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ISPRA, è necessario accelerare la definizione dello Statuto

Richiesto unitariamente un incontro al Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

27/03/2009
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Il primo e unico incontro avuto col Ministero dell'Ambiente sull'istituzione dell'ISPRA - avvenuta a seguito della soppressione di 3 enti di ricerca come l'APAT, l'ICRAM e l'INFS ad agosto 2008 - risale al 6 novembre 2008. In quella occasione come CGIL rappresentammo la nostra contrarietà rispetto all'operazione in quanto priva di un qualsiasi disegno politico strategico ed esprimemmo forti preoccupazioni rispetto alla situazione del personale strutturato e

precario, assai poco rassicurante e di difficile soluzione. Troppo poco emerse da quel confronto per questo sollecitammo maggiore impegno del Ministro affinché si prendesse carico di risolvere la difficile situazione dell'ISPRA, sia dal punto di vista funzionale/organizzativo che delle risorse umane e finanziarie.

Nel corso di questi mesi alta è stata la mobilitazione dei lavoratori precari che, insieme al Sindacato, hanno ottenuto un percorso di stabilizzazione che entro aprile porterà all'assunzione nei prossimi 3 anni di 200 precari stabilizzandi e altre 200 unità attraverso un concorso, tutto ancora da definire e senza alcuna garanzia per gli oltre 400 precari che, a diverso titolo, rimarranno FUORI dall'ISPRA.

Relativamente al personale strutturato invece siamo ancora in una situazione di stallo con il rischio che, i lavoratori appartenenti ai 3 enti disciolti, non vedano applicati i contratti integrativi e salari accessori che risalgono addirittura al CCNL 98-01 e 02.05.

Attualmente la struttura commissariale ISPRA è impegnata a definire il Piano Triennale di Assunzioni e per questa ragione CGIL, CISL e UIL Confederali e di Categoria hanno inviato una richiesta d'incontro al Ministro dell'Ambiente perché la definizione del Piano Triennale di Assunzione non può prescindere da un confronto ampio e condiviso sullo Statuto e sulla dotazione organica ISPRA.

Come FLC Cgil siamo impegnati nelle battaglie in difesa del salario e delle tutele del lavoro con iniziative forti di mobilitazione come quella del prossimo 4 aprile nei confronti delle politiche di questo governo. Nello specifico per ISPRA non faremo mancare il nostro contributo sia rispetto la definizione di uno Statuto che sappia coniugare le attività di ricerca, di authority e di agenzia dell'ISPRA, sia rispetto la definizione dei profili e del numero dei posti da mettere a concorso per salvaguardare il personale precario rimasto fuori dalle stabilizzazioni.

Per questo siamo disponibili a mettere in campo tutte le nostre forze e le nostre energie, col pieno coinvolgimento dei lavoratori, per la soluzione positiva dei problemi che da anni affliggono i lavoratori dell'ISPRA.

Roma, 27 marzo 2009

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