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ISPRA: chiesto un incontro urgente ai vertici dell'ente

In un'assemblea unitaria i lavoratori danno mandato ai sindacati di proclamare lo stato d'agitazione.

01/12/2014
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I lavoratori dell'ISPRA, riuniti in un'assemblea unitaria lo scorso 27 novembre, hanno approvato all'unanimità una mozione con la quale hanno dato mandato alle organizzazioni sindacali di proclamare lo stato d'agitazione prevedendo iniziative di protesta, assemblee e manifestazioni anche esterne presso e sotto il Ministero vigilante (MATTM) il quale, mentre manda “in economia” i propri stanziamenti, attraverso un finanziamento sempre più inadeguato per l’Istituto, ne perpetua le condizioni di incertezza.

Così come riportato nel verbale della mozione, la rivendicazione esigerà:

  • nei confronti del CdA e dei Vertici il diritto del personale a un trattamento equo e rispettoso delle condizioni individuali, che deve tenere conto delle contingenti condizioni di disagio personale legate alla funzionalità dell’Istituto. Sono necessari i regolamenti attuativi per consentire l’assetto strutturale/organizzativo che spetta all’ “ISPRA che non c’è”
  • nei confronti del MATTM ruolo e compiti nel rispetto reciproco delle prerogative ma con un finanziamento corrispondentemente adeguato.

L'assemblea ha dato, inoltre, mandato di:

  • prefigurare il contenimento del personale nelle sedi di Via Brancati a seguito del rilascio dell’attuale sede di Via Pavese (risparmio di circa 500.000 euro) prevedendo nel contempo l’aumento percentuale dei percipienti il telelavoro
  • proporre la creazione di un fondo di solidarietà che supplisca quantomeno per il 2015 alle esigenze legate al precariato e ai benefici socio-assistenziali.

In ultimo è stata fissata un'assemblea sotto il MATTM nella seconda settimana di dicembre ed è stato stabilito che le organizzazioni sindacali avrebbero chiesto nell'immediato un incontro urgente con i vertici dell'ente. Di seguito, quindi, la richiesta di incontro subito inviata al ministro.
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Al Ministro dell'Ambiente
Gian Luca Galletti

OGGETTO: richiesta d’incontro urgente

Le scriventi OO.SS. intendono  rappresentare al Sig. Ministro la loro preoccupazione nei confronti dello stato ormai critico in cui si trova il Bilancio dell'ISPRA, visti i continui tagli ai fondi di finanziamento, che impedisce di dare continuità alle attività istituzionali e di ricerca affidate all'Istituto.

E’ senza dubbio responsabilità dell’attuale Management dell’ISPRA la gestione delle risorse e del personale, ma anche la poca lungimiranza verso investimenti tecnico-scientifici, nonché  la pletorica burocrazia di una struttura interna ingessata e non funzionale, che non ha consentito a questo Istituto di avere finalmente quel ruolo riconosciuto e autorevole utile nel panorama dei soggetti istituzionali che operano in campo ambientale.

D’altronde l’operazione coatta di riordino imposta per ISPRA  nel 2008 con la Legge 133/08, e i troppi anni di Commissariamenti, non hanno certamente favorito l’auspicato rilancio dell’Istituto.

E mentre continuano nel Paese eventi di dissesto idrogeologico che necessiterebbero di un maggiore investimento di risorse nelle politiche ambientali, a partire dai soggetti istituzionali che operano nel settore come ISPRA, apprendiamo che il Bilancio dell’Istituto è in forte sofferenza. Dall’esito dell’ultima riunione del Consiglio di Amministrazione è stato rilevato che ISPRA non ha le risorse sufficienti a garantire lo svolgimento delle attività istituzionali e di ricerca (ad es. rete nazionale di monitoraggio mareografico/ondametrico), tant’è che il CdA  nell’assumere le priorità strategiche utili per il Bilancio ha determinato il parziale rinnovo dei contratti precari su fondi istituzionali e un abbattimento pari al 70% di risorse destinate al Personale.

Certamente è responsabilità del Ministero vigilante che continua a tagliare su ISPRA e ad avere un “approccio” spesso ingerente con i ruoli e le prerogative dell’Istituto  di Ricerca,  finanche chiedendo il trasferimento di sede di alcuni dipendenti ISPRA, che, dietro le spoglie di una Convenzione gratuita, si sono visti costretti ad accettare, pena il mancato rinnovo dei contratti precari.

Ciò non è più sostenibile da parte dei lavoratori che, costretti già da troppi anni di mancato rinnovo contrattuale, chiedono di poter essere messi nelle condizioni di esprimere al meglio le proprie potenzialità, all’interno dell’ISPRA,  al servizio del Paese con un’organizzazione più efficiente e più funzionale.

In attesa dunque di essere ricevuti e di avere risposte concrete per sanare, in primis,  la situazione finanziaria, le OO.SS. indicono un’assemblea fuori sede da svolgersi sotto il Ministero dell’Ambiente per il 9 dicembre dalle ore 10 alle ore 14.

FLC CGIL - FIR CISL - UIL RUA

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