PRIN 2007: inaccettabile che vengano penalizzati i ricercatori precari e i tecnologi
Il segretario generale della FLC Cgil scrive al ministro
La nota illustrativa delle procedure per l’accesso ai progetti di ricerca d’interesse nazionale 2007 esclude dalla partecipazione e dalla titolarità i tecnologi degli enti pubblici di ricerca e, paradosso dei paradossi, penalizza fortemente i ricercatori precari. Il segretario della FLC Cgil scrive al ministro per chiedere una correzione di rotta.
Roma, 23 ottobre 2007
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Roma, 23 ottobre 2007
Prot. 567/2007
On. Fabio Mussi
Ministro della Università e della
Ricerca Scientifica
Ministero della Università e della
Ricerca Scientifica
Signor Ministro,
desidero richiamare la Sua attenzione sulle modalità di accesso ai PRIN 2007. La Nota illustrativa emanata in merito sta suscitando grande incertezza e preoccupazione negli Enti pubblici di ricerca e nelle Università tra alcune categorie di lavoratori e nelle Amministrazioni.
Sembrerebbe, infatti, che i tecnologi, per un verso, e i ricercatori precari, per un altro, siano penalizzati rispetto alla partecipazione ai progetti.
I tecnologi degli Enti pubblici di ricerca risulterebbero esclusi sia dal ruolo di coordinatori che di partecipanti ai PRIN. Ritengo che ciò non sia giusto perché il contratto collettivo della ricerca non prevede alcuna differenza tra la funzione di ricercatore e quella di tecnologo.
I ricercatori precari facenti parte degli staff dei progetti se il loro contratto dovesse terminare, come spesso capita, non potrebbero partecipare ad eventuali bandi indetti utilizzando i fondi del progetto stesso. Il danno è di tutta evidenza sia per i lavoratori che per gli stessi progetti di ricerca che portano avanti.
Le chiedo, pertanto, di fare esplicitare con una precisa nota interpretativa,la possibilità per questi ricercatori di partecipare e continuare a lavorare sui PRIN.
Certo che non resterà indifferente a questo problema, La prego di gradire i migliori saluti.
Enrico Panini