fino ad oggi ha assicurato le attività.

L’appello che oggi viene rivolto è la firma immediata dei contratti di proroga e l’apertura di un tavolo tecnico con il Ministero vigilante al fine di trovare soluzioni idonee al superamento della condizione di precariato dell’Istituto.

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