La Carta Europea dei ricercatori viene recepita dagli Enti di Ricerca
L’iniziativa del 13 dicembre e la posizione della FLC
Il 13 dicembre nella Sala della Protomoteca al Campidoglio si è tenuta solennemente la cerimonia di sottoscrizione da parte degli Enti di Ricerca della Carta Europea dei ricercatori e del Codice di condotta per l’assunzione dei ricercatori con un documento che impegna i sottoscrittori a rispettarla “adeguando le proprie norme statutarie e i conseguenti regolamenti esecutivi”.
La Carta era già stata recepita negli scorsi mesi da 56 università ed ora è stata sottoscritta dai presidenti di 46 enti di ricerca, tra questi CNR, INFN, INAF, ENEA, ISTAT, per citare solo i più grossi.
La posizione della FLC è nota ed è stata ribadita il 13 dicembre sia con un volantino scritto insieme a CISL FIR ed a UIL PA-UR che con brevi parole dette a nome dei ricercatori che noi rappresentiamo.
Dato che consideriamo l’evento con tutta la serietà che merita, intendiamo da questo momento sollecitare la piena adesione concreta alla Carta e denunziare alla Commissione Europea tutte le eventuali inadempienze.
In particolare al Governo, che viene chiamato in causa dalla Commissione Europea nella Carta, ma anche dai presidenti degli enti di ricercanel loro documento di impegno, chiediamo che vengano banditi da subito tanti concorsi per il reclutamento di ricercatori e che finisca il blocco delle assunzioni per il settore della ricerca pubblica e sia cancellata la piaga del precariato numericamente in continuo aumento e di durata illimitata.
Ai Presidenti degli Enti chiediamo la modifica di tutte quelle parti dei regolamenti che impediscono la partecipazione dei ricercatori alle scelte scientifiche ed organizzative, l’adozione di delibere che riducano la burocrazia, eliminino la gerarchizzazione e valorizzino l’autonomia dei ricercatori. Chiediamo ancora la trasparenza dell’operare degli organi di governo e l’immediata attivazione di una valutazione indipendente, autorevole e basata su criteri noti a priori e condivisi.
Dal 13 dicembre inizieremo a presentare specifiche richieste ai singoli enti, guardando alla loro specificità ma ricordando che stiamo parlando di ricerca e che l’adesione alla Carta europea che è stata libera ora deve essere rispettata.
Forse stiamo sognando ma potrebbe iniziare una nuova epoca.
Roma, 14 dicembre 2005