Liberiamo la Ricerca
L’articolo del Segretario generale della FLC apparso sul n. 13 del settimanale Rassegna Sindacale sulla situazione di degrado in cui versa il mondo della Ricerca a causa dei vincoli burocratici e dei mancati investimenti da parte dell’attuale governo
Negli Usa ogni anno vengono concessi 10.000 visti di ricerca a nostri ricercatori.
Cioè l’Italia finanzia annualmente con 5 miliardi di euro gli Stati Uniti (se calcoliamo i costi per formare un ricercatore) perché non è in grado di utilizzare le proprie intelligenze!
In questo dato è racchiusa l’amara vicenda della ricerca nel nostro Paese, o meglio di quel che rimane ancora.
Da tempo lottiamo duramente contro questo degrado ed abbiamo chiamato il personale di tutti gli Enti alla mobilitazione. Il 30 marzo, convocata dall’Osservatorio della ricerca, si è tenuta una manifestazione nazionale davanti al CNR.
Un luogo non casuale: il CNR è l’emblema della deriva mercantile e del controllo gerarchico e burocratico messi in atto dal Governo.
Noi siamo convinti che occorra liberare la ricerca pubblica dai vincoli burocratici e politici, dal controllo di chi della ricerca ritiene si possa fare a meno, da politiche contrassegnate da tagli, chiusura di Enti, precarizzazione dei ricercatori.
Come abbiamo detto nel nostro Congresso senza investire sulla ricerca il nostro Paese non va da nessuna parte. E il ritardo accumulato è ormai enorme.
E’ necessario finanziare la ricerca, rilanciando la ricerca di base, in particolare, e garantendo stabilità all’investimento, e dare continuità al lavoro mediante un piano pluriennale di reclutamento di almeno 20.000 giovani ricercatori e tecnici.
È fondamentale superare l’invasività dei controlli politici sostenendo l’autonomia della ricerca. Essa non può che esprimersi con la partecipazione dei ricercatori a tutti i livelli ai processi di programmazione dell’attività scientifica degli enti e del sistema di ricerca. Autonomia significa, per noi, anche l’obbligo di costruire un sistema di valutazione scientifica riconosciuto, autorevole ed indipendente.
Roma, 6 aprile 2006