Ipotesi CCNL Enti Pubblici di Ricerca. Un documento del Coordinamento CGIL INFN
Il testo del comunicato indirizzato alle lavoratrici e ai lavoratori dell'Ente
Care colleghe, cari colleghi,
si chiude un anno negoziale caratterizzato dalla sigla dell’Ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 2002-2005 degli Enti Pubblici di Ricerca, giunta seppur con irriguardoso ritardo a fine anno. Sul fronte della negozizione di ente, nel corso del 2005 la contrattazione è stata sostanzialmente polarizzata dalle vicende legate alla Polizza sanitaria e alla Polizza INA.
Mal gestita e mal condotta dall’ente l’istituzione della Polizza sanitaria, tanto da insinuare dubbi persino sulla inopinabile bontà dell’azione intrapresa unitariamente delle OOSS confederali che si sono lungamente spese per costruire le condizioni di fattibilità e per perfezionare un apposito accordo.
Dopo più d’una sentenza negativa per i ricorrenti, il favorevole disposto del Tribunale di Torino, le cui motivazioni sono state rese note solo qualche giorno fa, apre nuove opportunità di discussione sulla estensione della Polizza INA al personale non beneficiario. Ora auspichiamo che l’ente sospenda altre azioni legali, restituendo al tavolo negoziale la ricerca di una soluzione politica al problema, come da anni ripetutamente ed insistentemente chiedono le OOSS.
Se confermata dai competenti organismi istituzionali, trascorsi i termini temporali previsti e salvo rilievi e/o altri disposti legislativi dilatori, l’Ipotesi di Contratto siglata il 3 dicembre sarà perfezionata con la definitiva sottoscrizione entro il primo quadrimestre 2006. Dopo assemblee informative, come previsto dallo statuto della CGIL e con modalità che comunicheremo in seguito, nei giorni 7 e 8 febbraio gli iscritti CGIL dell’INFN, unitamente a tutti gli iscritti CGIL del comparto, verranno chiamati a pronunciarsi su tale Ipotesi. Ipotesi rispetto alla quale l’apposito Organismo di comparto della FLC ha già espresso giudizio positivo; giudizio che tiene conto non solo degli adeguamenti economici in linea con quelli degli altri comparti della pubblica amministrazione, ma anche delle significative novità introdotte sul piano normativo ed ordinamentale la cui miglior definizione ed attuazione è affidata nella gran parte dei casi alla contrattazione integrativa di ente. Dalla possibilità di introduzione di nuove indennità finanziate da fondi esterni, alle timide ma innovative norme di stabilizzazione pianificata del personale precario; dalla possibilità di consolidamento di meccanismi certi di valutazione delle professionalità acquisite ai fini dell’avanzamento di carriera, alla realizzazione di tabelle di equiparazione per l’accesso di personale proveniente da altri comparti, come ad esempio dal comparto università.
Qualunque sarà la configurazione politica che si consoliderà con le prossime elezioni politiche, è facile prevedere che il 2006 sarà un anno duro, sia a fronte delle diverse difficoltà che il quadro politico economico certamente presenterà, sia sul piano negoziale di ente. Ferme restando le necessità più volte ribadite di una massiccia assunzione di nuovo personale, di congrui sostegni economici e/o di specifici interventi legislativi a favore delle attività di ricerca, se confermata l’Ipotesi, avremo a disposizione uno strumento, il Contratto, che ci consentirà di tentare nell’immediato quantomeno di attenuare gli effetti disastrosi derivati da anni di inerzie, demagogie, miopie dei governi passati e, qualora qualche accorato appello della comunità scientifica e/o dei soggetti rappresentativi venisse utilmente raccolto dal futuro governo, di tentarne in prospettiva un utilizzo intelligente.
Vista la carenza di personale, le difficoltà oggettive ad assumere stabilmente altro personale, e visti gli impegni crescenti dell’ente, dovremo lavorare molto e bene, nel 2006 e a seguire, per mantenere costante ed alta la qualità del generato scientifico che l’INFN produce ed offre al Paese; dovremo altresì mantenere vive e ben presenti le motivazioni che spingono la gran parte di noi a lavorare con dedizione nonostante gli scarsi riconoscimenti professionali ed economici, a lavorare con responsabilità superando rigidità formali in contraddizione con la stessa attività di ricerca.
Per questi motivi, e in particolare per il ruolo centrale attribuito alla negoziazione decentrata dal nuovo CCNL, siamo convinti sia necessario rilanciare con maggior convinzione il confronto e la contrattazione ai diversi livelli, cogliendone le opportunità e superando le diffidenze e le posizioni di chi ancora nell’ente ritiene che confronto e contrattazione rappresentino poco più di una perdita di tempo, poco meno di un fastidio da relegare ai ritagli di tempo. Siamo convinti che un corretto, ben pianificato e franco confronto, nel rispetto dei diversi e distinti ruoli degli attori della negoziazione, non possa che giovare all’ente e a tutti coloro i quali al suo interno operano. La CGIL, come sempre, con le sue delegate ed i suoi delegati, è pronta è aperta al confronto ogni qualvolta previsto o se ne manifesti l’esigenza, agendo nella convinzione di voler ricercare e trovare attraverso i leciti strumenti il giusto equilibrio tra le esigenze della dirigenza dell’ente e quelle dell’insieme dei lavoratori che rappresenta.
Il Coordinamento CGIL INFN augura alle colleghe e colleghi, i migliori auguri di Buon Natale e Buone Feste.
Roma, 22 dicembre 2005