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ISPRA, i sindacati chiedono l'adozione di corrette relazioni sindacali

Le segreterie nazionali FLC Cgil, FIR CISL, UILPA UR e ANPRI scrivono alla Struttura Commissariale dell'ENTE e inviano il quadro delle relazioni sindacali.

17/08/2009
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In un momento in cui l'ISPRA sta attraversando una fase cruciale della sua esistenza le segreterie nazionali FLC Cgil, FIR CISL, UILPA UR e ANPRI hanno presentato alla Struttura Commissariale, e per conoscenza anche al Ministero dell'Ambiente, un quadro delle relazioni sindacali con l'intento di focalizzare tutte le problematiche rimaste sospese o addirittura mai risolte e che sarà oggetto dei prossimi appuntamenti (Piattaforma unitaria).
Inoltre, si riportano di seguito alcune prime riflessioni sulla proposta presentata sui profili che saranno messi a concorso e comunque sarà oggetto di ulteriore approfondimento in sede negoziale ai primi di settembre.

Roma, 17 agosto 2009

__________________

A Commissario Straordinario
Prefetto Vincenzo Grimaldi

Subcommissari
Dott. Stefano La porta
Dott. Emilio Santori

p.c.
Dott. Marco La Commare
Dott. Luigi Capasso

Oggetto: Profili Concorso Laureati

In occasione dell'incontro del 29 luglio u.s. presso il MATTM è stata consegnata alle OO.SS. la documentazione inerente i profili da mettere a concorso per le posizioni dei Ricercatori/Tecnologi per un numero complessivo di 57 unità.
In merito alle assunzioni in ISPRA, la FLC CGIL ha sempre sostenuto che, oltre alle procedure concorsuali, debbono essere applicati contestualmente anche tutti gli strumenti normativi e contrattuali utili a dare risposte positive al personale precario, sia a quello licenziato da gennaio a giugno, sia a quello che in vista delle prossime scadenze contrattuali non vede ancora alcuna garanzia occupazionale.
In attesa dell'annunciato confronto da tenersi ai primi del mese di settembre sui profili e sull'utilizzo degli ulteriori strumenti normativi e contrattuali, la FLC CGIL ISPRA riporta di seguito alcune indicazioni e riflessioni preliminari, con l'auspicio che ciò possa contribuire a rendere più fruttuosa la sinergia tra le parti.

In primo luogo, nell'emanando bando deve essere significativamente valorizzata l'esperienza maturata negli enti confluiti in ISPRA, dando almeno un terzo del punteggio totale complessivo ai titoli di "servizio"; le graduatorie finali devono essere fatte per "area tecnologica" e non per "singola linea di attività" in modo da valorizzare al meglio la anzianità di servizio maturata dal personale precario interno procedendo con lo scorrimento delle graduatorie.
Per quanto riguarda i titoli di studio richiesti, oltre alla necessaria integrazione della bozza con le lauree afferenti al nuovo ordinamento (lauree 3+2), devono essere specificate le classi delle lauree universitarie e le relative equipollenze, come stabilito dal nuovo ordinamento del MIUR.
E' necessario rispettare, inoltre, i requisiti previsti dal contratto EPR per l'accesso al III livello, relativamente ai tre anni di esperienza post laurea o al dottorato di ricerca.

Per quanto riguarda la descrizione delle linee di attività, per alcuni profili questa appare molto ben dettagliata, mentre in altri casi risulta eccessivamente generica o si richiedono titoli di studio non coerenti con l'attività del profilo richiesto.
La poca chiarezza e la genericità rispetto alle linee di attività potrebbero determinare difficoltà e confusione anche in sede di valutazione dei titoli e delle esperienze; al contrario, altre linee di attività appaiono estremamente specifiche, tali da escludere in partenza gli stessi lavoratori precari interni già impegnati nelle attività dei corrispondenti settori.
E' necessario correggere la sproporzione che appare tra il numero di precari attualmente presenti nelle diverse attività e il numero di posti messi a concorso sulle stesse (ad. es. per l'area difesa del suolo), nonché rendere profili e relative lauree più coerenti alle diverse possibili figure dei concorrenti interni.
In alcuni casi appaiono assenti alcuni profili relativi al personale vincitore di concorso a T.D. ex APAT in scadenza (ex scorrimento graduatoria) e che matura i 3 anni di anzianità di servizio a novembre p.v. .

Nel dettaglio, riguardo ai profili proposti, si deve segnalare che sono completamente assenti alcune linee di attività e aree tematiche (ad es. quelli relativi al nucleare, sicurezza, sistemi informativi e cartografia, addetti stampa, etc.). In particolare sembra che non si sia tenuto conto di tutte le attività che comunque resteranno in capo a ISPRA anche dopo la costituzione dell'Agenzia per la sicurezza nucleare. In altri casi, sebbene siano rappresentate molte linee di attività, ad esempio quelle relative all'area tecnologica "analisi di impatto", i profili così descritti escludono di fatto molti dei precari impegnati nelle attività di supporto alle istruttorie VIA-VAS, che sono state in più occasioni ufficialmente definite "attività strategiche" dalla struttura commissariale. In particolare i profili e le relative lauree vanno resi più coerenti alle diverse figure dei precari già da tempo impegnati in tale settore, includendo anche le attività relative alla valutazione degli aspetti programmatici e sulla modellistica atmosferica.

Infine in alcuni casi, nonostante vi sia indicazione chiara delle linee di attività, i titoli richiesti sembrano escludere i lavoratori precari già impegnati da anni su tali attività, come ad es. nell'area monitoraggio controllo e gestione dati o in quella socio-culturale, mancano alcuni titoli di studio, sebbene i profili descritti siano adeguati. Si segnala inoltre che in corrispondenza di alcuni profili vengono richieste tipologie di lauree che sembrano del tutto "anomale": ad es. laurea in farmacia, geologia e chimica nel profilo relativo ai campi elettromagnetici.

Sulla base di quanto esposto e in attesa di approfondire le questioni nel corso dello specifico tavolo di confronto, inviamo distinti saluti.

Roma, 10 agosto 2009

FLC Cgil ISPRA

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