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INVALSI: è di nuovo stato di agitazione. L’emergenza è sempre il lavoro

I lavoratori chiedono al Ministro Giannini interventi urgenti per la stabilità del lavoro e per il futuro dell’Ente.

11/07/2014
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Puntualmente come un orologio anche quest’anno all’INVALSI si pone il problema del futuro dell’ente e di numerosi precari che vi lavorano. Tutti parlano di valutazione del sistema scolastico (qualcuno ha pure teorizzato in passato il suo utilizzo come clava contro i docenti), della sua importanza per avere indicazioni sullo stato di salute della scuola italiana, dell’importanza dell’ente di ricerca INVALSI e della sua missione, ma tutti fanno finta di non sapere che questo onerosissimo compito grava sulla spalle di una trentina di lavoratori di ruolo e su un’ottantina di precari.

Sì, la valutazione delle scuole italiane è affidata a queste esigue forze, tra l’altro costrette a fare i conti con una debolezza organizzativa che si trascina ormai da anni per colpa principalmente del MIUR per la mancanza di investimenti e i continui tagli operati. Insomma è come se una macchina di grossa cilindrata e magari di lusso dovesse circolare sulle ruote di una cinquecento. E come sempre, con l’approssimarsi delle scadenze di fine anno, si scopre che non ci sono i soldi per rinnovare i contratti ai precari, perché ad oggi l’INVALSI, in attesa che le vengano assicurati i Fondi della programmazione europea del nuovo settennato, 2013-2020, sopravvive con soli 4 milioni di FFO e non è in grado di rinnovare i contratti in scadenza.

È quello che è emerso nel corso dell’assemblea tenutasi all’INVALSI il 7 luglio scorso, dopo l’incontro avuto dai sindacati con la Presidente Annamaria Ajello e il nuovo Direttore Generale dott. Paolo Mazzoli. Come sempre l’EMERGENZA è il LAVORO come si evince dall’Odg dell’assemblea.

Ma sono le stesse domande che i lavoratori in stato di agitazione hanno posto direttamente alla Ministra Giannini in occasione della pubblicazione del Rapporto nazionale sulle prove INVALSI 2014, tenutosi il 10 luglio al MIUR, e al sottosegretario Reggi, con la lettura di un comunicato durante la presentazione dei dati.

La FLC CGIL è al fianco dei lavoratori in lotta e chiede al Ministro di adoperarsi per dare stabilità al rapporto di lavoro dei precari dell’INVALSI e un futuro più certo all’Ente. Gli interventi di questo governo, a partire dalla tanto sbandierata riforma della Pubblica Amministrazione, continuano a muoversi nel solco dei tagli alla spesa sociale e della riduzione del pubblico tanto ossessivamente perseguito dai precedenti governi Berlusconi e Monti. Se non si sblocca il turn over, non si stabilizzano i precari e non si rilanciano i settori della conoscenza, non ci sarà alcun ricambio generazionale nella pubblica amministrazione, tanto sbandierato a parole, ma solo disoccupazione e precarietà.

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