Lunedì 7 giugno dalle ore 14,00 manifestazione unitaria al MIUR in difesa della Ricerca pubblica
Prosegue la mobilitazione negli enti di ricerca…. verso il 12 giugno.
La manovra economica contiene un attacco senza precedenti alla ricerca pubblica e a tutti i lavoratori. Blocco degli stipendi per quattro anni, azzeramento della contrattazione, blocco del turn over e delle stabilizzazione dei precari, soppressione di enti di ricerca (nell’ultima versione tutti possono essere oggetto di accorpamento o soppressione), taglio delle risorse per i contratti dei precari che rischiano ancora di più il licenziamento.
A rischio autonomia e funzionalità degli enti di ricerca e grave attacco alla professionalità di tutti i lavoratori del comparto. Tutto questo si abbatte sul già disastrato settore della ricerca italiana, che, è bene ricordare, è fra gli ultimi in Europa per gli investimenti in rapporto al PIL che sono uguali a quelli del 1985.
Tutto questo nel silenzio del ministro Gelmini che continua a brillare per la sua assenza. Diventa perfino inutile chiederne le dimissioni.
Per convincere speculatori professionali della solidità economica di ciò che rimane dell’unione europea si tagliano i salari e lo stato sociale: l’effetto sarà una più forte depressione dell’economia reale.
Non solo la manovra è profondamente ingiusta ma rischia di essere anche inutile.
Una manovra che non interviene sulle ragioni della crisi, non colpisce gli sprechi, ma taglia selvaggiamente lo stato sociale, blocca le retribuzioni dei dipendenti pubblici, aumenta la precarietà e abbassa i diritti. In questo quadro i settori della conoscenza, come la ricerca, sono visti solo come occasione di risparmio per la spesa pubblica e quindi sottoposti a tagli pesanti.
La FLC e la CGIL dicono no a questa inutile macelleria sociale.
7 giugno ore 14 manifestazione presidio al MIUR in difesa della RICERCA
Roma, 7 giugno 2010