INVALSI: ancora nessuna novità per le proroghe dei contratti a tempo determinato in scadenza
Insoddisfacente l'incontro del 24 settembre 2013 al MIUR. La mobilitazione prosegue verso la manifestazione del 2 ottobre a Montecitorio.
A seguito dell'incontro del 17 settembre scorso, si è tenuta oggi la riunione al MIUR sull'INVALSI, inizialmente prevista per lo scorso 20 settembre, come da verbale d'intesa.
L'incontro è stato deludente rispetto alle aspettative, in quanto non si è riusciti da avere le proroghe dei contratti a tempo determinato in scadenza, sulle quali si è inasprita la mobilitazione all'INVALSI come da ultimo lo scorso 13 settembre.
Si è aperto un ragionamento di prospettiva tutto da verificare e in mano alle burocrazie ministeriali, visto che la strada scelta sarebbe quella dell'emendamento al DL 104/13 in corso di conversione in legge, che prevedrebbe un intervento ad hoc per l'INVALSI, sul modello di quanto fatto per l'INGV a partire dall'ampliamento della pianta organica, comprendente anche la proroga dei contratti in essere.
Pur ritenendo di fondamentale importanza l'ampliamento della pianta organica per il futuro dell'Ente e per le possibilità di stabilizzare i precari in essere, sono evidenti i rischi insiti nel percorso indicato dal MIUR, in accordo col il Dipartimento della Funzione Pubblica:
- nessuno può garantire la tenuta del governo e gli esiti finali del decreto legge con gli emendamenti, né i tempi di perfezionamento della norma;
- la decisione di andare alla proroga dei contratti in scadenza per via legislativa comporterebbe la sconfessione di quanto sin qui fatto attraverso la stipula dei contratti integrativi di Ente ai sensi dell'art. 5 comma 4-bis del DLgs 368/2001, rendendo più rigido il sistema delle proroghe;
- il ripensamento dello strumento si qui adottato e il disconoscimento di quanto contenuto nel DL 101/2013, anche circa la possibilità di avere l'orizzonte temporale della proroga dei contratti sino al 31 dicembre 2015;
- l'avvicinarsi della data 31/12/2013 di scadenza dei contratti, senza averli prorogati.
È per questo che la vicenda dell'INVALSI sta diventando emblematica per tutto il settore e stiamo intervenendo presso i ministeri interessati, per rimuovere gli ostacoli che vengono frapposti dai “tecnocrati” dei ministeri stessi, che interpretano le norme in maniera restrittiva e vanno nella direzione opposta rispetto a quanto lo stesso governo aveva annunciato in tema di precari e stabilizzazioni, in sede di presentazione del DL 101/2013.
Evidentemente l'inaccettabile pronunciamento del Senato della scorsa settimana sta producendo ricadute negative per tutti i precari della pubblica amministrazione ed è per questo che è necessario andare alla mobilitazione di tutto il comparto ricerca, a partire dalla manifestazione nazionale del 2 ottobre a Montecitorio.
Va infine stigmatizzato il comportamento del presidente dell'INVALSI che invece di dare attuazione alla proroghe dei contratti in scadenza e rasserenare il clima di tensione che si respira nell'Ente, utilizzando la propria autonomia e dando applicazione all'accordo sottoscritto a febbraio scorso, si trincera dietro improbabili e superati rilievi dei revisori dei conti, o altre ragioni legate all'assenza del direttore generale; capitalizza strumentalmente il risultato ottenuto dalla mobilitazione dei lavoratori e dall'interessamento del MIUR (in particolare l'ampliamento della pianta organica e il rilancio dell'Ente), ma non concede nulla ai lavoratori in lotta che l'hanno favorito, a conferma di un atteggiamento contraddittorio nei confronti dei precari.
Soprattutto per questo la lotta all'INVALSI deve continuare e non potrà fermarsi senza avere ottenuto prima la proroga dei contratti in scadenza. La manifestazione nazionale del 2 ottobre a Montecitorio rappresenta un'altra tappa della mobilitazione in atto.
A seguire il comunicato unitario FLC CGIL, FIR CISL e UILRUA sull'incontro di oggi.
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INVALSI: “NESSUN DORMA!”
Manifestazione dei precari della ricerca il 2 ottobre 2013
LA MOBILITAZIONE CONTINUA!
Nella mattinata di oggi si è svolto l’incontro con il vice capo di gabinetto MIUR, dott.ssa Montesarchio, alla presenza del presidente INVALSI, dott. Sestito in merito alle proroghe dei TD in scadenza il prossimo 31 dicembre ed al processo di ampliamento della pianta organica dell’ente, come da verbale del 17 settembre.
