ISPRA: il Presidente rimette il suo mandato alla valutazione del Presidente del Consiglio e del Parlamento
Procede la discussione con le OO.SS. sui tagli della Spending Review: mancano all’appello 6, 5 milioni di euro.
Il giorno dopo la sentenza dell’Aquila, il Presidente dell’ISPRA, Prof. Bernardo De Bernardinis ha comunicato al CdA di rimettere il proprio mandato alla valutazione del Presidente del Consiglio e al Parlamento. Immediata è stata la risposta del Ministro dell’Ambiente, che ha riconfermato piena fiducia nei confronti del Presidente e lo ha invitato a continuare nel suo lavoro.
Mentre si attendono le determinazioni del Presidente del Consiglio e delle Commissioni Parlamentari, continua la discussione con le OO.SS. sui tagli della Spending Review. E’ necessario trovare nel bilancio circa 6,5 milioni di euro.
Nel corso dell’incontro del 25 ottobre le OO.SS. sono state informate che il CdA ha dato mandato all’amministrazione di predisporre una proposta di bilancio di previsione che preveda il pareggio e pertanto si rende necessario operare tagli sui vari capitoli di bilancio. L’approccio illustrato non è stato condiviso dalle OO.SS. visto che i tagli andrebbero a ricadere solo esclusivamente sul personale. L’amministrazione ha infatti avanzato alcune ipotesi di tagli: rinunciare all’accantonamento di 1 milione di euro per i passaggi di fascia con la conseguenza che ISPRA non procederà con i passaggi di fascia; abbattere il fondo Benefici Sociali e ridurre i contratti di manutenzione degli immobili.
Per i tempi determinati, e i contratti in scadenza in generale, l'amministrazione sta procedendo con l’emanazione di bandi specifici su progetti di ricerca ed anche i lavoratori con contratto sine-die saranno considerati tra quelli in scadenza e quindi interrotti.
Questa proposta è per la FLC CGIL assolutamente inaccettabile! Si chiede che sia mantenuto in servizio il personale con contratto che raggiunge i cinque anni in considerazione del fatto che tali contratti sono sine-die, pertanto per definizione a tempo indeterminato. La soluzione del mantenimento in servizio rappresenterebbe certamente una soluzione ideale per l’amministrazione, nelle more della conclusione dell’iter giudiziario avviato dai colleghi che, nel caso di un licenziamento potrebbe esporre l’Istituto al pericolo di un pagamento retroattivo per prestazioni non rese oltre che ad un risarcimento danni.
Ci sono novità anche rispetto alla dotazione organica: la rimodulazione prevede la diminuzione di 11 dirigenti (tra I e II fascia) e di 58 tecnici/amministrativi (IV-VIII); il taglio della pianta organica dell’ISPRA è andato a compensazione con quello del Ministero vigilante, in particolare si è deciso di tagliare il 10% applicando una riduzione su tutti i livelli, mantenendo una vacanza in tutti e conservando margini di progressioni verticali nei livelli di ingresso (5 e 6). Entro il 31 ottobre la Funzione Pubblica emanerà l’elenco di tutte le dotazioni organiche rimodulate nella P.A.
In merito alla discussione sui tagli di bilancio e il riutilizzo dei fondi di cui alla Legge 308/04 l'amministrazione ha deciso di accantonare 14 milioni di euro (spesa conto capitale) per compensare il debito con INA per accantonamenti non versati dall’ex Icram, ex Infs, ex Enea. Sono state espresse numerose perplessità in merito all’accantonamento dei 14 milioni di euro ed è stato chiesto di avere una copia della polizza per approfondimenti di merito.
L’Amministrazione ha dato alcune informazioni anche sui costi attuali della mensa (€ 5,77 pasto + 1,99 costi di manutenzione) evidenziando che entrambi i sistemi (mensa e ticket) non determinano risparmio di spesa, per cui con una rimodulazione attenta del nuovo capitolato di gara con il gestore della mensa si può determinare un effettivo pareggio di costi. La proposta condivisa è quella di mantenere l’attuale servizio mensa a fronte di abbattimento dei costi dell'attuale pasto di 1 € . La tematica sarà affrontata più dettagliatamente dall’RSU ISPRA di Roma.