Il MIUR ha reso noto che a seguito degli approfondimenti tecnici di cui al suddetto verbale, si sta predisponendo un emendamento da inserire nel DL 104/13, finalizzato non solo all’incremento della pianta organica, ma anche alla proroga dei TD in essere.
Ha precisato che tale ipotesi sarebbe il risultato del confronto con MEF e (soprattutto) con Funzione Pubblica sottolineando che questa sarebbe al momento l’unica soluzione possibile per la proroga dei contratti, salvo un diverso atteggiamento da parte della presidenza INVALSI, che come avvenuto in altri enti, potrebbe procedere in autonomia all’attuazione dell’accordo integrativo sottoscritto l’11 febbraio scorso. È evidente l’approccio conservativo che i ministeri vigilanti hanno rispetto all’attuazione delle norme del DL 101/13: in linea con l’attacco che il DL ha avuto al Senato in sede di conversione nei giorni scorsi, i Ministeri stanno prevedendo ulteriori interventi che riteniamo peggiorativi. Infatti la delegazione ha altresì rappresentato che i Ministeri vigilanti intendono reinserire nel DL 101/13 la previsione di un DPCM quale procedura autorizzatoria per le assunzioni, vanificando così – a nostro avviso – le semplificazioni che il DL 101/13 aveva previsto per gli EPR.
Le OO.SS., fermo restando la condivisione rispetto all’ampliamento della pianta organica, hanno a più riprese fatto presente che una proroga che intervenisse per legge non solo irrigidirebbe il sistema condizionandolo per il futuro, ma sancirebbe definitivamente l’impossibilità di sottoscrivere accordi interni agli enti, vanificando il DL. 101/2013 proprio in uno dei pochi punti di interesse nella vertenza “precariato”. In ogni caso hanno suggerito che ove questa fosse la via, l’emendamento preveda una proroga per mantenere in servizio il personale precario fino a completamento delle assunzioni previste dalla nuova pianta organica.
Le OO.SS. hanno comunque chiesto al Presidente di dare attuazione all’accordo sottoscritto, nelle more della definizione del percorso normativo, esercitando le autonomie tipiche degli EPR, previste dal DLgs. 368/2001 come ripristinato dal DL 101/13 e comunque richiamate da Funzione Pubblica con propria nota indirizzata all’ISPRA.
Il Presidente non si è assunto alcun impegno in merito le proroghe dei contratti, rimandandolo alla verifica dell’emendamento proposto dal MIUR e al chiarimento sul quadro normativo relativo al DL. 101/2013, informando le OO.SS. che entro la settimana si insedierà il nuovo Direttore Generale, ad intendere che sarà questo il soggetto deputato agli atti gestionali. Ha comunque precisato che a suo avviso il parere dei revisori è ancora ostativo, nonostante le obiezioni in esso contenute si riferiscano esclusivamente ad un limite temporale già ampiamente superato dal DL101/13.
Le OO.SS. danno una valutazione complessivamente negativa dell’incontro, in quanto, pur avendo conferma dell’obiettivo di incremento della pianta organica attraverso lo strumento dell’emendamento (fatto certamente rilevante e frutto dell’interessamento del Ministero vigilante), l’incontro non ha prodotto l’atteso risultato della proroga immediata. Tutto ciò sarebbe potuto accadere se il Presidente avesse esercitato le proprie prerogative e autonomie, e fosse stato sostenuto dal MIUR soprattutto alla luce del fatto che le proroghe sono finanziate da risorse certe e derivanti dai fondi PON, almeno fino al 31 dicembre 2014.
Oggi e nei prossimi giorni sono previste audizioni parlamentari e riunioni presso i Ministeri interessati finalizzati a recuperare i cambiamenti al DL.101/2013, che sembrano al momento orientati a restringere i pochi interventi a favore del personale precario.
La mobilitazione dei lavoratori ha innescato un processo virtuoso volto all’ampliamento della dotazione organica dell’ente, ma al momento resta inalterata la condizione di difficoltà ed insicurezza degli attuali precari. Fermo restando che attendiamo le comunicazioni che il MIUR si è impegnato a fornirci entro mercoledì, a seguito del confronto con Funzione Pubblica sulla formulazione dell’emendamento, la mobilitazione deve continuare fin quando non saranno ottenute le proroghe dei contratti in scadenza ed in vista della manifestazione unitaria prevista per il 2 ottobre a Montecitorio di tutto il comparto Ricerca.